La comunità ebraica di Odessa ha
preparato un piano per l'evacuazione
dei bambini dalla città
Sul
sito del quotidiano israeliano The Jerusalem Post il 5 maggio è stato
pubblicato un articolo di Sam Falcon a proposito dei membri della comunità
ebraica di Odessa che hanno preparato un piano di evacuazione di emergenza in
caso di un'escalation di violenza in città. I leader della comunità ebraica,
che erano in grado di parlare con il giornalista israeliano, ad una sola voce
dicono che ciò che sta accadendo in questi giorni in città è privo di
connotazioni antisemite, ma, tuttavia, temono che se il deterioramento della
situazione potrebbe cambiare.
Rafael
Kruskal, Capo dell'organizzazione "Tikva", responsabile della rete di
scuole e asili ebraici e fornitore di servizi ai residenti anziani della città,
ha notato come durante gli scontri del 2 maggio sono stati colpiti
parecchi ebrei. Secondo
lui, i membri della comunità devono prendere delle precauzioni. Kruskal
ha detto che prima del fine settimana è stata chiusa la Grande Sinagoga Corale.
I
membri della comunità hanno riunito tutti gli studenti dal centro della città,
dove ci sono stati scontri, perché temevano per la loro vita. A
tutti i membri della comunità sono stati inviati messaggi tramite WhatsApp
chiedendo loro di non uscire di casa se non
assolutamente necessario.
Secondo
Raphael Kruskal, in caso di deterioramento della situazione, la comunità
ebraica ha un piano per l'evacuazione dei bambini dalla città. Egli non ha
escluso che i bambini possano essere "portati via dall'Ucraina verso un
altro paese", ma non ha specificato quale. Il
responsabile della "Tikvah" ha anche osservato che la comunità
ebraica teme provocazione dai nazionalisti durante le celebrazioni del Giorno
della Vittoria. Secondo
le sue parole la comunità ha affittato un campo di vacanza per 600 persone per
portare i bambini ed i giovani in un luogo sicuro durante le vacanze. Il
Jerusalem Post scrive che c'è un piano di emergenza per l’evacuazione dei
rappresentanti della sezione locale di Chabad e del centro " Migdal
" .
Il
Rabbino Avraam Wolf ha detto ai
giornalisti israeliani che ogni
mezz'ora Chabad insieme
alle autorità comunali e le
agenzie di intelligence locali si consulta per valutare la situazione in città. All'ingresso di Chabad vi sono guardie armate. Secondo Avraam Wolf la
comunità ebraica e la Compagnia internazionale
dei cristiani e degli ebrei hanno pronti
70 autobus in
caso di evacuazione di emergenza.
20 autobus si trovavano presso la sede
del Chabad venerdì scorso.
(Newsru.co.il).
Il
Rabbino Capo di Odessa Avraam Wolf ha detto che
a causa della difficile situazione politica in Ucraina, oltre il 70% del numero totale degli ebrei rimasti potrebbe presto emigrare in
Israele. Secondo lui centinaia di famiglie si rivolgono all'Ambasciata israeliana a Kiev al fine
di ottenere un visto per entrare nel
paese.
Secondo
il Rabbino, ad Odessa gli abitanti hanno paura di andare in piazza dopo i
tragici eventi e l’incendio che hanno trasformato la città in una città-
fantasma. "La gente è spaventata dall'accaduto ... Per sicurezza ad Odessa
nelle sinagoghe, nelle scuole ebraiche e nelle università abbiamo assunto 50
guardia armate in più". E’
aumentato il numero delle pattugli in armi. Alla preghiera del venerdì a causa
dei problemi di sicurezza sono arrivate solo 100 persone a posto delle solite
300. In numero crescente gli
atti di antisemitismo, le bugie e l’odio nazionale su Internet i forum sono
pieni di affermazioni antisemite e razziste. Uno dei candidati locali per le
presidenziali è stato apertamente accusato che essere un ebreo. Speriamo che le
azioni contro gli ebrei rimangano solo su Internet” ha detto il rabbino Wolf. Secondo
il quotidiano Ynet, sono recentemente emigrate in Israele più di 115.000
persone. Di queste
42.000 provenivano dall’Ucraina. (
Newsru.co.il )
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