I GENITORI ADOTTIVI AMERICANI DI ALEKSEJ, ANASTASIJA E SVETLANA KLIMOV HANNO DECISO DI RINUNCIARE AI BAMBINI
Nuovo
dramma per bambini orfani russi adottati negli USA
Una
nuova "Tragedia
americana" per
bambini orfani russi adottati è accaduta in Texas - questa volta
nella città di Silsbee vicino al confine con la Louisiana.
Aleksej, Anastasija e Svetlana Klimov, rispettivamente
nati nel 1995, 1996 e 1998 nella città
di Perm. Sono stati adottati nel
2003 dagli americani Michael e Penny Deckert.
Secondo la psicoterapeuta dei bambini e assistente
sociale di Silsbee, Diane Blek, che ha raccontato al corrispondente ITAR-TASS
questa storia, nella nuova famiglia americana i piccoli russi erano
sistematicamente abusati e martoriati. Soprattutto il bambino maggiore -
Aleksej – al quale è stato imposto in America il nome di Zachar. Il bambino costantemente
fuggiva di casa ed alla fine della scorsa estate scompave. Pochi mesi fa ha telefonato
alla Blek e solo questo indica che almeno era vivo. Ufficialmente è ricercato.
Nel
rapporto con i genitori adottivi,
era specialmente la madre che li picchiava brutalmente e umiliava. Il piccolo Aleksej, per esempio, una volta è stato colpito al volto riportando le frattura dei denti anteriori,
il tutto confermato dalla documentazione medica. La famiglia adottiva non solo in questo
caso è stata oggetto di indagine ma alle fine i bambini ritornavano sempre in questa famiglia. Recentemente è iniziato un
sospetto di abusi sessuali su Anastasija
ha ricevuto negli Usa il nome di Kelly.
In
conseguenza a tutto questo il 21 marzo scorso le due ragazze sono state collocate in
tutela temporanea dai servizi
sociali della Contea. Avviata, l’indagine
preliminare potrebbe durare fino a due mesi. Tuttavia, nei prossimi giorni, la questione del futuro delle giovani ragazze russe
dovrebbe essere oggetto di decisione da parte del Tribunale
locale. La prima udienza è prevista
per il 16 aprile.
"Molte
domande, nessuna risposta"
Come
riportato mercoledì nella Contea di Hardin, Texas, dalla televisione locale Key-FM, Michael e Penny
Deckert hanno deciso di abbandonare
i bambini perché, con le loro stesse
parole "stanchi di false
accuse parte delle quali con titoli a carattere cubitale nei media di Russia".
I
tele giornalisti del Texas
hanno citato l'indagine, ma anche preparato una relazione a tutto favore dei loro connazionali. E' stato detto che la famiglia ha speso in adozione "almeno
45mila dollari", che i bambini
più volte negli ultimi dieci anni
sono stati sorpresi a riposare al
mare e al lago ma che nel cortile
di casa loro era stata costruita una piscina. Tutto questo è stato detto da Penny Deckert, che in genere è convinta che con lei e suo marito abbiano avuto una "vita buona",
adottati da un “orfanotrofio sporco”.
Citando la rappresentante dei Servizi Sociali
Anastasija e Svetlana stanno bene, studiano e si stanno "abituando con
successo" nella nuova residenza. E' stato anche chiarito che l'inchiesta
contro i genitori non è legata alle accuse di molestie sessuali.
Nel
frattempo, come informa il corrispondente dell’ITAR-TASS,
la principale dell’agenzia di adozione che
ha lavorato con i Deckert, ha contabilizzato introiti per non più di 15mila
dollari, senza conteggiare le spese di viaggio. I vicini
di casa, tra cui i bambini
locali e la psicoterapeuta Diana Blek, affermano con sicurezza che i
bambini avevano paura dei genitori, soprattutto della madre che li
picchiava ed umiliava. Alcuni fatti sono confermati dalle cartelle cliniche.
Nella storia sui problemi dei tre bambini russi
negli Stati Uniti adottati dai Deckert "molte domande rimangono senza
risposta", ha detto l’Ombudsman per i diritti dei bambini Pavel Astachov.
Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha iniziato l'esame
preliminare del nuovo caso di abuso di bambini adottati in una famiglia
americana.
Il
destino dei bambini russi in America
Fra Mosca e Washington continuano i negoziati in merito ad un'altra adozione
di bambini russi in America conclusosi tragicamente
in Texas. Si
tratta del bambino di tre anni morto in gennaio, Maksim
Kuzmin, adottato da Alan e Laura Shatto.
La pratica delle adozioni di bambini russi da
parte degli americani è iniziata nei primi anni ‘90. Solo nel 2009 le famiglie
americane hanno adottato più di 1.400 bambini provenienti dalla Russia.
Tuttavia, visti i numerosi incidenti occorsi ai bambini adottati, nel 2009 la
Russia ha imposto il divieto di attività per 113 organizzazioni statunitensi
accreditate nella Federazione Russa. Nel 2010, dopo che una madre adottiva
americana mise, da solo, su un aereo un bambino di otto anni per farlo ritornare
in Russia, la possibilità di adozione di bambini russi da parte degli stranieri
è stata effettivamente sospesa.
Dal 1 gennaio 2013 è entrata in vigore la legge
federale sulle misure rivolte alle persone coinvolte nella violazione dei
diritti umani di cittadini russi. La cosiddetta Legge “Dima Jakovlev" che
è la risposta russa alla legge Usa "Magnitsky Act". La legge
vieta espressamente l'adozione di bambini russi da parte di cittadini degli
Stati Uniti e la denuncia dell'accordo russo-americano di cooperazione in
questo campo.
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