lunedì 24 aprile 2017

COLLOQUIO ODIERNO MOGHERINI - LAVROV A MOSCA




COMUNICATO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO SUL COLLOQUIO ODIERNO MOGHERINI - LAVROV A MOSCA

Le relazioni tra l’Unione europea e la Federazione russa attraversano un periodo difficile: le sanzioni imposte dall’UE contro la Russia, il continuo fomentare sentimenti russofobici tra i cittadini dell’Unione europea, la solita accusa, rivolta alla Russia, di voler indebolire la coesione dell’Unione europea influenzando l’esito elettorale in alcuni dei suoi paesi membri.
La Russia rileva la necessità di superare i disaccordi esistenti e desidera relazionarsi con un’Unione europea stabile, affidabile ed indipendente. L’Unione europea resta un partner economico e commerciale strategico per la Russia, verso il quale è diretto il 45% del commercio estero della Federazione.

Tuttavia, nonostante il “congelamento” - dovuto alle sanzioni - degli scambi in alcuni settori dell’industria, la nostra cooperazione procede spedita in molte altre aree, tra le quali: i colloqui bilaterali per la comune lotta al terrorismo ed al crimine organizzato, la cooperazione regionale ed in particolare l’attuazione del programma di cooperazione transfrontaliera 2014-2020. 

Saranno oggetto dei colloqui odierni la situazione in Ucraina, quella nell’area occidentale dei Balcani, in Siria, Iraq e Libia.

La crisi ucraina resta il principale motivo di disaccordo con l’Unione europea: ci aspettiamo che l’UE smetta di ignorare il testardo rifiuto da parte delle autorità di Kiev di adempiere a tutti gli impegni previsti dagli accordi di Minsk. Inoltre, siamo preoccupati per la situazione particolarmente instabile nell’area balcanica occidentale e per l’assenza di progressi nel dialogo – condotto attraverso la mediazione dell’UE – tra Belgrado e Pristina.

La Russia ritiene che il processo di creazione di uno spazio economico ed umanitario comune dall’Atlantico al Pacifico sia l’unico in grado di garantire lo sviluppo dell’intero continente euroasiatico. Le opportunità di interazione e scambio tra l’Unione economica euroasiatica e l’Unione europea potranno gettare le basi per la creazione di un’amplissima area di pace e stabilità tra Europa ed Asia.






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