lunedì 25 settembre 2017

La Kuznetsova ha sollecitato il pronto ritorno dei bambini russi dalla Siria e dall'Iraq



La Kuznetsova ha sollecitato il pronto ritorno dei bambini russi dalla Siria e dall'Iraq

MOSCA, 22 settembre - RIA Novosti. I bambini russi che si trovano in Siria ed Iraq devono ritornare in Russia al più presto poiché possono dimenticarne la lingua e potrebbero essere difficili da identificare ha detto Anna Kuznetsova, l’Ombudsman della Presidenza russa per i diritti dei bambini in un'intervista a RIA Novosti.
 
L'ultima riunione della Commissione dell’Ombudsman si è tenuta lunedì nella quale la Kuznetsova rispondeva nella linea telefonica diretta alle domande dei cittadini russi sulla questione dell’individuazione e del ritorno dei bambini russi nella loro patria. I dati in possesso della struttura vedono informazioni su 445 bambini provenienti dalla Russia che attualmente si trovano nelle zone dei combattimenti in Iraq e Siria; quasi il 28% di questi hanno meno di tre anni.
 
Purtroppo abbiamo poco tempo, dobbiamo agire in fretta perché i bambini quanto più stanno in qui territori tanto più dimenticheranno la lingua e tanto più sarà difficile identificarli. La Commissione ha raggiunto la piena comprensione sul problema ora spero nell'interazione di tutti. Ora è necessario agire e grazie a quanto elaborato potremmo rendere il sistema maggiormente incisivo e gli algoritmi sono già più chiari» ha detto la Kuznetsova.
 
Il mediatore ha ricordato che più della metà dei bambini hanno fra i quattro ed i nove anni e circa il 9% dei bambini sono nati nei territori in cui sono in corso operazioni militari.
 
«Questa missione umanitaria oggi ha unito tutti: Iraq e Siria, Russia, Cecenia e Daghestan, i parenti che aspettano i bambini che si trovano nelle zone di guerra. Ora i meccanismi sono tutti stati definiti. L’ultimo incontro (della Commissione) è stato molto efficace, quando faccia a faccia si sono parlati tutti i dicasteri, incluse le agenzie russe e quelle internazionali: il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Interno, il Ministero della Pubblica istruzione. Da parte di Siria ed Iraq abbiamo ricevuto un pieno sostegno a questo lavoro e si è raggiunto un pieno accordo sullo scambio delle informazioni. Ma il nostro obiettivo non è solo una qualche attuazione di questo programma ma la costruzione di un chiaro procedimento sistemico» ha aggiunto la Kuznetsova.
 
L''11 gennaio 2017 si era tenuta la prima riunione del gruppo di lavoro internazionale sotto la responsabilità dell’Ombudsman della Presidenza russa per i diritti dei bambini. Successivamente la Kuznetsova ha inviato una richiesta a tutti gli Ombudsman regionali per avere informazioni sulle denunce di cittadini in relazione all'espatrio illegale di bambini all’estero fra cui Iraq e Siria. Dopo aver riassunto le informazioni ricevute è stata stilata una lista finale dei casi (più di 350 bambini) i cui dati sono stati inviati al Ministero degli Esteri della Federazione Russa, all’FSB ed al Ministero della Difesa russo
 

РИА Новости https://ria.ru/society/20170922/1505356433.html



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