venerdì 11 gennaio 2019

COME E' STATO SALVATO IL PICCOLO VANJA




UNA PROBABILITA' SU MILLE: COME E' STATO SALVATO IL PICCOLO VANJA


Vanja F, il bambino di 10 mesi la cui salute è oggetto di attenzioni da parte di tutta la Russia, è in via di guarigione. Il bambino respira e mangia dal biberon con appetito. Peter Grizenko, il tenente colonnello del Centro "Leader", il centro del Ministero delle Situazioni di Emergenza della Russia ha parlato delle condizioni del bambino salvato a Magnitogorsk. E' stato lui il soccorritore che ha estratto vivo Vanja dalle macerie.
E' giovane, ha solo 34 anni, ma ha già vissuto un numero altissimo di situazioni. Il tenente colonnello è estasiato dal carattere del bambino.
- "Si vede subito che Vanja sta crescendo forte: un vero eroe!" Petr  Grizenko   si tocca istintivamente la mano destra, ricordando la forte presa del bambino.
Ieri, assieme al capo medico della sua squadra di soccorso, Anatolij Chumichev ha fatto visita a Vanja in ospedale a Mosca. Ha parlato con la mamma del bambino, con i medici che lo stanno curando ed ha portato un regalo: un cane fatto a mano nella forma di un soccorritore del Ministero. Ma  Grizenko non si considera un eroe.
- "Questo è il nostro lavoro", dice il tenente colonnello senza falsa modestia. - "Quando succede qualcosa arriviamo e facciamo tutto quello che possiamo. Ci addestriamo continuamente a questo".
La mattina della vigilia del capodanno, il 31 dicembre 2018, è suonata per lui la campana di inizio turno: "Alle 5:30 è prevista la disponibilità del gruppo aerei: voliamo a Magnitogorsk".
- "Mia moglie, nonostante abbia sposato un soccorritore, non si abitua al fatto che lavoro al Ministero delle Situazioni di Emergenza" dice Petr  Grizenko. - "Viviamo assieme da molto tempo e le situazioni sono state molte - in Indonesia, ad esempio, quando abbiamo lavorato ad un incidente aereo c'erano problemi di comunicazione con casa e quindi non ha avuto mie notizie per diversi giorni - ma per lei ogni volta è come fosse la prima".
Richiami dalle ferie, operazioni di salvataggio - per la prima volta dopo molti anni, Grizenko voleva festeggiare il Capodanno non al suo posto di lavoro, ma nella regione di Mosca, con la famiglia e gli amici. Ma, a quanto pare, qualcuno lassù sapeva che al piccolo Vanja la sua presenza era necessaria.
- "Credo nei miracoli?" - il soccorritore ci pensa per un minuto. - "Sì. E in quale altro modo si può spiegare il fatto che tutto è andato così bene ? Abbiamo trovato il bambino vivo. E' volato dal quarto piano al piano terra, imprigionato tra lastre di cemento ghiacciate, ma il linoleum, i calzini, il pigiamino, la coperta - tutto l'ha protetto dal freddo. Coincidenze? Direi un miracolo. È un miracolo che il bambino con un freddo di meno 26 gradi abbia potuto resistere per quasi 35 ore".
L'ingresso dell'edificio squarciata dall'esplosione di gas non è crollato completamente. Quando i soccorritori sono arrivati sulla scena della tragedia, molti divani, armadietti, stufe, pezzi di parete dell'edificio erano appese, minacciavano la sicurezza delle persone che sotto stavano operando. I soccorritori hanno smantellato le conseguenze dell'incidente rafforzando nel contempo la struttura della casa per impedirne un ulteriore collasso. I soccorritori guardavano sotto le macerie, contavano le vittime e cercavano i sopravvissuti. Ma non è stata la moderna tecnologia che li ha aiutati a trovare Vanja.
"Dopo aver rimosso diverse lastre di cemento di grandi dimensioni, siamo tornati nuovamente ad ispezionare il blocco sottostante", afferma Petr Grizenko. - "Improvvisamente uno dei soccorritori, Andrej Valman, ha urlato di aver sentito una voce di bambino. Ho ascoltato ed immediatamente è venuto meno ogni dubbio: sono padre di tre figli e so perfettamente come piangono i bambini".
Da quel momento, ammette  Grizenko, nulla era più importante per i soccorritori della vita del bambino. La salvezza di Vanja - il risultato di tutto il lavoro della squadra.
È stato necessario agire rapidamente e con precisione. Secondo il tenente colonnello c'era una probabilità su mille ... Ma sono stati fortunati.
- "Ci saremo con tutto il distaccamento quando verrà dimesso dall'ospedale" - Petr Grizenko esprime questo desiderio. - "Gli regaleremo una macchinina giocattolo del Ministero e forse un giorno diventerà uno dei nostri!".


Chi è Grishenko

Nel 2006 Petr  Grizenko si è laureato con lode all'Accademia della Protezione Civile del Ministero delle Emergenze della Russia ed è entrato in servizio presso il Centro delle operazioni di soccorso "Leader" per i rischi speciali. Per servizio può essere inviato ad aiutare le persone che si trovano in difficoltà in qualsiasi parte del mondo.  Grizenko aveva già operato in molti gravi disastri come l'incidente alla centrale Sajano-Shushenskaja e lo schianto dell'aereo A321 in Egitto, le inondazioni in Serbia e altre situazioni drammatiche. Attualmente  Grizenko è responsabile del dipartimento di Soccorso immediato nelle zone di emergenza del Centro "Leader". Sotto le sua gestione si trovano tre dipartimenti: paracadutisti, soccorritori e sommozzatori. È sposato, ha tre figli, due maschi ed una bambina.



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