sabato 26 ottobre 2013



Il 27 ottobre si svolgeranno le elezioni presidenziali in Georgia. In tutto sono 23 i candidati che concorrono per la carica di capo di stato. Nino Burzhanadze, candidata del “Movimento democratico – Georgia Unita” ha rilasciato a “La Voce della Russia” un’intervista in esclusiva

 

Georgia Unita verso il voto, "è ora di porre fine alla sindrome d’impunità" 

 

- Come giudica lo spostamento del centro di gravità della vita politica in Georgia verso il governo e il parlamento?
- Sono poche le persone che leggono la Costituzione della Georgia, e che sanno che il presidente possiede potere sufficiente per compromettere seriamente la vita politica. Il presidente è il supremo comandante in capo, e ha importanti funzioni nella formazione del governo: senza il suo consenso non possono essere nominati né il primo ministro, né il governo. Il presidente, inoltre, possiede poteri molto importanti nel sistema giudiziario e in altri settori, ed è una figura importante nelle relazioni esterne della Georgia.
Lui è l'unica persona eletta dal popolo, e gode della più elevata legittimità, mentre il Parlamento ha una legittimità abbastanza bassa. In Georgia, il peso della politica è importante. Saakašvili possiede oggi le stesse funzioni nell'ambito della Costituzione che aveva due anni fa, ma ha perso legittimità e sostegno popolare. Con le stesse caratteristiche di due anni fa, rappresentava l'uomo più potente della Georgia. Il sostegno del popolo, l'esperienza e il peso della politica sono molto importanti.

- Come valuta le vostre possibilità di vincere, o se invece otterrete il secondo posto, chiederete un secondo turno di elezioni?
- Dipende se le elezioni saranno eque e trasparenti. Se ad oggi ci fosse una situazione giusta ed equa, allora avrei vinto al primo turno. Ma quando praticamente ovunque avvengono pratiche strane, basandosi sulla realtà, dico che al cento per cento ci sarà un secondo turno, e dal secondo turno usciremmo Margvelašvily ed io.
Il secondo turno non mi spaventa, e non ho paura dei dibattiti. A proposito, ho letto sul vostro sito delle informazioni sul fatto che mi sono rifiutato di partecipare ai dibattiti. Di fatto, queste informazioni sono corrette, ma è necessario spiegare perché ho rifiutato: esigo un dibattito con il candidato principale, cioè con il signor Margvelašvily. Tuttavia, Il primo canale ha suddiviso artificiosamente i candidati, indipendentemente dalle loro valutazioni. Sono stato spostato alla seconda giornata con dei candidati alla presidenza il cui nome in Georgia non è nemmeno conosciuto. Si è trattato di una parodia di un dibattito, quindi l’ho rifiutato. Sono pronto a discutere con il signor Margvelašvily su qualsiasi canale e in qualsiasi formato, ma è lui che ha paura del dibattito, perché sostenerlo con me non è cosa facile.

- Lei ha affermato che, se salirà al potere, ha intenzione di far giudicare Michail Saakašvili .
- Sono in lizza per posto di presidente, non per quello di procuratore. Creerò tutte le condizioni per cui in Georgia ci possa essere un'indagine obiettiva di tutti i crimini commessi durante il governo del movimento nazionale. Creerò una giustizia libera in Georgia, e sono sicuro che, indagando i crimini che sono stati commessi, incluso l’agosto del 2008, un'indagine e una giustizia obiettive porterebbero Saakašvili dritto al banco degli imputati.

- All'inizio della “rivoluzione delle rose”, a molti è sembrato che lei e Saakašvili foste una squadra. Quali errori sono stati fatti durante la sua presidenza?
- Qualsiasi persona al potere commette degli errori, e nessuno è immune da questo. Ma qui si sta parlando di crimini, che sono cose diverse. Non stiamo parlando di errori dei nazionalisti, ma dei crimini del 2008, di omicidi di alto profilo, su cui ancora non sono state condotte indagini, di decine di migliaia di persone condannate ingiustamente, di decine di migliaia di persone che hanno sottratto beni illegalmente, di torture e stupri nelle carceri. Qui non si tratta di un errore, e per questi crimini i colpevoli devono pagare.
Se la Georgia non la farà finita con questa sindrome dell’“impunità”, continueremo ad essere nello stesso circolo vizioso, in cui siamo stati negli ultimi vent’anni. Ci sarà un nuovo governo, che farà nuove promesse, e di nuovo ci sarà una ridistribuzione delle quote nel commercio, e il riciclaggio di denaro. La gente ha visto che il precedente governo ha rubato dieci milioni, e nel migliore dei casi di questi milioni ne ha restituito uno, continuando poi a vivere felice e contento con i restanti nove milioni. Questo non finirà mai se la Georgia non prenderà la strada delle nazioni civili, dove tutti sono uguali davanti alla legge, si tratti del presidente, del primo ministro, del presidente del parlamento, del capo della polizia o di un comune cittadino. Questo è quello che io voglio ottenere, e che ci darà l'opportunità di sviluppare adeguatamente il paese, la politica estera, l'economia, e di organizzare lo Stato. Su un livello normale, la gente capisce che perfettamente. Dicono: "Ristabilite l’equità. Tollereremo ancora", ed io riuscirò ad ottenere questa semplice formula: la giustizia e la prosperità per il mio paese.

- Mikhail Saakašvili ha eliminato completamente la corruzione. È vero?
- Penso che Saakašvili entrerà nella storia del XX secolo come uno dei più brillanti pr. Apriamo la relazione riguardo alla Georgia del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e leggiamo che non si distingue per una particolare criticità, mentre nella stessa relazione del 2011 si afferma che l’alto tasso di corruzione dell’élite dirigente in Georgia è fonte di preoccupazione. La corruzione di basso e medio livello in Georgia è stata debellata, ma questa si è solo spostata nella corruzione dell’élite dirigente.

- Se vincesse, quale sarebbe la futura politica estera della Georgia? Ha intenzione di instaurare dei buoni rapporti con la Russia?
- Certamente intendo riallacciare dei buoni rapporti con la Russia. Per me la politica in ambito internazionale rappresenta un aspetto di vitale importanza attraverso il quale garantire maggiore sicurezza ed indipendenza alla Georgia e trovare una soluzione ai vari problemi. Il fatto che i rapporti fra Russia e Georgia restino “irrisolti” costituisce un reale pericolo per la stabilità e lo sviluppo di un normale stato. Nel mio programma è chiaramente specificato che fra le mie priorità c’è la regolarizzazione dei rapporti con la Russia. Chiaramente questo non implica che tale processo deva danneggiare i rapporti d’amicizia che sussistono con altri stati.
Abbiamo una normale relazione con l’Occidente, ma ci sforzeremo affinchè le relazioni russo-georgiane non rimangano bloccate in questo vicolo cieco ed i due stati collaborino più intensamente con reciproco vantaggio. Non mi illudo di poter concretizzare questo progetto con rapidità.
Ho incontrato il presidente Putin ed abbiamo discusso praticamente tutti i problemi che sussitono nelle relazioni russo-georgiane. Non posso dire che le nostre opinioni combacino pienamente ma ho riscontrato il desiderio di comprendere la nostra posizione e trovare una soluzione alla situazione attuale. Pertanto posso dichiarare con certezza che sarò in grado di condurre delle trattative difficili, ma normali, con la Russia, le quali senza ombra di dubbio avranno un esito positivo.

- E’ possibile trovare una soluzione pacifica al conflitto con l’Abcasia e l’Ossezia del Sud?
- L’Abcasia e l’Ossezia del Sud sono in assoluto le questioni più delicate del momento. Durante la sua visita in Russia, il nostro patriarca ha detto a Putin che l’Abcasia e l’Ossezia del Sud sono due ferite aperte nel corpo della Georgia. Ritengo ci sia la possibilità di riallacciare dei buoni rapporti, abbiamo una lunga tradizione di relazioni positive. Dobbiamo portare avanti un dialogo diretto con l’Abcasia e l’Ossezia, e sono intenzionata a farlo. Bisogna ristabilire la fiducia fra i nostri popoli, ricreare quei contatti che son sempre esistiti. Se la Russia si manterrà neutrale saremmo in grado di risolvere questi problemi.
Sarebbe un fatto molto positivo se la Russia adempisse al ruolo di pacificatore per regolare questo conflitto. Naturalmente l’ultima parola spetta a georgiani, abcasi ed osseti, dato che dobbiamo trovare un accordo fra di noi. Credo che Abcasia e Ossezia si baseranno sugli interessi dei loro popoli ma noi dobbiamo dimostrargli che è nei loro interessi costituire un Paese unitario e risolvere i conflitti. Mentre alla Russia dobbiamo dimostrare che è nei suoi interessi intrattenere dei buoni rapporti con la Georgia in quanto stato confinante, e mantenere delle relazioni tese o mostrare un atteggiamento ostile.

- Ritiene possibile ripristinare le relazioni diplomatiche fra la Russia e la Georgia senza aver risolto questo problema?
- Dobbiamo portare avanti il dialogo e le trattative con la Russia in ogni caso, con o senza relazioni diplomatiche. Ne son certa.

- Lei è considerata una politica russofila. Questo aspetto non sarà un problema alle elezioni?
- Che cosa significa “politico russofilo”? Una persona che vuole intrattenere dei normali rapporti con la Russia? Per me gli interessi della Georgia sono l’aspetto più importante. Ed è nell’interesse del mio stato che sussistano delle relazioni normali con la Russia e che vengano risolti i problemi del presente. Tutti coloro che mi supportano non mi considerano un politico russofilo ma un politico pro-Georgia, che mette al primo posto gli interessi del proprio stato. Mi hanno definito “traditrice” perché son venuta a Mosca, ho stretto la mano a Putin ed ho negoziato con lui. Ma io sono un politico patriota, sono a favore della mia patria e per me è di maggior importanza quello che si dirà di me fra vent’anni.

- In Georgia, per una donna, è difficile occuparsi di politica?
- Non so se in altri stati per le donne sia difficile essere in politica. La situazione è difficile perché sostengo dei principi che complicano la vita in generale, quindi ancor di più se si è attivi nel settore politico. Penso che le persone debbano assumersi la responsabilità delle proprie parole e delle proprie azione, bisogna esser corretti al massimo livello, il che non è facile in politica. Forse anche nella vita, ma in politica in particolare. Non sono sorpresa dei metodi adottati dai politici georgiani di sesso maschile.

- Di che cosa si occupa Ninò Buržanadze oltre che di politica?
- Al momento non faccio nient’altro perché mi manca il tempo materiale per occuparmi di altre attività. Quando ho tempo mi piace leggere, ed in generale prima di andare a dormire leggo qualche pagina, ma non nell’ultimo mese e mezzo, durante il quale non ne ho avuto il tempo. Amo il teatro e sento la mancanza dei teatri moscoviti. Amo la musica classica e d’inverno mi piace pattinare sul ghiaccio. Mi piacciono i fiori, i cani e qualche volta mi diverto a cucinare. Ma come potete capire, ho poco tempo per fare tutto questo.

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