giovedì 3 aprile 2014

COMUNICATO STAMPA
Sulla trasmissione della nota del Ministero degli Esteri russo sulla Flotta del Mar Nero


In data 2 aprile 2014 Il Ministero degli Affari Esteri ha inviato una nota all'Ambasciata d'Ucraina nella Federazione russa informandola dell'entrata in vigore, il 2 Aprile 2014, della Legge federale "Sulla risoluzione dei contratti relativi alla Flotta del Mar Nero della Federazione russa sul territorio dell'Ucraina».

Così, la parte russa, sulla base degli articoli 61 e 62 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati internazionali del 1969, ha notificato alla parte ucraina la cessazione dei seguenti trattati internazionali:

Accordo tra la Federazione Russa e l'Ucraina sullo status della Flotta del Mar Nero del 28 maggio 1997;

Accordo tra la Federazione Russa e l'Ucraina sullo status e le condizioni della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa sul territorio dell'Ucraina dal 28 maggio 1997;

Accordo tra il Governo della Federazione Russa e il Governo dell'Ucraina sulla reciprocità, in relazione alla spartizione della Flotta del Mar Nero e alla permanenza della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa sul territorio dell'Ucraina, del 28 maggio 1997;

Accordo tra la Federazione Russa e l'Ucraina sulla permanenza della Flotta del Mar Nero sul territorio dell'Ucraina dal 21 aprile 2010.

La nota di cui sopra viene affermato che il Ministero considera come atto ufficiale la cessazione degli accordi internazionali sopra menzionati di cui al paragrafo 2 dell'articolo 67 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati internazionali del 1969.

Nella stessa viene dichiarato che il Ministero assume il fatto che la cessazione degli accordi internazionali sopra citati non pregiudica gli obblighi finanziari sostenuti durante il periodo della loro validità, ne la loro esigibilità e conferma la propria volontà di assicurare, attraverso negoziati con la parte ucraina, la risoluzione dei problemi legati alle conseguenze pratiche della loro revoca.

La parte russa ha confermato la propria disponibilità a trasmettere alla parte ucraina le attrezzature militari delle Forze Armate dell'Ucraina rimaste in Crimea




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