Di seguito è riportato il testo dell'Appello per la Pace concordato
il 14 aprile 2018 nel corso di una telefonata fra Papa Francesco ed il
Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill.
La dichiarazione è stata sostenuta anche da Sua Beatitudine
il Papa e Patriarca di Alessandria e di tutta l'Africa Teodoro II, Sua
Beatitudine il Patriarca della Grande Antiochia e di tutto l'Oriente, Giovanni
X, Sua Beatitudine il Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e tutta la
Palestina Teofilo III, Sua Santità il Papa di Alessandria e Patriarca della
Trono di San Marco in tutta l'Africa e del Medio East Tavadros II, Sua Santità
Patriarca di Antiochia e di tutto l'est Mar Ignatius Ephraim II.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di
Dio
(Mt. 5:9)
In questo momento di crescente tensione internazionale, noi,
spinti dal senso di responsabilità per i milioni di cristiani affidati da Dio
alla nostra cura spirituale e per il benessere dell'intera famiglia umana,
uniti dal comune destino presentiamo una dichiarazione congiunta
Le ostilità in corso in Medio Oriente, che hanno causato
grandi sofferenze negli ultimi anni provocando la morte di molte migliaia di
persone e costretto milioni a fuggire, ora minacciano di degenerare in un
conflitto globale
Il nostro mondo è arrivato ad una linea pericolosa - un vero
fallimento nelle relazioni internazionali e nella cooperazione realizzata a
vantaggio dell'intera famiglia umana.
Evidentemente gli orrori delle guerre mondiali del secolo scorso
non possono essere nemmeno messe in confronto con quanto disastrose possano
essere oggi le conseguenze di una guerra mondiale.
Di fronte a questa terribile minaccia ci rivolgiamo a tutti i
leader del mondo con un invito a prendere coscienza delle proprie
responsabilità di fronte ai loro popoli, all'umanità in generale e di fronte a
Dio.
Ci rivolgiamo anche ai paesi membri delle Nazioni Unite ed in
particolare ai paesi membri del Consiglio di Sicurezza, con l’invito a ricordare
il loro dovere verso la famiglia dei popoli ed in nome di Dio li esortiamo a
superare le differenze e lavorare insieme per la pace in tutto il mondo.
Insieme esortiamo i leader politici ad evitare un'ulteriore
escalation delle tensioni, evitare il confronto e intraprendere la via del
dialogo.
17 aprile 2018 16:45
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di
Dio
(Mt. 5:9)
In questo momento di crescente tensione internazionale, noi,
spinti dal senso di responsabilità per i milioni di cristiani affidati da Dio
alla nostra cura spirituale e per il benessere dell'intera famiglia umana,
uniti dal comune destino presentiamo una dichiarazione congiunta
Le ostilità in corso in Medio Oriente, che hanno causato
grandi sofferenze negli ultimi anni provocando la morte di molte migliaia di
persone e costretto milioni a fuggire, ora minacciano di degenerare in un
conflitto globale
Il nostro mondo è arrivato ad una linea pericolosa - un vero
fallimento nelle relazioni internazionali e nella cooperazione realizzata a
vantaggio dell'intera famiglia umana.
Evidentemente gli orrori delle guerre mondiali del secolo scorso
non possono essere nemmeno messe in confronto con quanto disastrose possano
essere oggi le conseguenze di una guerra mondiale.
Di fronte a questa terribile minaccia ci rivolgiamo a tutti i
leader del mondo con un invito a prendere coscienza delle proprie
responsabilità di fronte ai loro popoli, all'umanità in generale e di fronte a
Dio.
Ci rivolgiamo anche ai paesi membri delle Nazioni Unite ed in
particolare ai paesi membri del Consiglio di Sicurezza, con l’invito a ricordare
il loro dovere verso la famiglia dei popoli ed in nome di Dio li esortiamo a
superare le differenze e lavorare insieme per la pace in tutto il mondo.
Insieme esortiamo i leader politici ad evitare un'ulteriore
escalation delle tensioni, evitare il confronto e intraprendere la via del
dialogo.
17 aprile 2018 16:45
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