mercoledì 8 marzo 2017


Il Rappresentante della Federazione Russa: nel Donbass si trovavano 17 "Buk” ucraini quando è stato colpito il Boeing

Il responsabile del Dipartimento sulle nuove sfide e minacce Il’ja Rogachev del Ministero degli Esteri russo, ha osservato, in particolare, come nella zona del conflitto nell'estate del 2014 si trovava il 156° reggimento di missili anti-aereo di difesa aerea dell'Ucraina

 
L’AIA, 7 marzo/Corr. TASS Vitalij Chugin/. Non meno di 17 sistemi missilistici antiaerei "Buk-M1", appartenenti all'esercito ucraino, si trovavano nella parte orientale dell'Ucraina nell'estate del 2014 quando è stato colpito il Boeing malese. Lo ha detto il Direttore del Dipartimento sulle nuove sfide e minacce Il’ja Rogachev del Ministero degli Esteri russo parlando davanti ai Giudici della Corte Internazionale di Giustizia.

Riferendosi alla caduta del MH17, della quale la Russia accusa l'Ucraina, ha osservato come "l’indagine sulla tragedia è in corso". "La Russia collabora attivamente con il Consiglio di sicurezza dei Paesi Bassi (RLS) ed il gruppo misto di Investigazione (SSG), in particolare fornendo risposte alle richieste di assistenza legale, ha detto Rogachev

In questo caso le autorità russe e gli esperti non sono d'accordo con le conclusioni delle RLS e SSG e indicano che gran parte le testimonianze rilasciate da investigatori internazionali sono di parte

In particolare, ha sottolineato il rappresentante della Federazione Russa, stiamo parlando di dati "avuti da due giornalisti olandesi indipendenti che recentemente hanno visitato il sito dello schianto."

"E’ necessario notare come il 156° reggimento di missili anti-aerei del Ministero della difesa ucraina era dotato dei complessi missilistici “Buk-M1" nell’estate del 2014 e come questo si trovasse nella zona del conflitto, ha proseguito. Il reggimento e la prima unità era di stanza ad Avdeevka, zona vicino a Donetsk, mentre la seconda unità a Mariupol. Il terzo nelle vicinanze di Lugansk. In totale c’erano 17 sistemi di "Buk-M1", identici a quelli identificati dal SSG (come l’'arma con cui un aereo è stato abbattuto)"

"Ai fini di queste audizioni è sufficiente rilevare che né RLS né SSG non siano arrivati alla conclusione che l’aereo civile sia stato abbattuto deliberatamente o che l'aereo probabilmente sarebbe stato individuato per questo particolare scopo" ha aggiunto. Questo significa che questo caso non potrà in alcun modo rientrare nella violazione della Convenzione sulla lotta contro il finanziamento del terrorismo. Vale a dire "anche se il giudice si baserà su materiali SSG", allora si confermeranno chiaramente le accuse infondate dell’Ucraina in questo punto, si dice certo di diplomatico.

Un aereo passeggeri Boeing 777 della "Malaysian Airlines" in volo da Amsterdam (Olanda) a Kuala Lumpur (Malesia) si è schiantato al suolo il 17 luglio 2014 nella parte orientale dell'Ucraina, nella regione di Donetsk. Sono rimasti uccisi 283 passeggeri e 15 membri dell'equipaggio - cittadini di 10 paesi.

La denuncia dell’Ucraina

Il 6 marzo presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja sono iniziate le udienze sulla denuncia sporta dall’Ucraina contro la Russia. In essa, in particolare, si sostiene che la Federazione Russa ha aumentato la sua presunta interferenza negli affari ucraini nel 2014 "con l'intervento militare in Ucraina", "finanziando atti terroristici", come in Crimea "sequestrando il territorio a sovranità ucraina con la forza militare". Secondo le autorità ucraine in questi territori la Russia "persegue una campagna di pulizia culturale" violando così la Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale.

A questo proposito l'Ucraina ha bisogno di far riconoscere la Russia colpevole di "sponsorizzare il terrorismo" per far cessare ogni forma di sostegno alle Repubbliche autoproclamate di Donezk e Lugansk (DNR e LNR). Inoltre, le autorità ucraine hanno chiesto alla Russia un risarcimento pieno per l’abbattimento del Boeing malese avvenuto sopra il Donbass ed il bombardamento della popolazione civile delle città del Donbass

La posizione di Mosca

Il Ministero degli Esteri russo in precedenza aveva dichiarato che la Russia "ha sempre condannato con forza ogni atto di terrorismo e combatte attivamente contro esso". Secondo il MID russo "l'Ucraina non ha fornito alcuna prova della sua posizione riguardo alle circostanze che rientrano nella Convenzione."

Il Dicastero ha anche osservato che, cercando di capire l'essenza delle rivendicazioni della parte ucraina, la Federazione Russa è stata posta di fronte "con persistente riluttanza da parte delle autorità ucraine a poter condurre un dialogo significativo con esse ed ha assistito ad una rottura definitiva unilaterale delle consultazioni da parte ucraina". In relazione a questa conclusione è stata fatta da parte del Ministero degli Esteri russo che "il principale scopo dell’Ucraina inizialmente non era l’avvio di eventuali controversie ma la ricerca di un motivo per un ricorso contro la Federazione Russa alla Corte internazionale - se non l'unico". Kiev non è interessata ad una reale tutela delle persone ma persegue interessi politici a breve termine, secondo il MID russo.

 

 

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