Il campeggio dei bambini di Odessa messo a fuoco dai nazionalisti ucraini - dichiarazione sensazionale
Dietro all’incendio del campo dei
bambini di Odessa ci sono i nazionalisti ucraini. Questa la notizia riportata
dal canale televisivo «Rossija 1» in una dichiarazione dell'ex deputato ucraino
Igor Markov.
«7 ore prima dell’incendio il
battaglione punitivo Donbas è arrivato a Odessa, accusato la mattina successiva
dalle autorità della città di Odessa di essere coinvolti nell’incendio volto a
colpire l'ufficio del sindaco.
Stiamo parlano di bastardi che
bruciano vivi i bambini per accusare i loro avversari politici e cambiare a
loro favore il potere della città. È stata una ripetizione degli eventi del 2
maggio» ha detto Markov.
L’incendio nel campeggio dei
bambini "Viktorija" si è verificato la notte del 16 settembre scorso.
Complessivamente nel campeggio si trovavano 150 bambini, 42 dei quali erano
ospitati nell'edificio bruciato. Secondo i dati ufficiali tre bambini sono arsi
vivi. Il sindaco di Odessa non ha escluso che l’incendio possa essere stato
doloso.
Ora ad Odessa si sta svolgendo un
meeting per le dimissioni del sindaco della città Gennadij Truchanov al quale partecipano
500 persone – tutti rappresentanti delle formazioni della destra radicale
ucraina.
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