L'interscambio commerciale tra Italia ed Eurasia nel 2015 sfonderà quota 40 miliardi, + 7,5% ogni anno
Lo scorso anno il valore degli scambi tra Italia e i Paesi dell'Unione
Doganale (Russia, Bielorussia, Kazakistan) è stato di circa 34,5
miliardi di euro, ma la nuova locomotiva commerciale tra Italia ed
Eurasia è destinata a volare nei prossimi due anni: entro il 2015 si
sfonderà, infatti, il muro dei 40 miliardi di euro, con una crescita
prevista del 7,5% l'anno. Il dato emerge dallo studio elaborato dal
Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo in collaborazione con
l'Associazione Conoscere Eurasia per il Forum Eurasiatico, in programma a
Verona (Palazzo della Gran Guardia) il 17 e 18 ottobre prossimi.
«Le prospettive commerciali tra il nostro Paese e quelli dell'Unione
Doganale - ha detto il presidente di Banca Intesa Russia e
dell'Associazione Conoscere Eurasia, Antonio Fallico - sono ancora più
interessanti rispetto al passato. Il made in Italy deve saper sfruttare
al meglio una rampa di lancio che si è venuta a creare sui mercati
dell'Unione Doganale, dove già oggi nelle esportazioni siamo secondi
solo alla Germania tra i paesi Ue». Come mercato di destinazione, spiega
lo studio, i Paesi dell'Unione Doganale acquistano il 5,5% del totale
del comparto "moda" esportato dall'Italia, circa il 4,4% dei macchinari
meccanici, il 4,3% dei manufatti vari, rappresentati in larga misura da
mobili e prodotti per l'arredamento, dal 3,7% degli apparecchi
elettrici.
L'Unione Doganale di Russia, Bielorussia e Kazakistan rappresenta il
preludio alla costituzione dell'Unione economica Eurasiatica prevista
entro il 2015. E' con questo biglietto da visita che Federazione Russa,
Bielorussia e Kazakistan si presentano agli imprenditori italiani al
Forum Eurasiatico organizzato dall'Associazione Conoscere Eurasia,
Intesa Sanpaolo e Gazprombank. Un evento che richiamerà a Verona circa
500 imprenditori nazionali e internazionali e che, quest'anno, avrà
nuovi Paesi ospiti: dall'Azerbaijan al Turkmenistan, dall'Uzbekistan
all'Ucraina fino alla Cina e all'Arabia Saudita. Due giorni per
illustrare nei vari settori (energia, economia e finanza, food e
agroindustria, aziende e start up, infrastrutture, ambiente) le
potenzialità del mercato dell'Unione Doganale eurasiatica, che nel
biennio 2014-2015 assisterà una crescita del Pil rispettivamente del 3%
circa in Bielorussia, di più del 3% in Russia e di oltre il 6% in
Kazakistan.
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