martedì 5 febbraio 2013



UN RANCH DI INCORREGGIBILI



Pavel Astachov: I gay francesi non avranno gli orfani russi

Davvero nel nostro paese non rimarranno orfanotrofi e tutti i bambini rimasti senza la cura dei genitori saranno accuditi al meglio e amati da genitori adottivi?

Come può essere che nelle diverse regioni russe gli orfani russi non abbiano uguali condizioni di vita? Come e chi può proteggere un bambino in un orfanotrofio da un custode pedofilo ? Di questo si è conversato con il Commissario presidenziale per i diritti dei bambini Pavel Astachov.

Gli ultimi giorni in Francia, per le strade e in Parlamento, si è discussa la questione del diritto della coppie omosessuali ad adottare bambini. Se si considera che questo paese è quarto per numero di orfani russi adottati, quale sarà la posizione della Russia nel caso in cui venisse approvata una legge sul matrimonio omosessuale? 

Pavel Astachov: La posizione è già espressamente prevista nelle nostre leggi fondamentali - la Costituzione e il Codice della famiglia. E’ espressamente precisato che il matrimonio è l'unione di un uomo e di una donna. Non c’è altro. Punto.

Gli stessi francesi sono contro tale innovazione. Ho in questo paese un sacco di buoni amici che non sono indifferenti al problema che si sta verificando nella loro società. Di recente mi dicono: da Voi in Russia fate delle leggi simili che servono anche a noi. Io dico che avete in mente? Rispondono: sulla promozione dell'omosessualità, per esempio. Raccontano che, per esempio, il Ministero della Pubblica Istruzione francese ha introdotto una norma che comporta la promozione delle famiglie omosessuali già a livello dei libri testo che i bambini dove viene spiegato ai bambini che la famiglia non è solo il padre e la madre, ma potrebbe essere un papà ed un papà, una mamma ed una mamma …

La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino afferma: il bambino ha diritto ad un padre ed una madre. E non si può modificare questo modello

A proposito, quest’autunno mentre mi trovavo nel Regno Unito, ho visto un giornale molto interessante con un enorme ritratto di Elton John con in braccio un bambino. E un enorme titolo sulla fotografia: "La domanda più difficile ed importante alla quale dovrò rispondere a mio figlio: " Dov'è la mia mamma? "

Sapete, in realtà, tutto si basa su norme universali che, a poco a poco, diventano diritto internazionale. Prendete la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Si dice che un bambino ha il diritto ad un padre e ad una madre. Nessun obbligo del bambino verso gli adulti. E’ il bambino che ha il diritto di avere una madre ed un padre. E a noi ci viene chiesto di cambiare il modello del mondo, queste relazioni.

Pavel Alekseevič voi avete già reagito ad un reportage pubblicato ieri da un ranch americano al quale non vi è stato permesso di entrare. Abbandono di orfani russi adottati in America, violenza contro i bambini, insomma è abbastanza ?

Pavel Astachov: Come giurista non ho tenuto in conto l'immagine, non ragiono sulla base delle impressioni personali ma sulle informazioni. Cerco di prendere informazioni da fonti indipendenti. Negli Stati Uniti le statistiche nazionali sulle violazioni dei diritti dei bambini e la violenza contro di loro, così come molte organizzazioni americane per i diritti umani confermano che gli abusi sui bambini sono in crescita: 3 milioni e 720.000 casi si sono contati nel 2011. Circa il 9 per cento di questi - violenza dei genitori adottivi.

In America, secondo gli esperti, circa il 30 per cento dei bambini adottati vivono nelle famiglie adottive una vita felice, 30 – vivono nei problemi ma nel restante 30 per cento delle famiglie vivono in un incubo – sia per i genitori adottivi che per i bambini adottati. Ho vissuto negli Usa ed ho visto queste e quelle. Nella classe di mio figlio maggiore, di 19 alunni, 7 erano figli adottivi, 5 dei quali russi. Questi erano i bambini benestanti. Ma ho visto anche esempi di situazioni povere.

Per dare un'occhiata più da vicino alle persone svantaggiate abbiamo deciso di andare ad un ranch, il cui indirizzo ci è stato suggerito da difensori dei diritti civili e da una pubblicità sulla quale la signora Joyce Sterkel aveva costruito il proprio business. Ecco il business: teneva i bambini che avevano problemi nell’affidamento e riceveva dai loro genitori denaro per questo.

E’ apparso strano come la Signora Sterkel abbia improvvisamente evitato un incontro pre-concordato. Tanto più che il Procuratore e lo Sceriffo, al registratore, ci avevano detto: il Ranch li ha presi. Li non si poteva andare c'era sempre qualcosa d’altro da fare; si lamenta un figlio scappato dalla violenza, ma questo dopo un po’ modifica le dichiarazioni e dice: "Ho inventato tutto". Due ragazzi rapinato un bar. Alle due del mattino una ragazza arriva dal ranch in bicicletta. Il Ranch è organizzato sotto forma di una setta religiosa, non può essere verificato. La proprietaria non paga le tasse, ma riceve enormi somme da parte dei genitori adottivi. Ho chiesto: chi le consegna i bambini? E sentito: abbiamo preso un paio di volte un childbroker – venditore di bambini. Viaggiano da Stato a Stato, cercano famiglie adottive ed in situazioni in cui i bambini ed i genitori non vanno d’accordo, costruiscono il loro business: raccolgono i bambini adottati e li portano al ranch, e non sono pochi.

I genitori pagano per il mantenimento dei figli al ranch 3.500 dollari al mesi, molto meno di quello che ricevono per il bambino dallo Stato. Tuttavia essi non pagano il mantenimento dei figli e non perdono i benefici di legge.





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