lunedì 2 dicembre 2013

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V. PUTIN SULL'UCRAINA: QUESTA NON E' UNA RIVOLUZIONE MA UN POGROM

Foto ITAR TASS


Quello che sta accadendo ora in Ucraina non è una rivoluzione, ma un Pogrom, ha detto il Presidente russo Vladimir Putin. Egli ha espresso questo parere in una conferenza stampa a Jerevan sui risultati della sua visita in Armenia.

«Inoltre, tutto quello che sta accadendo ora, dimostra che questa non è una rivoluzione ma un’azione, un’azione ben congegnata e a mio parere preparata non per oggi. Si stavano preparando per la campagna elettorale della primavera del 2015. Ma è una piccola falsa partenza» ha affermato Putin. 

Secondo le sue parole, la natura di questi eventi è evidente a tutti gli osservatori oggettivi: basta vedere come è «ben preparato e addestrato il gruppo dei combattenti» «E l'opposizione - non può sempre controllare la situazione, questa è solo una copertura politica per attività estremiste», - ha detto Putin.Il presidente russo ha sottolineato come le turbolenze a Kiev hanno poco a che fare con le relazioni tra la UE e l'Ucraina

Egli ha posto l’attenzione sul fatto che nessuno cerchi di comprendere l'essenza degli accordi. «Dicono che al popolo ucraino viene rubato un sogno, ma se si guardano i contenuti di questi accordi, dov’è questo sogno – un bel sogno – ma molti non potranno semplicemente sopravvivere perché le condizioni sono molto difficili» ha detto Putin. 

In realtà è la prima reazione del Presidente russo sugli eventi ucraini. Inaspettatamente non ne fece: che le azioni a Kiev non siano spontanee, per tutto il fine settimana è stato motivato dai canali televisivi statali.Aggiungiamo che a Kiev in un prossimo futuro dovrebbe recarsi il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.  

Attualmente non ci sono notizie di quando avverranno i colloqui nella capitale ucraina. Si noti come gli scontri a Kiev proseguano nel contesto delle dichiarazioni anti-russe di alcuni politici ucraini che chiamano la Federazione Russa non altrimenti «Orda mongola» da cui presumibilmente stanno andando a difendersi in Europa.


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