CHIESA ORTODOSSA RUSSA
Nota del Dipartimento per l’informazione
Il Dipartimento sinodale per l’informazione del Patriarcato di
Mosca ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in connessione con il
divieto di ingresso in Ucraina imposto dalle autorità di frontiera al
presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del
Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk. Ne riportiamo
il testo integralmente.
Il 9 maggio 2014, al controllo di frontiera presso l’aeroporto
internazionale di Dnepropetrovsk il presidente del Dipartimento per le
relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita
Hilarion di Volokolamsk, è stato fermato. Dopo diverse ore di attesa, ha
ricevuto una comunicazione scritta con il divieto di attraversare il
confine di Stato dell’Ucraina, in riferimento alla prima parte
dell’articolo 8 della legge dell’Ucraina «Sul controllo delle
frontiere», dal momento che «l’organismo competente del Governo ucraino
ha deciso di vietargli l’ingresso in Ucraina». In connessione con tale
incidente il Dipartimento sinodale per l’informazione è autorizzato a
dichiarare quanto segue.
Provoca estrema perplessità e profondo rammarico la decisione delle
autorità ucraine, adottata in un momento in cui il popolo ucraino è
sottoposto a dure prove e la Chiesa ortodossa russa sta facendo tutto il
possibile per ripristinare la pace e l’armonia nel Paese, per
promuovere il dialogo tra le parti in conflitto e la cessazione della
violenza.
La visita del metropolita Hilarion doveva avvenire in concomitanza
con le celebrazioni per il 75° genetliaco del metropolita Irinej di
Dnepropetrovsk e Pavlograd, uno dei gerarchi più stimati e venerati
della Chiesa ortodossa ucraina. In qualità di rappresentante personale
del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il presidente del
Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di
Mosca doveva prendere parte alla Liturgia, dove era stato incaricato di
dare lettura del messaggio di congratulazioni del Patriarca e conferire
al festeggiato l’alta onorificenza della Chiesa. In questa situazione,
il metropolita non ha avuto altra scelta che eseguire l’incarico
ricevuto al controllo dei passaporti all’aeroporto di Dnepropetrovsk.
In diversi Paesi, tra cui l’Ucraina, in tutte le sue regioni, la
Chiesa ortodossa russa unisce milioni di fedeli ortodossi con idee
politiche differenti. La Chiesa condanna fermamente qualsiasi tentativo
di trasferire il conflitto politico e civile in Ucraina sul piano
religioso, e per conto del suo Primate esprime la sua dura protesta
contro tutte le azioni volte a limitare le sue attività umanitarie, a
impedire la sua missione di pace e a ostacolare il superamento del
conflitto civile sul suolo ucraino.
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