lunedì 9 dicembre 2013



La «Riadozione» e come combatterla

MOSCA - Il Comitato investigativo russo ha aperto un'indagine penale per reati contro 26 bambini russi adottati da cittadini statunitensi. La ragione per la quale sono iniziate le indagini preliminari del Comitato sono stati articoli di stampa dell’Agenzia giornalistica Reuters e del canale NBC nei quali veniva esposto l'intero sistema delle operazioni di «vendita» dei bambini adottati.

I genitori adottivi, frustrati nel loro inebriamento adottivo e volendone disfarsene, mettevano annunci nei social network in Internet per trovare nuovi genitori per i loro figli. In particolare, in Yahoo! e Facebook era stata creata una borsa scambi illegale attraverso cui venivano condotte operazioni illegali nei confronti di bambini adottati da cittadini statunitensi. Come riportato dalla Reuters, il 70% di questi bambini erano stati adottati all'estero, tra cui 26 russi. Il passaggio dei bambini di mano in mano veniva effettuato trasferendone la custodia da alcune persone ad altre. Due ragazze, nel novero dei bambini russi adottati, oltre a ciò sostengono di avere subito violenza sessuale.

Yahoo! ha già annunciato la chiusura del gruppo on-line in cui, ogni settimana da cinque anni, si offriva almeno un bambino. Ma la questione della normativa statale in materia di «riadozione» dei bambini adottati in America è stata decisa non facilmente: gli Stati Uniti hanno un intero mosaico di diverse giurisdizioni ed in ogni Stato vige una legge propria. Non esiste una legge federale in materia di «riadozione», ma il Governo americano opera de facto come esistesse da lunga data. Nemmeno un Ministero federale non verifica il destino dei bambini adottati con adozione internazionale.

In realtà, alcune funzioni di controllo in materia di adozioni internazionali c’è l’ha presso il Ministero degli Esteri il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ma a quanto pare molto scarse. Ma risorse materiali per il monitoraggio dei bambini in America dall'estero, il Dipartimento di Stato  si suppone praticamente non ne spenda.

Per questo il Dipartimento di Stato, rispondendo alle pretese della Russia, più volte ha affermato: nel nostro Paese dei bambini adottati non si preoccupa il Governo federale ma i Governi dei singoli Stati e della Contee è a loro che dovete chiedere se ne avete bisogno . Il Governo russo richiede (così come le autorità di altri paesi che hanno bambini adottati dagli Stati Uniti) alle agenzie federali degli Stati Uniti di controllare il destino dei bambini adottivi. Il risultato di questo braccio di ferro è stato, come si ricorderà un anno fa, l'adozione della «Legge Dima Jakovlev»: il divieto di adozione di orfani russi da parte di cittadini degli Stati Uniti. ( Legge russa approvata in risposta alla americana "Magnitskij Act" che prevede anche sanzioni contro alcuni cittadini statunitensi e organizzazioni non profit in Russia associate agli Stati Uniti).

A questo punto, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, sulla scia della Russia ha annunciato l'inizio delle indagini con una dichiarazione in cui ha espresso preoccupazione per la «riadozione». L’Ambasciatore Susan Jacobs, che è intervenuta al Dipartimento di Stato sulle questioni relative ai bambini, ha recentemente dichiarato in un'intervista scioccante sulla «riadozione» e ha auspicato di lavorare con il Congresso degli Stati Uniti «per trovare il modo di smascherarla». Al Congresso ci sono legislatori che sono preoccupati da questo problema e che ritengono necessario intervenire a livello federale. I lavori preparatori sono in corso con i rappresentanti del Dipartimento di Stato e altri Ministeri - la Giustizia, la Salute e il benessere sociale, così come la sicurezza interna.

Nel frattempo, come riportato dalla Reuters, i funzionari russi hanno già contattato negli Stati Uniti alcuni dei bambini citati dagli articoli giornalistici: a loro sono stati offerti assistenza per l'ottenimento o il rinnovo dei passaporti russi e per tornare in Russia. A Mosca, il Comitato investigativo ha affermato che «i risultati della verifica vengono perseguiti penalmente come previsto dai punti «a» e «b» del comma 2 dell'articolo 127.1 del Codice penale (tratta di persone, in relazione a due o più persone, nei confronti di un minore)».

«Nonostante il fatto che i reati sono stati commessi al di fuori della Federazione Russa, questi erano diretti contro i suoi cittadini» cita un comunicato del comitato investigativo.

6 dicembre 2013 

http://www.mk.ru/politics/world/article/2013/12/07/956268-pereusyinovlenie-i-kak-s-nim-borotsya.html

 

 

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