Commento del Ministero degli Esteri della Russia in
relazione al Referendum nelle regioni ucraine di Donezk e Lugansk
L’11 maggio nelle regioni ucraine di Donezk e
Lugansk si è tenuto un referendum.
Nonostante
i tentativi da
parte delle autorità di Kiev di disturbare
il voto, compreso l'uso contro la popolazione civile da parte di paramilitari armati con
armi pesanti, di nazionalisti
radicali e dell’esercito, che hanno provocato vittime,
i residenti di queste regioni hanno fatto registrare un’affluenza
particolarmente attiva.
I
risultati preliminari dello scrutinio mostrano in modo convincente
il vero atteggiamento dei cittadini delle regioni di Donezk e Lugansk che hanno il diritto, in autonomia, di prendere decisioni su questioni di vitale importanza per loro. Noi crediamo che l'attuazione del risultato del referendum
dovrebbe avvenire nel quadro del dialogo tra Kiev, Donezk
e Lugansk.
Ribadiamo
la necessità di iniziare
immediatamente un ampio dibattito in Ucraina sul futuro della sua struttura statale che coinvolga tutte le forze politiche e le regioni del paese. Questo si inserisce pienamente negli sforzi della comunità internazionale, riflessi nella dichiarazione di Ginevra del 17 aprile e la "road
map" suggerita dal Presidente della Svizzera, il Presidente dell'OSCE
D. Burkhalter
Stiamo
aspettando dalle autorità di Kiev una reale azione e non dichiarazioni di
intenti generali, incontri veloci ed efficienti con i rappresentanti delle regioni
del Sud e dell'Est dell'Ucraina che porterebbero alla stabilizzazione della situazione
nel paese. Purtroppo le autorità di Kiev continuano a dimostrare una delinquenziale
mancanza di volontà a dialogare con il suo popolo.
12 maggio 2014
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