mercoledì 15 gennaio 2014







Solidarietà per le vittime del terrorismo a Volgograd

 

Quella di Volgograd è stata una tragedia che ha colpito in profondità l’intero popolo russo e ha lasciato senza parole il mondo intero. Gli attentati terroristici avvenuti il 29 e 30 dicembre scorso hanno tolto la vita a 34 persone e spezzato la vita ai famigliari delle vittime. È logico cercare di capire chi stia dietro ai sanguinosi attentati, così come però è impossibile e ingiusto cercare giustificazioni sull’accaduto. Uccidere civili, compresi bimbi e donne, non può avere spiegazioni.

Il nostro primo pensiero va a tutte le vittime di questa tragedia che riapre una ferita mai rimarginata, segno di tutti gli attacchi terroristici avvenuti in precedenza. Ricordiamoci che l’attentato a Volgograd ha provocato decine di feriti.

“La Voce della Russia” ha contatto la clinica pediatrica di Mosca RDKB per avere delle informazioni sullo stato delle due bimbe ferite negli attentati trasportate da Volgograd, Olia e Vika. Vi presentiamo l’intervista che ci ha gentilmente rilasciato il responsabile del reparto di rianimazione della clinica, il dottor Gleb Briusov. 

- In che stato si trovano le due bambine attualmente? 
- Attualmente la bambina di 9 anni è stata trasferita nel reparto chirurgico. Respira autonomamente, è in stato stabile, cammina, mangia. Il peggio è passato, ora la aspetta un lungo periodo di convalescenza, perché il trauma ai polmoni è piuttosto serio. La convalescenza la passerà insieme ai genitori al di fuori dell’ospedale, in un sanatorio o in case di riabilitazione. 
La bambina di tre mesi, ferita nel secondo attentato di Volgograd, è in condizioni gravi per il momento. La piccola si trova nel reparto di rianimazione. Persistono problemi neurologici, solo oggi ha cominciato a respirare autonomamente, inizia ad alimentarsi. Rimane comunque il discorso del recupero neurologico della bambina dopo una forte contusione all’organismo. 

- La bambina di tre mesi, la piccola Vika, ha perso nell’attentato sia la mamma che la nonna. Volevamo sapere qual è il suo destino. Ha dei parenti? 
- Si tratta veramente di una tragedia orribile, la piccola ha perso sia la mamma che sua nonna. Forse sono state proprio loro a salvarla coprendola con i loro corpi dall’esplosione e dalle schegge. Suo papà è vivo per fortuna, quel giorno non si trovava in quel maledetto filobus. Il padre si trova sempre vicino alla bambina. Spero che una volta dimessa dall’ospedale, la bimba vivrà felice con il papà. 

Rimanere vicino alle vittime in momenti tragici e duri come questo è di fondamentale importanza. L’associazione “Aiutateci a salvare i bambini” è un esempio perfetto di solidarietà e vicinanza.

Ci siamo rivolti a Ennio Bordato, presidente di “Aiutateci a salvare i bambini”, che ha gentilmente raccontato a “La Voce della Russia” del fondo d’aiuti ai bambini vittime degli attentati a Volgograd, lanciato dall’associazione. 

Appena abbiamo ricevuto la notizia delle stragi del 29 e 30 dicembre, ci siamo attivati, anche se quelle giornate erano un po’ particolari, dato che erano giorni festivi. Abbiamo iniziato una raccolta di fondi per i bambini vittime di quei due attentati, soprattutto per le due bambine ricoverate tuttora nella clinica RDKB di Mosca, dove siamo operativi dal 2001, in partenariato con il gruppo di volontariato locale “Padre Alexandr Men”. 

Abbiamo subito attivato un rapporto con la municipalità di Volgograd, ma soprattutto con un fondo di solidarietà locale “RegionDobra.ru”, che sarà il nostro partner nella gestione dei fondi. Noi siamo un’associazione che purtroppo ha operato al di là del contesto della pediatria russa, ma spesso anche nei traumi sociali derivanti dagli attentati terroristici. Ricordo fra tutti l’attentato di Beslan, che ci ha visto operare per 5 anni nella città e nel 2004 accogliere presso la clinica RDKB una cinquantina di bambini ex vittime dell’attentato terroristico nella scuola dell’Ossezia del Nord. 

Si tratta di un ponte di solidarietà indipendentemente dalla cifra che riusciremo a raccogliere. Sappiamo che in Italia in questo momento la crisi è particolarmente profonda e crea delle grandi difficoltà nelle donazioni. Crediamo che al di là della somma, sia fondamentale che l’Itala partecipi nella solidarietà col popolo russo e con la città eroica di Volgograd, in un momento quando è stata colpita da questa nefandezza di due attentati terroristici durante la festa dell’Anno nuovo particolarmente sentita dai russi. 

Ringraziamo di cuore l’associazione “Aiutateci a salvare i bambini” per la sua vicinanza ai bambini russi e tutti coloro che aiutano le vittime degli attentati.

Vi segnaliamo inoltre il sito dell’associazione, dove potrete trovare anche i dati bancari per effettuare una donazione: http://www.aiutateciasalvareibambini.org/ 

Partecipa anche tu!




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