La versione ascoltata del Joint
Investigative Team (JIT) nel corso della conferenza stampa del 24 maggio sul
fatto che un missile del complesso «Buk», con il quale è stato effettuato il
lancio di un missile antiaereo, sia arrivato in Ucraina dalla Russia e sia
stato appartenuto alla 53ma Brigata aerea delle Forze armate della Federazione
Russa di stanza a Kursk, suscita in noi dispiacere. Palesemente c'è un
paradigma di accuse infondate con lo scopo di screditare il nostro paese agli
occhi della comunità internazionale. Nessuna prova, ovviamente, è stata
presentata se non si considera il pittoresco video, fabbricato sulla base di
dati fabbricati dai blogger dell’agenzia «Bellingcat», che in precedenza erano
già stati presi a falsificare i fatti a sostegno dell'ipotesi del coinvolgimento
della Russia nell’abbattimento dell'aereo di linea.
E’ sconcertante e che il Joint
Investigative Team abbia avanzato questa versione dei fatti nel momento in cui in
Russia non è stato ancora completato lo studio delle richieste della procura
dei Paesi Bassi di assistenza legale.
Segnaliamo come nei materiali
mostrati nella conferenza stampa sia stata ignorata una notevole quantità di
informazioni fornite dalla Russia al Joint Investigative Team. Non una parola è
stata detta sul nostro aiuto fornito alle indagini. Gli autori della presentazione
si sono dimenticati di dire che abbiamo ospitato a Mosca esperti ed
investigatori della Procura olandese, declassificato e consegnato loro i dati tecnici
e di progettazione dei sistemi di missili «Buk», fornito i risultati su vasta
scala dell'esperimento eseguito dal produttore di questo tipo di missili «Stabilimento
VKO «Almaz-Antej».
La Federazione russa ha anche
fornito all'Olanda i dati radar originali e non lavorati della sorveglianza
dello spazio aereo al momento della tragedia. Questa è un’informazione estremamente
importante ed esaustiva, dal carattere assolutamente oggettivo che non può
essere falsificata o alterata. Ma anche questo non ha influito sulla linea delle
indagini. Fabbricata sulla base di registrazioni radar le conclusioni di
esperti sconosciuti raccolti dal Gruppo, non si posso che definire altrimenti,
come assolutamente inconsistenti.
In queste circostanze sorge
legittima la domanda per quanto riguarda il vero movente delle conclusioni del Joint
Investigative Team di divulgare questa conclusione provvisoria.
Tutto ciò conferma solo le nostre precedenti preoccupazioni
espresse circa il pregiudizio e l'unilateralità delle indagini in corso.
Ciononostante continueremo a fornire assistenza affinché
venga accertata la verità sulla tragedia del volo MH17 ed i veri colpevoli
dell'incidente abbiano la giusta punizione
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