La Duma di Stato ha tolto l’immunità al Deputato Shirshov
13.02.2013
La Duma di Stato ha
privato il deputato del Gruppo
parlamentare del Partito Comunista della Federazione Russa Konstantin Shirshkov
dell'immunità parlamentare Konstantin Shirshov e ha accettato
il suo coinvolgimento, in qualità di imputato, nel procedimento penale di "commercio di mandati parlamentari”.
Questa decisione è stata supportata da
371 deputati, tre si sono dichiarati contrari. Due le astensioni.
Come informa
l’ITAR-TASS, su proposta del deputato comunista Anatolij Lokotja, la votazione è
stata palese. Così, la Camera bassa della Federazione Russa ha dato l’assenso alla
richiesta della Procura generale della Federazione Russa. Una richiesta in tal senso era pervenuta all’istituzione
da Jurij Chajka (il Procuratore Generale NdT) circa Shirshov il 23 gennaio. Come risulta dai documenti, il deputato comunista, potrebbe essere coinvolto nel reato punito ai sensi del comma 3
dell'articolo 30, comma 4 dell'articolo 159 del Codice Penale della Federazione Russa ("Tentativo di illecita assunzione di beni altrui attraverso frode su larga scala, associazione a delinquere") .
Konstantin Shirshov nega le accuse. Tuttavia, più tardi, ha volontariamente deciso di rinunciare all'immunità con una lettera inviata al Presidente della Duma di Stato Sergej Naryshkin in cui revocava di sua volontà l'immunità.
Gli investigatori hanno determinato il coinvolgimento di Konstantin Shirshov con la richiesta di €
7.500.000 per il mandato alla Duma di Stato. Come spiegato dal capo del Procuratore generale Vladimir Yudin, il procedimento penale per "la vendita
dei mandati della Duma" era stato depositato in data 8 luglio
2011. Nel corso
di questa
indagine sono stati coinvolti due assistenti del deputato, Vladimir Mjasin e Leonid Karagod.
La condanna di Massin e Karagod è già passata in giudicato. Ora inizierà l’azione penale contro Shirshov.
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