mercoledì 20 febbraio 2013




LA FEDERAZIONE RUSSA HA DOVUTO RISPONDERE CON LA LEGGE DIMA JAKOVLEV AL  MAGNITSKIJ ACT” 

 


10.02.2013


МOSCA, 10 febbraio — RIA Novosti. Il Responsabile del Ministero degli Esteri Sergej Lavrov non ha alcun dubbio che la Russia doveva rispondere con la "Legge Dima Jakovlev", che introduce il divieto di adozioni di orfani da parte di genitori americani, all'americano "Magnitskij Act" che introduce sanzioni di ingresso nei confronti di un certo numero di russi

 

"Sul fatto che dovevamo rispondere reagendo come abbiamo fatto – non ha alcun dubbio" ha detto Lavrov domenica nell’intervista al anale televisivo “Rossija”. Il testo è leggibile sul sito del Ministero degli Esteri. 

 

"Non sono intervenuto contro la legge "Dima Jakovlev". Sono intervenuto in favore del fatto che l’accordo sul partenariato nel campo delle adozioni internazionali che abbiamo concluso con gli Usa dopo due anni di dure trattative, continui ad essere in vigore" ha detto il Ministro. 

 

Ha anche sottolineato che "si può capire il desiderio degli autori della legge (Dima Jakovlev) di “congelare" le nuove adozioni per i genitori americani perché il citato accordo è entrato in vigore ma il Dipartimento di Stato UA e gli altri poteri americani non erano interessati alla sua applicazione”.

 

Secondo le sue parole le autorità degli Stati Uniti “ancora fanno riferimento al fatto che il problema delle adozioni sono regolati dalla legislazione di ogni singolo Stato. Tuttavia l’accordo, ha aggiunto il Ministro, è stato firmato dal Governo federale che ne ha assunto la “responsabilità di chiedere per l’ingresso dei bambini adottati in questo e quello Stato, il rispetto degli accordi internazionali". Tuttavia la parte americana non rispetta questo.

 

Rispondendo alla domanda se l'atteggiamento del cittadino Lavrov e del Ministro degli Esteri sull’adozione internazionale fosse diversa,  il responsabile dell’istituzione ha detto che "come cittadino e come Ministro per tutto questo, prima di tutto, abbiamo capito cosa stava succedendo a casa nostra"

 

"L'adozione internazionale non è una buona vita. La Convenzione sui Diritti del Bambino afferma esplicitamente che la priorità assoluta  è quella di creare a livello di Stato sottoscrittore della Convenzione le condizioni affinchè i suoi cittadini possano adottare i bambini che, per qualsiasi motivo, si trovino senza i loro genitori. E solo in ultima istanza utilizzare l'adozione internazionale"- ha detto il Ministro.

 

http://ria.ru/politics/20130210/922162744.html#ixzz2KbaifYdK

 

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