domenica 27 aprile 2014




L’ultimatum alla giunta di Kiev da parte dell’Esercito unito del Sud Est


26 aprile. Luhans’k. Comunicato dell’ufficio stampa del Quartier generale dell’Esercito del Sud Est.

ULTIMATUM

Noi, Esercito unito del Sud Est, a partire dal 6 aprile, per tre settimane abbiamo cercato di far capire alla giunta di Kiev che l’occupazione della sede del Servizio di sicurezza ucraino non era fine a se stessa. Si trattava semplicemente di un tentativo per essere finalmente ascoltati. Volevamo soltanto far capire alle autorita’ della capitale che il popolo della Luganschina non è più in grado di sopportare il trattamento disumano che gli viene riservato. Intimidazioni, arresti, umiliazioni, licenziamenti, abbandono, razzismo: ecco la risposta della giunta di Kiev alle richieste non violente degli abitanti di questo territorio.

Le nostre richieste erano semplici e comuni: l’amnistia per i prigionieri politici, il referendum, l’annullamento degli aumenti di prezzi e tariffe, la lingua russa. Queste istanze elementari risultano comprensibili al governo di qualsiasi paese civilizzato. Tutto il mondo ne e’ venuto a conoscenza. Perciò il 17 aprile, a Ginevra, Russia, Stati Uniti e Unione Europea si sono seduti al tavolo delle trattative assieme alla parte ucraina e hanno sottoscritto un accordo, il quale impone alla giunta di Kiev di annunciare l’amnistia per i partecipanti delle azioni di protesta e di ascoltare la voce del Sud Est.

A tutte queste richieste Kiev ha dato le proprie risposte:

1. La giunta continua a chiamarci “separatisti” e “terroristi”, mentre i maidanisti vengono definiti “manifestanti legittimi”.
2. La giunta ha inviato bande armate del “Pravyj Sektor” da Kiev verso Donbass, nella città di Dnepropetrovsk, dove hanno occupato un centro estivo per bambini.
3. Servendosi del denaro pubblico, la giunta ha rifornito di armi ed equipaggiato la Guardia Nazionale, composta da maidanisti, i quali avevano ucciso e dato fuoco ai collaboratori delle “Berkut”, e adesso li hanno mandati a uccidere e appiccare il fuoco ai manifestanti di Slavjansk.
4. A dispetto di tutti i documenti internazionali e della Costituzione dell’Ucraina, la giunta ha inviato l’esercito regolare a reprimere il popolo di Donbass. Siamo già a conoscenza di tutte le vittime che questo esercito ha mietuto tra i cittadini di Slavjansk, Kramators’k e Donec’k.
5. E’ risaputo che nella regione di Luhans’k stanno scomparendo degli attivisti.

Adesso abbiamo capito l’operato della giunta di Kiev: si tratta di una GUERRA! Una guerra contro il proprio popolo. Noi non eravamo d’accordo con le condizioni disumane imposte da questa banda di nazisti, e loro hanno deciso di annientarci fisicamente!

E se il loro tirapiedi Poroshenko ci ha annunciato la decisione del governo neonazista, cioè che con noi bisogna usare il linguaggio della forza, allora gliela faremo vedere noi questa forza. Tutta la potenza della forza del popolo!

Perciò, per l’ultima volta, in forma di ultimatum, avvisiamo:
Se entro le 14 di martedì 29 aprile tutte le nostre richieste, garantite dagli accordi di Ginevra, non saranno soddisfatte, noi considereremo le autorità di Kiev antipopolari e criminali, e passeremo all’azione.

Invitiamo tutti coloro cui non e’ indifferente il futuro luminoso della natia Luganschina, che si preoccupano per il destino dei nostri figli e dei nostri anziani e che sono stanchi di vivere nella miseria e nell’oscurità, il 29 aprile alle ore 14 presso le sedi dell’amministrazione della propria città e della propria circoscrizione per ascoltare le risposte delle autorità di Kiev alle richieste del popolo della Luganschina.

NOI VINCEREMO!

Il Quartier generale dell’Esercito unito del Sud Est.

Grazie a  http://latanadellorso.livejournal.com/

Nessun commento:

Posta un commento