Solidarietà per le vittime del terrorismo a Volgograd
Quella di Volgograd è stata una tragedia che ha colpito in
profondità l’intero popolo russo e ha lasciato senza parole il mondo
intero. Gli attentati terroristici avvenuti il 29 e 30 dicembre scorso
hanno tolto la vita a 34 persone e spezzato la vita ai famigliari delle
vittime. È logico cercare di capire chi stia dietro ai sanguinosi
attentati, così come però è impossibile e ingiusto cercare
giustificazioni sull’accaduto. Uccidere civili, compresi bimbi e donne,
non può avere spiegazioni.
Il nostro primo pensiero va a
tutte le vittime di questa tragedia che riapre una ferita mai
rimarginata, segno di tutti gli attacchi terroristici avvenuti in
precedenza. Ricordiamoci che l’attentato a Volgograd ha provocato decine
di feriti.
“La Voce della Russia” ha contatto la
clinica pediatrica di Mosca RDKB per avere delle informazioni sullo
stato delle due bimbe ferite negli attentati trasportate da Volgograd,
Olia e Vika. Vi presentiamo l’intervista che ci ha gentilmente
rilasciato il responsabile del reparto di rianimazione della clinica, il
dottor Gleb Briusov.
- In che stato si trovano le due bambine attualmente?
-
Attualmente la bambina di 9 anni è stata trasferita nel reparto
chirurgico. Respira autonomamente, è in stato stabile, cammina, mangia.
Il peggio è passato, ora la aspetta un lungo periodo di convalescenza,
perché il trauma ai polmoni è piuttosto serio. La convalescenza la
passerà insieme ai genitori al di fuori dell’ospedale, in un sanatorio o
in case di riabilitazione.
La
bambina di tre mesi, ferita nel secondo attentato di Volgograd, è in
condizioni gravi per il momento. La piccola si trova nel reparto di
rianimazione. Persistono problemi neurologici, solo oggi ha cominciato a
respirare autonomamente, inizia ad alimentarsi. Rimane comunque il
discorso del recupero neurologico della bambina dopo una forte
contusione all’organismo.
- La bambina
di tre mesi, la piccola Vika, ha perso nell’attentato sia la mamma che
la nonna. Volevamo sapere qual è il suo destino. Ha dei parenti?
-
Si tratta veramente di una tragedia orribile, la piccola ha perso sia
la mamma che sua nonna. Forse sono state proprio loro a salvarla
coprendola con i loro corpi dall’esplosione e dalle schegge. Suo papà è
vivo per fortuna, quel giorno non si trovava in quel maledetto filobus.
Il padre si trova sempre vicino alla bambina. Spero che una volta
dimessa dall’ospedale, la bimba vivrà felice con il papà.
Rimanere
vicino alle vittime in momenti tragici e duri come questo è di
fondamentale importanza. L’associazione “Aiutateci a salvare i bambini” è
un esempio perfetto di solidarietà e vicinanza.
Ci siamo rivolti a Ennio Bordato,
presidente di “Aiutateci a salvare i bambini”, che ha gentilmente
raccontato a “La Voce della Russia” del fondo d’aiuti ai bambini vittime
degli attentati a Volgograd, lanciato dall’associazione.
Appena
abbiamo ricevuto la notizia delle stragi del 29 e 30 dicembre, ci siamo
attivati, anche se quelle giornate erano un po’ particolari, dato che
erano giorni festivi. Abbiamo iniziato una raccolta di fondi per i
bambini vittime di quei due attentati, soprattutto per le due bambine
ricoverate tuttora nella clinica RDKB di Mosca, dove siamo operativi dal
2001, in partenariato con il gruppo di volontariato locale “Padre
Alexandr Men”.
Abbiamo
subito attivato un rapporto con la municipalità di Volgograd, ma
soprattutto con un fondo di solidarietà locale “RegionDobra.ru”, che
sarà il nostro partner nella gestione dei fondi. Noi siamo
un’associazione che purtroppo ha operato al di là del contesto della
pediatria russa, ma spesso anche nei traumi sociali derivanti dagli
attentati terroristici. Ricordo fra tutti l’attentato di Beslan, che ci
ha visto operare per 5 anni nella città e nel 2004 accogliere presso la
clinica RDKB una cinquantina di bambini ex vittime dell’attentato
terroristico nella scuola dell’Ossezia del Nord.
Si
tratta di un ponte di solidarietà indipendentemente dalla cifra che
riusciremo a raccogliere. Sappiamo che in Italia in questo momento la
crisi è particolarmente profonda e crea delle grandi difficoltà nelle
donazioni. Crediamo che al di là della somma, sia fondamentale che
l’Itala partecipi nella solidarietà col popolo russo e con la città
eroica di Volgograd, in un momento quando è stata colpita da questa
nefandezza di due attentati terroristici durante la festa dell’Anno
nuovo particolarmente sentita dai russi.
Ringraziamo
di cuore l’associazione “Aiutateci a salvare i bambini” per la sua
vicinanza ai bambini russi e tutti coloro che aiutano le vittime degli
attentati.
Vi segnaliamo inoltre il sito dell’associazione, dove potrete trovare anche i dati bancari per effettuare una donazione: http://www.aiutateciasalvareibambini.org/
Partecipa anche tu!
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