Il Rappresentante della Federazione Russa: nel
Donbass si trovavano 17 "Buk” ucraini quando è stato colpito il Boeing
Il responsabile del
Dipartimento sulle nuove sfide e minacce Il’ja Rogachev del Ministero degli
Esteri russo, ha osservato, in particolare, come nella zona del conflitto
nell'estate del 2014 si trovava il 156° reggimento di missili anti-aereo di
difesa aerea dell'Ucraina
L’AIA, 7 marzo/Corr. TASS
Vitalij Chugin/. Non meno di 17 sistemi missilistici antiaerei
"Buk-M1", appartenenti all'esercito ucraino, si trovavano nella parte
orientale dell'Ucraina nell'estate del 2014 quando è stato colpito il Boeing
malese. Lo ha detto il Direttore del Dipartimento sulle nuove sfide e minacce
Il’ja Rogachev del Ministero degli Esteri russo parlando davanti ai Giudici
della Corte Internazionale di Giustizia.
Riferendosi alla caduta del
MH17, della quale la Russia accusa l'Ucraina, ha osservato come "l’indagine
sulla tragedia è in corso". "La Russia collabora attivamente con il
Consiglio di sicurezza dei Paesi Bassi (RLS) ed il gruppo misto di
Investigazione (SSG), in particolare fornendo risposte alle richieste di
assistenza legale, ha detto Rogachev
In questo caso le autorità
russe e gli esperti non sono d'accordo con le conclusioni delle RLS e SSG e
indicano che gran parte le testimonianze rilasciate da investigatori
internazionali sono di parte
In particolare, ha
sottolineato il rappresentante della Federazione Russa, stiamo parlando di dati
"avuti da due giornalisti olandesi indipendenti che recentemente hanno visitato
il sito dello schianto."
"E’ necessario notare
come il 156° reggimento di missili anti-aerei del Ministero della difesa
ucraina era dotato dei complessi missilistici “Buk-M1" nell’estate del
2014 e come questo si trovasse nella zona del conflitto, ha proseguito. Il reggimento
e la prima unità era di stanza ad Avdeevka, zona vicino a Donetsk, mentre la seconda
unità a Mariupol. Il terzo nelle vicinanze di Lugansk. In totale c’erano 17
sistemi di "Buk-M1", identici a quelli identificati dal SSG (come l’'arma
con cui un aereo è stato abbattuto)"
"Ai fini di queste
audizioni è sufficiente rilevare che né RLS né SSG non siano arrivati alla
conclusione che l’aereo civile sia stato abbattuto deliberatamente o che l'aereo
probabilmente sarebbe stato individuato per questo particolare scopo" ha
aggiunto. Questo significa che questo caso non potrà in alcun modo rientrare nella
violazione della Convenzione sulla lotta contro il finanziamento del
terrorismo. Vale a dire "anche se il giudice si baserà su materiali
SSG", allora si confermeranno chiaramente le accuse infondate dell’Ucraina
in questo punto, si dice certo di diplomatico.
Un aereo passeggeri Boeing
777 della "Malaysian Airlines" in volo da Amsterdam (Olanda) a Kuala
Lumpur (Malesia) si è schiantato al suolo il 17 luglio 2014 nella parte
orientale dell'Ucraina, nella regione di Donetsk. Sono rimasti uccisi 283
passeggeri e 15 membri dell'equipaggio - cittadini di 10 paesi.
La denuncia dell’Ucraina
Il 6 marzo presso la Corte
Internazionale di Giustizia dell'Aja sono iniziate le udienze sulla denuncia
sporta dall’Ucraina contro la Russia. In essa, in particolare, si sostiene che
la Federazione Russa ha aumentato la sua presunta interferenza negli affari
ucraini nel 2014 "con l'intervento militare in Ucraina",
"finanziando atti terroristici", come in Crimea "sequestrando il
territorio a sovranità ucraina con la forza militare". Secondo le autorità
ucraine in questi territori la Russia "persegue una campagna di pulizia
culturale" violando così la Convenzione internazionale sull'eliminazione
di tutte le forme di discriminazione razziale.
A questo proposito l'Ucraina
ha bisogno di far riconoscere la Russia colpevole di "sponsorizzare il
terrorismo" per far cessare ogni forma di sostegno alle Repubbliche autoproclamate
di Donezk e Lugansk (DNR e LNR). Inoltre, le autorità ucraine hanno chiesto alla
Russia un risarcimento pieno per l’abbattimento del Boeing malese avvenuto sopra
il Donbass ed il bombardamento della popolazione civile delle città del Donbass
La posizione di Mosca
Il Ministero degli Esteri
russo in precedenza aveva dichiarato che la Russia "ha sempre condannato
con forza ogni atto di terrorismo e combatte attivamente contro esso".
Secondo il MID russo "l'Ucraina non ha fornito alcuna prova della sua
posizione riguardo alle circostanze che rientrano nella Convenzione."
Il Dicastero ha anche osservato che, cercando di capire l'essenza delle rivendicazioni della parte ucraina, la Federazione Russa è stata posta di fronte "con persistente riluttanza da parte delle autorità ucraine a poter condurre un dialogo significativo con esse ed ha assistito ad una rottura definitiva unilaterale delle consultazioni da parte ucraina". In relazione a questa conclusione è stata fatta da parte del Ministero degli Esteri russo che "il principale scopo dell’Ucraina inizialmente non era l’avvio di eventuali controversie ma la ricerca di un motivo per un ricorso contro la Federazione Russa alla Corte internazionale - se non l'unico". Kiev non è interessata ad una reale tutela delle persone ma persegue interessi politici a breve termine, secondo il MID russo.
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