Il
fondatore di GayRussia querela la "Novaja Gazeta"
MOSCA, 19 aprile – RIA Novosti.
Il fondatore del progetto GayRussia, Nikolaj Alekseev, ha chiesto al Tribunale
che il quotidiano "Novaja Gazeta" risponda delle accuse pubblicate
sulle presunte molestie ai gay in Cecenia, il giornale in risposta si è detto
sorpreso per la "mancanza di solidarietà nei ranghi degli attivisti
LGBT."
Come ha dichiarato alla RIA
Novosti Alekseev, l'articolo afferma che l'ondata di violenza (fatto che le
autorità cecene negano categoricamente) è stato denunciato da attivisti LGBT nello
svolgimento dei fatti. Per questo Alekseeev ha presentato una querela per
diffamazione chiedendo ai giornalisti di provare le loro parole.
"Ma non lo potranno
provare, sinora non viene fornita un solo fatto” ha detto Alekseev.
Tra le altre cose viene
chiesto che i giornalisti vengano condannati a pagare un milione di rubli, che
ha promesso di donare in beneficienza. Dopo la sentenza Alekseev intende
prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi al Comitato investigativo
(della Federazione Russa ndt) applicare alla commissione d'inchiesta.
Alla "Novaja Gazera"
hanno dichiarato alla RIA Novosti di non aver ricevuto ancora nessuna comunicazione
in merito alla querela e di non conoscere le richieste.
“Sembra strano. Siamo sorpresi
dalla mancanza di solidarietà nelle file degli attivisti LGBT. Ricordiamo che
la questione dei gay in Cecenia è stata inizialmente sollevata dopo la
decisione di GayRussia di organizzare un gay pride nel Caucaso del Nord. Poi è
iniziata la repressione. Forse questo è un tentativo di evitare le
responsabilità e le speculazioni sul tema" ha detto l'addetto stampa di "Novaja
Gazeta" Nadezhda Prusenkova.
Il Rappresentante del
Tribunale Basmannij di Mosca, dove, secondo Alekseev è stata depositata la
querela, ha detto a RIA Novosti che non aver ricevuto ancora nessuna
documentazione al riguardo.
Agli inizi di aprile la
"Novaja Gazeta" aveva pubblicato un articolo in cui si parlava di
arresti di massa in Cecenia di abitanti con orientamento sessuale non
tradizionale. Un portavoce della presidenza della Cecenia Alvi Karimov aveva
smentito i dati del giornale ed aveva dichiarato che nella repubblica gli
uomini avevano "un solo un orientamento" sessuale, che si poteva giudicare
dall’alto tasso di natalità. Sul sito del giornale successivamente era stato
pubblicato un comunicato in cui ci si concentrava sulle minacce ricevute dalla
redazione.
Una verifica dei fatti il
giornale aveva chiesto alle forze dell'ordine ed al Commissario per i diritti
umani della Federazione Russa, Tatiana Moskal’kova. Precedentemente la stessa
Moskal’kova aveva ricevuto i primi risultati della verifica e secondo la stessa,
gli organi della polizia cecena non avevano ricevuto alcuna denuncia di arresto
di omosessuali. L’ Ombudsman ha anche dichiarato che “non è stata confermata la
notizia del luogo dove - secondo il giornale - si trova la prigione segreta”.
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