Putin ha indicato
come «la fonte di problemi» sia in Ucraina»
Il Capo di stato russo
Vladimir Putin ha definito i passaggi necessari per risolvere il conflitto
interno ucraino nel Donbass.
Secondo
Putin, in questo momento, «la cosa principale che si deve fare è portare le
forze armate lontane dalla linea di contatto». Ha detto che questo è stato
ottenuto in due dei tre punti in Donbass. Sulle giustificazioni di Kiev sostiene
che le truppe non sono state ritirate e «sparano», Putin ha osservato: «Allo
stato l’esercito non se n’è andato, le armi pesanti non sono state ritirate e
si spara».
Putin
ha aggiunto che dopo il ritiro delle truppe sarà necessario «introdurre una
legge, approvata dal parlamento ucraino, sullo status particolare di questi
territori», riporta la RIA «Novosti» con riferimento a Le Figaro.
Putin
ha anche ricordato che il presidente ucraino Poroshenko non ha firmato la nuova
legge sull'amnistia ed anche il fatto che al posto di una «riabilitazione sociale
ed economica» del Donbass, Kiev ha imposto il blocco della regione. Inoltre
Poroshenko in questa materia ha sostenuto i radicali dopo di che non è riuscito
a far loro fronte
«Come
si può parlare in tali condizioni di un qualche tipo di sviluppo della
situazione in meglio? Purtroppo, noi non la vediamo», ha detto Putin.
Putin
ha sottolineato come il conflitto in Donbass sia un conflitto interno all’Ucraina
e che la sua soluzione dipenda, in primo luogo, dalle parti in conflitto che
devono «trovare la forza per negoziare». Egli ha sottolineato che ora «come si
dice, la palla sta sul lato delle autorità ufficiali di Kiev», che devono
«prendersi cura» dell'attuazione degli accordi di Minsk.
«La
fonte di tutti i problemi» ha detto «è l’anticostituzionale presa del potere a
Kiev nel 2014».
Ricordiamo
che martedì a Berlino si è svolto l'incontro dei delegati dei Ministri degli Esteri
dei paesi del «Quartetto Normandia». Nei prossimi giorni i presidenti di Russia,
Germania, Francia e Ucraina avranno una conversazione telefonica.
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