sabato 15 marzo 2014



COMMENTO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELLA FEDERAZIONE RUSSA IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’OSCE SUL REFERENDUM IN CRIMEA DEL 16 MARZO 2014


Nel Ministero degli Esteri della Russia si è appresa con delusione la dichiarazione del Presidente OSCE, il Presidente della Svizzera D.  Burkhalter, dello scorso 11 marzo sul fatto che il prossimo referendum in Crimea presumibilmente «contraddice la Costituzione ucraina e pertanto dovrebbe essere dichiarato illegale» ed a causa di ciò la Presidenza «esclude la possibilità» di inviare osservatori dell'OSCE durante lo svolgimento.

La parte russa ritiene che il referendum di Crimea sia assolutamente legittimo e soddisfi pienamente la volontà dei popoli della Crimea. In conformità con l’Atto finale di Helsinki della CSCE del 1975, « tutti i popoli hanno sempre il diritto, in piena libertà, di stabilire quando e come desiderano il loro regime politico interno ed esterno, senza ingerenza esterna».

Vorremmo ricordare che, secondo la decisione del Consiglio dei Ministri dell'OSCE di Porto del 2002 «Sul ruolo della Presidenza dell'OSCE» qualsiasi azione della Presidenza dovrebbe prendere in considerazione «l'intero spettro delle opinioni degli Stati partecipanti». Ci auguriamo che la Presidenza svizzera segua rigorosamente tale mandato.

Riteniamo altresì deplorevole che la Presidenza svizzera abbia votato in merito al referendum in Crimea, mentre taccia sulla legittimità del colpo di stato in Ucraina, sull’attuale regime di Kiev e sulla legittimità delle sue azioni. Ci auguriamo che nell'eventuale valutazione di tali questioni la Presidenza terrà conto del preciso punto di vista russo.

Come è noto, il 10 marzo di quest'anno l’OSCE ha ricevuto un invito ufficiale, trasmesso dalle autorità della Crimea, allo scopo di ricevere durante il referendum del 16 marzo osservatori sia degli Stati partecipanti all'OSCE che attraverso l'Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche ed i diritti dell'uomo (ODIHR). Questo invito è giustificato dalla specializzazione dell’ODIHR, organismo che sovrintende i processi elettorali nell'area OSCE, compresi i referendum e le elezioni a livello locale, così come aiuta ad organizzare il processo elettorale in Kosovo e in Afghanistan, essendo partner OSCE per la cooperazione.

Il Ministero degli Esteri russo invita gli Stati partecipanti all'OSCE e all' ODIHR ad abbandonare la pratica del "doppio standard" e li invita a considerare positivamente l’invito delle autorità della Crimea a partecipare al monitoraggio del prossimo referendum che sarà conforme ai principi fondamentali dell'OSCE e promuovere la de-escalation della situazione nella regione.

14 marzo 2014




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