Sua santità
il Patriarca Kirill ha discusso al telefono con Papa Francesco e i Primati delle
Chiese Ortodosse la situazione in Siria
«Oggi ho avuto una conversazione con
Papa Francesco e con tutti i Patriarchi ortodossi del Medio Oriente - con il
Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, con il Patriarca di Alessandria
Teodoro, con Giovanni di Antiochia e Teofilo di Gerusalemme. Abbiamo parlato,
naturalmente, di Siria», - ha detto sua Santità il Patriarca di Mosca e di
tutta la Rus' Kirill incontrando i rappresentanti dei media il 14 aprile 2018
presso la residenza Patriarcale di Peredelkino.
Ai colloqui che si sono svolti su
iniziativa del Primate della Chiesa Ortodossa Russa, ha partecipato il
presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del
Patriarcato di Mosca, i Metropolita Hilarion di Volokolamsk.
«Abbiamo intrapreso questa
iniziativa, rendendoci conto che i cristiani non possono rimanere fuori da
tutto ciò che sta accadendo oggi in Siria. La Siria, il Medio Oriente è il
luogo dove è sorto il cristianesimo e quei terribili conflitti che oggi
tormentano a terra siriana non possono non creare pericoli anche alla presenza
cristiana. E’ evidente inoltre che le persone soffrono. Ed il messaggio della
Chiesa al mondo è sempre legato alla proclamazione della pace e la giustizia tra
le genti. Ecco, il silenzio è impossibile quando si verifica ciò che oggi sta
accadendo in Siria», - ha detto sua Santità il Patriarca Kirill.
14 aprile alle 4 ore al mattino circa
gli Stati Uniti, la Francia ed il Regno Unito hanno portato un attacco missilistico
alla Siria.
«Sono soddisfatto dei colloqui -
ognuno degli interlocutori, con piena consapevolezza ha affrontato le mie
preoccupazioni - ha continuato sua Santità. - C'è il desiderio di continuare in
ulteriori consultazioni al fine di cercare in qualche modo di influenzare la
situazione».
Secondo Sua Santità la Chiesa è una
forza di pace. «Stiamo parlando di questo in relazione alla situazione interna,
quando prendiamo in esame alcuni conflitti interni. Ma ne stiamo parlando anche
in relazione alla vita privata delle persone, quando si tratta di dover
conciliare le stesse. Ma è a livello globale che la Chiesa deve svolgere tale
ruolo», - ha detto sua Santità il Patriarca.
«Abbiamo parlato del fatto che anche i
cristiani devono influenzare la situazione affinché cessi la violenza, affinchè
cessi la guerra, affinché più non ci siano quelle terribili vittime a cui oggi
si assiste. E’ stato un dialogo di pace chiaramente
espresso» - ha detto il Primate della Chiesa russa.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha
anche osservato come la Chiesa non abbia obiettivi politici: «È al di là di
qualsiasi contesto politico e di lotta politica, e questo ci dà l'opportunità
di parlare con tutti, il che in una situazione di conflitto è un grosso
problema».
Il responsabile del Servizio Stampa
del Patriarcato di Mosca e di tutta la Russia, il sacerdote Aleksandr Volkov,
rispondendo alle domande dei giornalisti circa i colloqui telefonici, ha detto
che la discussione della Chiesa russa ortodossa con Papa Francesco «si è svolta
in un buon clima di comprensione reciproca». E' iniziato con i reciproci auguri per la Pasqua e proseguito nel contesto dei problemi siriani e delle minacce che ora sta affrontando l'intera comunità mondiale. Il Papa ed il Patriarca hanno concordato di continuare il dialogo costruttivo» ha detto il sacerdote.
Lo stesso giorno, a nome di Sua
Santità il Patriarca Kirill, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, Presidente
del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa, ha
discusso lo stesso argomento con il Patriarca della Chiesa copta Tavadros II e
con il capo della Chiesa siro-jakovita, il patriarca Ignazio Efraim II.
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