KIEV, 5 ottobre – RIA Novosti. Il ministro degli esteri
ucraino Pavlo Klimkin ritiene che la doppia cittadinanza con la Russia debba
essere punita.
Il
responsabile del ministero degli Esteri ha sottolineato come sia
"categoricamente contrario" alla legalizzazione della doppia
cittadinanza. Secondo lui, nel paese è necessario introdurre una nuova legge
che consenta di regolarla. Prima di tutto, stiamo parlando dell’ottenimento di
un passaporto russo da parte degli ucraini.
"Tutti
i casi di ottenimento della cittadinanza russa dovrebbero essere esaminati di
conseguenza dai nostri servizi speciali", ha detto Klimkin sul canale
televisivo "UA: Charkov" venerdì.
Ha
detto di essere pronto a considerare la possibilità di introdurre la
responsabilità penale in caso di ottenimento della doppia cittadinanza da parte
della Russia. Il ministro afferma che qualsiasi viaggio in un paese vicino
"non può essere sicuro". Ha anche notato di non gradire la decisione
di alcuni ucraini di andare in Russia per guadagnarsi il pane.
In
precedenza, Klimkin aveva dichiarato che, dopo lo scandalo della distribuzione
dei passaporti ungheresi ai cittadini ucraini in Transcarpazia, c'è bisogno di
discutere la questione della doppia cittadinanza. È vietato ottenerla in
Ucraina, ma la Costituzione non indica quali sanzioni sono previste per questo.
Le
relazioni tra Mosca e Kiev si sono deteriorate sullo sfondo della situazione
nel Donbass. Le autorità ucraine hanno ripetutamente accusato la Russia di
interferire negli affari interni del paese. Kiev è intervenuta anche con altre
dichiarazioni "incriminanti", in particolare Mosca è stata accusata
del tentativo di "rapire la principessa Anna Jaroslavna” (NdT *). La Russia
nega le accuse ucraine e le definisce inaccettabili. Mosca ha ripetutamente
affermato che non è parte del conflitto interno ucraino ed è interessata a
vedere Kiev superare la crisi politica ed economica.
(*) Anna Jaroslavna o Anna di Kiev, seconda
moglie del re di Francia, Enrico I, regina consorte dal 1051 al 1060 e poi reggente,
per conto del figlio Filippo sino al 1061 circa. L’Ucraina con questa polemica
specula dipingendo la sua storia come “europea” e non legata secolarmente alla
Russia
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