MINISTERO DEGLI ESTERI: LA
RUSSIA ANNULLA SISTEMATICAMENTE IL MONOPOLIO DELL’INFORMAZIONE DELL’OCCIDENTE
NELLE SEDI INTERNAZIONALI
Il portavoce del Dipartimento
informazione e ufficio stampa ha sottolineato che questa attività è in corso e
al Consiglio d'Europa e all'UNESCO, come nel Consiglio per i diritti umani
delle Nazioni Unite
"La geografia distorta è
nota a Desir [il rappresentante dell'OSCE per la libertà dei media] - ha
sottolineato il diplomatico. – Proprio il sistema di lavoro da parte russa
attraverso la nostra rappresentanza a Vienna ha portato al fatto che
ultimamente questo geografico distorta comincia a raddrizzarsi. Sia per quanto
riguarda la situazione in Ucraina, sia la reazione di Desir sulla violazione verso
i diritti dei media russi nel Regno Unito ed in Francia". "Risposta è
iniziata anche se il lavoro deve continuare" ha detto.
Secondo Bujakevich questo
lavoro è in corso sia al Consiglio d'Europa, all'UNESCO e nel Consiglio per i
diritti umani delle Nazioni Unite. "Lavorare lì è difficile, perché
l'Occidente da tempo ha in realtà il monopolio dell'informazione in queste
organizzazioni. Ora abbiamo sistematicamente distrutto questo monopolio" -
ha sottolineato.
Egli ha anche notato come la
parte russa abbia più volte sollecitato i partner occidentali a visitare la
Crimea e "verificare personalmente la situazione con i media".
"Ci lavora "l'Associazione dei giornalisti della Crimea",
l'Unione dei giornalisti a Sebastopoli”, ha detto. – “Quelle persone che ora ci
lavorano hanno lavorato anche quando erano Ucraina, non sono state sostituite
né i responsabili né la composizione delle associazioni". Ma, secondo il
diplomatico, i rappresentanti dei paesi occidentali "preferiscono
ascoltare le relazioni sulla presunta terribile situazione dei diritti umani in
Crimea dalle ONG [organizzazioni non governative], che si trovano a Londra e
Parigi".
“Comunque proseguiamo il
lavoro ed abbiamo intenzione di organizzare una grande conferenza
internazionale in Russia al fine di intercettare l’agenda delle informazioni dell’Occidente
su questo conto ed avvicinare i crimeani agli occidentali sul nostro territorio”.
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