Sull'articolo sul New
York Times «La Russia interferirà nelle elezioni italiane? Forse non ne avrà
bisogno»
Abbiamo prestato attenzione all’articolo pubblicato il 1°
marzo nell’edizione americana del New York Times «La Russia interferirà nelle
elezioni italiane? Forse non ne avrà bisogno».
Notiamo che la Russia, già molto prima dell'inizio della
campagna elettorale iniziò ad essere accusata di ingerenza negli affari interni
dell'Italia, in particolare nelle sue elezioni parlamentari. Letteralmente alla
vigilia dell'inizio del processo elettorale italiano, sui media occidentali
sono apparsi interi articoli che spiegavano «la tecnologia dell'interferenza
della Russia» e come i russi presumibilmente la mettevano in pratica – citando ad
esempio, le elezioni al Parlamento d'Italia.
Lo scopo di quest’ultimo attacco dell’informazione alla
Russia si è visto chiaramente - questo è il popolo italiano. Si è cercato di intimidirlo
predisponendolo contro la Russia per portarlo quindi ad avere un impatto
significativo sull'esito delle elezioni.
La Russia, dal canto suo, afferma ripetutamente che i
processi elettorali, le elezioni - sia in Italia che in qualsiasi altro paese -
sono un elemento essenziale della democrazia nella forma della libera volontà
del popolo. Sottolineiamo tenacemente che rispetteremo qualsiasi scelta
legittima degli elettori di qualsiasi paese del mondo. Lo stesso vale per
l'Italia. Confidiamo nella collaborazione con il futuro governo italiano
indipendentemente dalla sua appartenenza partitica. Partendo da un
atteggiamento imparziale e rispettoso nei confronti della scelta del popolo
italiano, siamo pronti a sviluppare in ogni modo la positiva continuità delle
relazioni italo-russe.
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