LA RUSSOFOBIA E IL SUICIDIO DELL’UNIONE EUROPEA
Augusto Zamora R.
Il caso dell'ex spia Skripal’, presumibilmente avvelenato da
un gas tossico da spie russe, è servito come una catapulta per una nuova ondata
di isteria antirussa. La massiccia espulsione di agenti diplomatici russi da
parte di un certo numero di paesi (a capo di questi gli USA con 60) ha gettato
benzina sul fuoco di una situazione che stride su tutti e quattro i lati e che
può condurre - e sicuramente porterà seguendo questo corso - ad un confronto più aperto e difficile in cui
l'Unione europea può perdere più della Russia.
Le relazioni della vecchia Europa con quella nuova che è
sorta a est, nelle vaste pianure russo-ucraine (popoli che sono stati e sono
tutt'uno, anche se dalla vecchia Europa cercano di dividerli) non sono mai
stati facili. Gli slavi inscenarono le ultime grandi migrazioni di popoli
dell'est, stabilendosi nei domini dell'impero bizantino ed altri tra Bisanzio ed
il Volga. La Russia, come tale, irrompe come grande potenza europea nel secolo
XVIII secolo a seguito della Grande Guerra del Nord dopo aver sconfitto gli invasori
svedesi di Carlo II, a Poltava nel 1709. Questa sconfitta concluse l'egemonia della
Svezia nel Baltico e nel nord Europa, spazio che venne occupato dalla Russia di
Pietro il Grande. Carlo II iniziò il periodo delle invasioni straniere della
Russia, tutte con lo stesso obiettivo. La Grande Armata di Napoleone fu sepolta
in Russia nel 1812 e quella sepoltura significò la fine di Napoleone. Hitler,
psicopatico e ignorante della storia, ha ripetuto l'avventurismo di Carlo II e
di Napoleone e l'invasione dell'Unione Sovietica è stata la fine del delirio
nazista dei Mille anni del Reich. Proprio come era successo al potente esercito
svedese ed al vasto esercito di Napoleone, la Germania perse in URSS il 70%
delle sue truppe e degli armamenti che determinò la sua sconfitta totale e la
cattura di Berlino e mezza Europa per i soldati eroici dell'Armata Rossa.
I tre episodi ricordati sottolineano due fatti. Il primo, che
fino ad oggi, la Russia è stata invincibile nelle guerre sul suo territorio. Il
secondo, e non meno importante, che la Russia non ha mai invaso alcun paese
europeo.
È stata invasa e per ben tre volte, tre. Scusate, quattro,
contando la guerra di Crimea (1853-1856), quando la penisola russa fu attaccata
dalle forze combinate di Gran Bretagna, Francia e Regno di Sardegna, quando fu sconfitta
– sua unica sconfitta dalle sue pessime linee di comunicazione tra la Crimea e
Mosca che rendeva impossibile la fornitura e il flusso di truppe, viveri e
armi. Ho detto quattro invasioni straniere? Vado a memoria. Ce ne sono quattro.
Tra il 1918 e il 1920, dopo il trionfo della rivoluzione bolscevica, le forze
statunitensi, francesi, inglesi e giapponesi invasero il nascente stato
rivoluzionario. 100.000 soldati giapponesi occuparono l'Estremo Oriente russo.
Le truppe anglo-francesi presero Sebastopoli e Odessa e penetrarono in Ucraina;
uno squadrone inglese occupava il Baltico e Tallinn. Le truppe americane
catturano Murmansk. Altre forze sbarcarono nel Caucaso e nell'Asia centrale,
compreso un esercito ceco. Nel 1919 la Polonia invase la Russia. Una situazione
simile a quella della Francia rivoluzionaria tra il 1792 e il 1802. Con lo
stesso risultato. L'Armata Rossa contrattaccò e, nel 1921, le truppe straniere
furono costrette a lasciare il territorio russo.
Ripetiamolo: la Russia non ha mai invaso l'Europa. L'Europa
l'ha invasa.
Stiamo andando sulla stessa strada? Dopo il suicidio
dell'URSS, la NATO non ha smesso di avanzare verso i confini russi. Non ha mai smesso
di accumulare truppe, armamenti e sistemi missilistici, al punto che la Russia
ha avvertito che i missili della NATO, oggi, sono a pochi minuti da Mosca.
Negli anni '90 la Russia dell'alcolista Boris El’cin si arrese all'Occidente e
persino i suoi consiglieri economici provenivano dagli Stati Uniti. L'Occidente
non ha perso l'occasione e ha distrutto il più possibile l'economia della
Russia. Nel 1998, la Russia fu espropriata del suo paese e l'Occidente applaudì
E’lcin, celebrato e applaudito perché fece ciò che l'Occidente voleva. Anche
quando, a Washington, è stato trovato per strada in mutande o quando si addormentava
in momenti ufficiali con la faccia rossa di alcol in eccesso. El’cin era
perfetto per l'Occidente ed in quel periodo, mai e poi mai, ci furono grandi
frizioni o disaccordi con la Russia. Come si potevano avere ? El’cin aveva
distrutto l'Unione Sovietica e distrutto la Russia e, si deve pensare, era
quello che l'Occidente voleva: che la Russia fosse distrutta e scomparisse come
potere per sempre.
Allora El’cin, malato terminale per il suo alcolismo, consegnò
il potere al capo del Servizio di sicurezza federale (successore del KGB),
Vladimir Putin e la storia cambiò, come è noto. Putin si è applicato a fondo
per ricostruire la Russia ed il potere della Russia, con un tale successo che
ha colto di sorpresa l'Occidente che era convinto che la Russia fosse morta. È
successo l'opposto. Putin rimise in piedi le Forze Armate, l'economia, la
società, ripristinò la dignità in un paese che l’aveva persa. La guerra con la
Georgia, nel 2008, è stata la campana d'allarme. Il colpo di stato in Ucraina -
il fatale errore di calcolo della NATO - nel 2014 ha innescato la crisi ucraina
e il recupero della Crimea (mi scusino le persone che si arrabbieranno ma
quella penisola è stata russa sin dal XVIII secolo) e l’esplosione del Donbass.
L'arroganza atlantica ha portato a credere che la Russia si sarebbe rassegnata
alla NATO che ingoiava l'Ucraina e in seguito si è resa conto dell'errore.
Sono arrivate le sanzioni economiche. Un altro errore A
prescindere dal fatto che l'esperienza ha dimostrato ancora una volta che le
sanzioni servono poco, nel caso della Russia, è stato il grimaldello di una
rivoluzione tecnico-scientifica, agroindustriale e delle alleanze politiche che
hanno rafforzato la Russia e indebolito i suoi avversari. Prima delle sanzioni,
la Russia importava enormi quantità di cibo, prodotti fabbricati, tecnologia e
molto altro dalla UE. Pagava con il gas e quindi avrebbe continuato così senza
sanzioni. Una relazione vantaggiosa per la UE e dannosa per la Russia, in
quanto era un classico modello neocoloniale di relazione centro-periferia, di
importazioni di manufatti in cambio di materie prime. Le sanzioni hanno fatto
sì che la Russia vedesse il danno di quella relazione iniqua, cercasse le soluzioni
e le ha trovate. È stato avviato un piano di investimenti multimiliardario per
ridurre i livelli di dipendenza in alcuni casi al minimo, in altri a zero. Un
nuovo e vigoroso processo di industrializzazione, per mettere la Russia
all'avanguardia.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La Russia finirà
di sostituire, nel 2018, tutti i prodotti importati per gli armamenti, i
trasporti e gli aerei strategici, raggiungendo così un'autonomia totale. Su
questa linea, nel 2020 si concluderà la sostituzione dei componenti importati dalla
UE e dalla NATO per il settore della difesa. Il programma di diversificazione
approvato dal governo russo dedica miliardi di investimenti ai settori
dell'energia, delle apparecchiature mediche, dell'elettronica, delle
telecomunicazioni e della tecnologia dell'informazione, tra l'altro, con
l'obiettivo di promuovere le aziende nazionali nella produzione di questi
componenti ed attrezzature coprendo la domanda interna dei russi. Lo sforzo
nazionale serve ad ottimizzare le risorse del paese, perché la Russia ha
aziende con sufficiente capacità tecnico-scientifica per produrre una vasta
gamma di prodotti high-tech. Non dimenticare che l'URSS prima e la Russia oggi erano
ed è la più grande potenza spaziale del mondo.
Un altro campo beneficiato dagli investimenti statali è stato
quello dell'agroindustria. Nel 2017, la Russia ha raggiunto la cifra record di
135 milioni di tonnellate di grano raccolto, diventando il principale
esportatore di grano al mondo, superando gli Stati Uniti. Un fatto più
rilevante se si considera che la Russia solo quindici anni fa importava
cereali. Ma loro vogliono di più. Vogliono detronizzare, prima del 2025, la UE
come il più grande produttore di cereali del pianeta. Il paese è anche riuscito
a sostituire le importazioni di carne di maiale e pollo, moltiplicare la
produzione di barbabietola da zucchero e triplicare la produzione di verdure.
In breve, le sanzioni economiche sono state un incentivo per la Russia e hanno
punito le imprese europee. Dal 2014, il paese è stato immerso in un'autentica
rivoluzione produttiva in settori che spaziano dall'aeronautica e lo spazio
all'agroindustriale e all'automotive. Inoltre, le sanzioni hanno permesso alla
Russia di assegnare paesi con i quali ha interessi strategici, come Iran,
Turchia, Egitto e India, quote di prodotti precedentemente concesse ai paesi
dell'UE.
Circondato dall'Europa atlantica, la Russia si è sempre più
rivolta alla Cina e all'Asia in generale, un altro favore per la Russia, dal
momento che il cuore dell'economia mondiale oggi è saldamente radicato in Asia.
L'alleanza con la Cina - più solida di una montagna secondo i funzionari cinesi
- ha portato enormi profitti alla Russia. La Cina è un mercato russo di gas e
petrolio insaziabile, il primo acquirente di armamenti ed ora un acquirente
netto di cereali. Entrambi i paesi hanno deciso di unire la ОАК russa e la
Comac (Commercial Aircraft Corporation of China) cinese per creare un consorzio
aeronautico in grado di competere con Airbus e Boeing. Il primo modello, il
C929, è in prova dal 2017 e entrerà in servizio nel 2025. Il C929 sarà
concorrente diretto dell'A350 e dell'A330, così come del B-797. I primi aerei porteranno
motori occidentali. Poi la Russia produrrà propri motori aeronautici, grazie alle
sanzioni. E anche se non esiste un accordo formale di tipo NATO, la
cooperazione politica e militare tra Russia e Cina ha raggiunto livelli senza
precedenti, che entrambi i paesi desiderano estendere.
La NATO si sforza di circondare la Russia e gli Stati Uniti
costruiscono stazioni del suo scudo missilistico in Polonia, Bulgaria e Spagna.
La Russia sviluppa armi ipersoniche in grado di aggirare qualsiasi scudo e proteggere
aree strategiche del paese con sofisticati sistemi anti-missile. È la solita
dinamica del cacciatore e della preda. Anche le armi nucleari vengono
modernizzate mentre gli Stati Uniti, che ipotizzano guerre nucleari limitate o
attacchi nucleari contro la Russia e la Cina, distribuisce le sue bombe
atomiche in tutta Europa. La Russia si sviluppa da sola e costruisce missili
come il Sarmat con la capacità di far evaporare un paese come l'Olanda.
Cosa vuole l'Europa dalla Russia? La guerra? Le sanzioni hanno
avuto un effetto contrario a quello cercato. L'assedio della Russia ha
provocato una feroce alleanza russo-cinese, che ha reso i due paesi più
potenti. L'Europa ha urgente bisogno del gas russo o rimane congelata perché i
giacimenti del Mare del Nord sono esauriti, i nordafricani sono insufficienti e
l'americano costa il 30% in più. La Russia, contrariamente a quanto si può
credere ha bisogno ogni giorno di meno dell’Europa a causa dell'enorme spinta
economica dell'Asia, che è e sarà il mercato più grande del mondo, con i suoi
4.000 milioni di abitanti.
Putin ha detto che la Russia si sta muovendo verso il
successo ed è vero. L'economia russa è tornata a crescere, le sue riserve auree
superano quelle della Cina e riduce le riserve in euro e le obbligazioni del
Tesoro USA per continuare ad acquistare più oro. Il petrolio è rafforzato di 60
dollari al barile, il doppio rispetto a due anni fa, ossigenando un'economia in
ebollizione. La Russia, inoltre, per coloro che non lo volevano sapere, è
l'unico continente al mondo con 17 milioni di chilometri quadrati contro i 10
milioni dell’Europa. La sua geografia, dal Mare di Barents alle Kurili, è un
potere in sé, che lo rende militarmente impossibile da superare ed
economicamente impossibile da rompere. Il potere militare russo è
incontestabile, le sue 7.000 testate nucleari schierate lo rendono
indiscutibile e la sua alleanza con la Cina rende la Russia un avversario
formidabile.
Allora, cosa intende fare l'Unione europea? Dove ci conduce
la NATO? Stanno chiedendo una Schengen militare che permetta di trasferire
tutti i tipi di armi, equipaggiamenti e truppe atlantiche contro la Russia?
Perché gli USA stanno per dispiegare centinaia di armi nucleari tattiche in
Germania e in altri paesi? Perché hanno accumulato armi pesanti in Polonia da
anni e vicino di Kaliningrad? Stainnopreparando una guerra
nucleare/convenzionale contro la Russia? Un nuovo Blitzkrieg? Hanno dimenticato
il destino di Carlo II, Napoleone e Hitler? Di Hiroshima e Nagasaki? E la
sinistra è silenziosa, paralitica o o è diventata Atlantica? C'è ancora
qualcosa che può essere chiamato sinistra? C'è qualcuno che capisce che la
questione catalana è una patetica farsa e la NATO una minaccia per la
sopravvivenza dell'Europa e della pace mondiale? Pronto ?
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