giovedì 4 aprile 2013








I GENITORI ADOTTIVI AMERICANI DI ALEKSEJ, ANASTASIJA E SVETLANA KLIMOV HANNO DECISO DI RINUNCIARE AI BAMBINI

 Nuovo dramma per bambini orfani russi adottati negli USA

 
Una nuova "Tragedia americana" per bambini orfani russi adottati è accaduta in Texas - questa volta nella città di Silsbee vicino al confine con la Louisiana.
Aleksej, Anastasija e Svetlana Klimov, rispettivamente nati nel 1995, 1996 e 1998 nella città di Perm. Sono stati adottati nel 2003 dagli americani Michael e Penny Deckert.
Secondo la psicoterapeuta dei bambini e assistente sociale di Silsbee, Diane Blek, che ha raccontato al corrispondente ITAR-TASS questa storia, nella nuova famiglia americana i piccoli russi erano sistematicamente abusati e martoriati. Soprattutto il bambino maggiore - Aleksej – al quale è stato imposto in America il nome di Zachar. Il bambino costantemente fuggiva di casa ed alla fine della scorsa estate scompave. Pochi mesi fa ha telefonato alla Blek e solo questo indica che almeno era vivo. Ufficialmente è ricercato.
Nel rapporto con i genitori adottivi, era specialmente la madre che li picchiava brutalmente e umiliava. Il piccolo Aleksej, per esempio, una volta è stato colpito al volto riportando le frattura dei denti anteriori, il tutto confermato dalla documentazione medica. La famiglia adottiva non solo in questo caso è stata oggetto di indagine ma alle fine i bambini ritornavano sempre in questa famiglia. Recentemente è iniziato un sospetto di abusi sessuali su Anastasija ha ricevuto negli Usa il nome di Kelly.
In conseguenza a tutto questo il 21 marzo scorso le due ragazze sono state collocate in tutela temporanea dai servizi sociali della Contea. Avviata, l’indagine preliminare potrebbe durare fino a due mesi. Tuttavia, nei prossimi giorni, la questione del futuro delle giovani ragazze russe dovrebbe essere oggetto di decisione da parte del Tribunale locale. La prima udienza è prevista per il 16 aprile.


"Molte domande, nessuna risposta"

Come riportato mercoledì nella Contea di Hardin, Texas, dalla televisione locale Key-FM, Michael e Penny Deckert hanno deciso di abbandonare i bambini perché, con le loro stesse parole "stanchi di false accuse parte delle quali con titoli a carattere cubitale nei media di Russia".
I tele giornalisti del Texas hanno citato l'indagine, ma anche preparato una relazione a tutto favore dei loro connazionali. E' stato detto che la famiglia ha speso in adozione "almeno 45mila dollari", che i bambini più volte negli ultimi dieci anni sono stati sorpresi a riposare al mare e al lago ma che nel cortile di casa loro era stata costruita una piscina. Tutto questo è stato detto da Penny Deckert, che in genere è convinta che con lei e suo marito abbiano avuto una "vita buona", adottati da un “orfanotrofio sporco”.
Citando la rappresentante dei Servizi Sociali Anastasija e Svetlana stanno bene, studiano e si stanno "abituando con successo" nella nuova residenza. E' stato anche chiarito che l'inchiesta contro i genitori non è legata alle accuse di molestie sessuali.
Nel frattempo, come informa il corrispondente dell’ITAR-TASS, la principale dell’agenzia di adozione che ha lavorato con i Deckert, ha contabilizzato introiti per non più di 15mila dollari, senza conteggiare le spese di viaggio. I vicini di casa, tra cui i bambini locali e la psicoterapeuta Diana Blek, affermano con sicurezza che i bambini avevano paura dei genitori, soprattutto della madre che li picchiava ed umiliava. Alcuni fatti sono confermati dalle cartelle cliniche.
Nella storia sui problemi dei tre bambini russi negli Stati Uniti adottati dai Deckert "molte domande rimangono senza risposta", ha detto l’Ombudsman per i diritti dei bambini Pavel Astachov. Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha iniziato l'esame preliminare del nuovo caso di abuso di bambini adottati in una famiglia americana.

Il destino dei bambini russi in America

Fra Mosca e Washington continuano i negoziati in merito ad un'altra adozione di bambini russi in America conclusosi tragicamente in Texas. Si tratta del bambino di tre anni morto in gennaio, Maksim Kuzmin, adottato da Alan e Laura Shatto.
La pratica delle adozioni di bambini russi da parte degli americani è iniziata nei primi anni ‘90. Solo nel 2009 le famiglie americane hanno adottato più di 1.400 bambini provenienti dalla Russia. Tuttavia, visti i numerosi incidenti occorsi ai bambini adottati, nel 2009 la Russia ha imposto il divieto di attività per 113 organizzazioni statunitensi accreditate nella Federazione Russa. Nel 2010, dopo che una madre adottiva americana mise, da solo, su un aereo un bambino di otto anni per farlo ritornare in Russia, la possibilità di adozione di bambini russi da parte degli stranieri è stata effettivamente sospesa.

Dal 1 gennaio 2013 è entrata in vigore la legge federale sulle misure rivolte alle persone coinvolte nella violazione dei diritti umani di cittadini russi. La cosiddetta Legge “Dima Jakovlev" che è ​​la risposta russa alla legge Usa "Magnitsky Act". La legge vieta espressamente l'adozione di bambini russi da parte di cittadini degli Stati Uniti e la denuncia dell'accordo russo-americano di cooperazione in questo campo.

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