lunedì 3 settembre 2018

LA RUSSIA ESIGE DAGLI STATI UNITI LA CESSAZIONE DELL’INGIUSTIFICATA PERSECUZIONE DELLA BUTINA


LA RUSSIA ESIGE DAGLI STATI UNITI LA CESSAZIONE DELL’INGIUSTIFICATA PERSECUZIONE DELLA BUTINA

VIENNA, 31 agostoRIA Novosti. Mosca esige dalle autorità degli Stati Uniti l’interruzione delle infondate accuse per le quali è stata arrestata la cittadina russa Maria Butina e di assicurare il suo immediato ritorno in Russia, ha affermato venerdì il Rappresentante permanente della Federazione Russa presso l'OSCE Aleksandr Lukashevich.

In un suo twitter Lukashevih ha sottolineato come negli Stati Uniti la Butina sia trattata come un pericoloso criminale e che si stia esercitando sulla cittadina russa una crudele pressione psicologica unita a delle condizioni della sua detenzione in carcere che confinano con la tortura, "la cui applicazione, da tempo, è diventata una pratica diffusa fra le forze della sicurezza degli Stati Uniti".

"Esigiamo che il governo degli Stati Uniti fornisca immediatamente a Maria Butina la necessaria completa assistenza medica, cessi le sue infondate accuse e garantisca un suo rapido ritorno in patria", - viene detto nella dichiarazione.

La Butina è stata arrestata negli Stati Uniti nel luglio scorso e rischia fino a 15 anni di carcere. E’ accusata di cospirazione in attività di agente di un governo straniero senza la registrazione del ministero della giustizia degli USA, ma anche di essere direttamente un agente straniero. La Butina ha professato in tribunale la propria innocenza. Il giudice ha deciso l’arresto della donna. La prossima udienza per il suo caso si terrà il prossimo 10 settembre. Fino al 17 agosto la Butina era detenuta nel carcere di Washington, per essere poi trasferita nel carcere di Aleksandria (dintorni della capitale).

Nelle scorse settimane diplomatici russi avevano urgentemente visitato la Butina nella nuova prigione dove è tenuta in isolamento in una cella singola. Come ha dichiarato l'Ambasciata, "dopo mesi di detenzione nel carcere di Washington, la cittadina russa senza alcun preavviso venerdì sera è stata trasferita nel carcere di Aleksandria dove le sono stati sequestrati tutti i suoi effetti personali fra cui libri, asciugamani, scarpe da ginnastica e prodotti per l'igiene personale". Oltre a ciò "il soggiorno nel carcere della capitale è terminato con una umiliante ispezione personale e completamente spogliata". La Missione diplomatica ha osservato con indignazione che "Maria è stata trasportata in catene e nessuno si è preoccupato di spiegarle cosa stava accadendo ne dove la stavano portando".








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