sabato 17 maggio 2014

CHIESA ORTODOSSA RUSSA

Nota del Dipartimento per l’informazione

 
Il Dipartimento sinodale per l’informazione del Patriarcato di Mosca ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in connessione con il divieto di ingresso in Ucraina imposto dalle autorità di frontiera al presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk. Ne riportiamo il testo integralmente.
 
Il 9 maggio 2014, al controllo di frontiera presso l’aeroporto internazionale di Dnepropetrovsk il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, è stato fermato. Dopo diverse ore di attesa, ha ricevuto una comunicazione scritta con il divieto di attraversare il confine di Stato dell’Ucraina, in riferimento alla prima parte dell’articolo 8 della legge dell’Ucraina «Sul controllo delle frontiere», dal momento che «l’organismo competente del Governo ucraino ha deciso di vietargli l’ingresso in Ucraina». In connessione con tale incidente il Dipartimento sinodale per l’informazione è autorizzato a dichiarare quanto segue. 

Provoca estrema perplessità e profondo rammarico la decisione delle autorità ucraine, adottata in un momento in cui il popolo ucraino è sottoposto a dure prove e la Chiesa ortodossa russa sta facendo tutto il possibile per ripristinare la pace e l’armonia nel Paese, per promuovere il dialogo tra le parti in conflitto e la cessazione della violenza. 

La visita del metropolita Hilarion doveva avvenire in concomitanza con le celebrazioni per il 75° genetliaco del metropolita Irinej di Dnepropetrovsk e Pavlograd, uno dei gerarchi più stimati e venerati della Chiesa ortodossa ucraina. In qualità di rappresentante personale del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca doveva prendere parte alla Liturgia, dove era stato incaricato di dare lettura del messaggio di congratulazioni del Patriarca e conferire al festeggiato l’alta onorificenza della Chiesa. In questa situazione, il metropolita non ha avuto altra scelta che eseguire l’incarico ricevuto al controllo dei passaporti all’aeroporto di Dnepropetrovsk. 

In diversi Paesi, tra cui l’Ucraina, in tutte le sue regioni, la Chiesa ortodossa russa unisce milioni di fedeli ortodossi con idee politiche differenti. La Chiesa condanna fermamente qualsiasi tentativo di trasferire il conflitto politico e civile in Ucraina sul piano religioso, e per conto del suo Primate esprime la sua dura protesta contro tutte le azioni volte a limitare le sue attività umanitarie, a impedire la sua missione di pace e a ostacolare il superamento del conflitto civile sul suolo ucraino.

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