mercoledì 18 aprile 2018

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DELLE CHIESE SULLA PACE IN SIRIA E NEL MONDO


Di seguito è riportato il testo dell'Appello per la Pace concordato il 14 aprile 2018 nel corso di una telefonata fra Papa Francesco ed il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill.
La dichiarazione è stata sostenuta anche da Sua Beatitudine il Papa e Patriarca di Alessandria e di tutta l'Africa Teodoro II, Sua Beatitudine il Patriarca della Grande Antiochia e di tutto l'Oriente, Giovanni X, Sua Beatitudine il Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e tutta la Palestina Teofilo III, Sua Santità il Papa di Alessandria e Patriarca della Trono di San Marco in tutta l'Africa e del Medio East Tavadros II, Sua Santità Patriarca di Antiochia e di tutto l'est Mar Ignatius Ephraim II.
 
DICHIARAZIONE CONGIUNTA
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
(Mt. 5:9)
 
In questo momento di crescente tensione internazionale, noi, spinti dal senso di responsabilità per i milioni di cristiani affidati da Dio alla nostra cura spirituale e per il benessere dell'intera famiglia umana, uniti dal comune destino presentiamo una dichiarazione congiunta
Le ostilità in corso in Medio Oriente, che hanno causato grandi sofferenze negli ultimi anni provocando la morte di molte migliaia di persone e costretto milioni a fuggire, ora minacciano di degenerare in un conflitto globale
Il nostro mondo è arrivato ad una linea pericolosa - un vero fallimento nelle relazioni internazionali e nella cooperazione realizzata a vantaggio dell'intera famiglia umana.
Evidentemente gli orrori delle guerre mondiali del secolo scorso non possono essere nemmeno messe in confronto con quanto disastrose possano essere oggi le conseguenze di una guerra mondiale.
Di fronte a questa terribile minaccia ci rivolgiamo a tutti i leader del mondo con un invito a prendere coscienza delle proprie responsabilità di fronte ai loro popoli, all'umanità in generale e di fronte a Dio.
Ci rivolgiamo anche ai paesi membri delle Nazioni Unite ed in particolare ai paesi membri del Consiglio di Sicurezza, con l’invito a ricordare il loro dovere verso la famiglia dei popoli ed in nome di Dio li esortiamo a superare le differenze e lavorare insieme per la pace in tutto il mondo.
Insieme esortiamo i leader politici ad evitare un'ulteriore escalation delle tensioni, evitare il confronto e intraprendere la via del dialogo.
17 aprile 2018  16:45
 
 
 
 
 



 

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio

(Mt. 5:9)

In questo momento di crescente tensione internazionale, noi, spinti dal senso di responsabilità per i milioni di cristiani affidati da Dio alla nostra cura spirituale e per il benessere dell'intera famiglia umana, uniti dal comune destino presentiamo una dichiarazione congiunta

Le ostilità in corso in Medio Oriente, che hanno causato grandi sofferenze negli ultimi anni provocando la morte di molte migliaia di persone e costretto milioni a fuggire, ora minacciano di degenerare in un conflitto globale

Il nostro mondo è arrivato ad una linea pericolosa - un vero fallimento nelle relazioni internazionali e nella cooperazione realizzata a vantaggio dell'intera famiglia umana.

Evidentemente gli orrori delle guerre mondiali del secolo scorso non possono essere nemmeno messe in confronto con quanto disastrose possano essere oggi le conseguenze di una guerra mondiale.

Di fronte a questa terribile minaccia ci rivolgiamo a tutti i leader del mondo con un invito a prendere coscienza delle proprie responsabilità di fronte ai loro popoli, all'umanità in generale e di fronte a Dio.

Ci rivolgiamo anche ai paesi membri delle Nazioni Unite ed in particolare ai paesi membri del Consiglio di Sicurezza, con l’invito a ricordare il loro dovere verso la famiglia dei popoli ed in nome di Dio li esortiamo a superare le differenze e lavorare insieme per la pace in tutto il mondo.

Insieme esortiamo i leader politici ad evitare un'ulteriore escalation delle tensioni, evitare il confronto e intraprendere la via del dialogo.

17 aprile 2018  16:45

 


 

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