UNA PROBABILITA' SU MILLE: COME E' STATO SALVATO IL PICCOLO VANJA
Vanja F, il
bambino di 10 mesi la cui salute è oggetto di attenzioni da parte di tutta la
Russia, è in via di guarigione. Il bambino respira e mangia dal biberon con
appetito. Peter Grizenko, il tenente colonnello del Centro "Leader",
il centro del Ministero delle Situazioni di Emergenza della Russia ha parlato
delle condizioni del bambino salvato a Magnitogorsk. E' stato lui il
soccorritore che ha estratto vivo Vanja dalle macerie.
E' giovane, ha
solo 34 anni, ma ha già vissuto un numero altissimo di situazioni. Il tenente
colonnello è estasiato dal carattere del bambino.
- "Si vede
subito che Vanja sta crescendo forte: un vero eroe!" Petr
Grizenko si tocca istintivamente la mano destra, ricordando la
forte presa del bambino.
Ieri, assieme
al capo medico della sua squadra di soccorso, Anatolij Chumichev ha fatto
visita a Vanja in ospedale a Mosca. Ha parlato con la mamma del bambino, con i
medici che lo stanno curando ed ha portato un regalo: un cane fatto a mano
nella forma di un soccorritore del Ministero. Ma Grizenko non si
considera un eroe.
- "Questo
è il nostro lavoro", dice il tenente colonnello senza falsa modestia. -
"Quando succede qualcosa arriviamo e facciamo tutto quello che possiamo.
Ci addestriamo continuamente a questo".
La mattina
della vigilia del capodanno, il 31 dicembre 2018, è suonata per lui la campana
di inizio turno: "Alle 5:30 è prevista la disponibilità del gruppo aerei:
voliamo a Magnitogorsk".
- "Mia
moglie, nonostante abbia sposato un soccorritore, non si abitua al fatto che
lavoro al Ministero delle Situazioni di Emergenza" dice Petr
Grizenko. - "Viviamo assieme da molto tempo e le situazioni sono
state molte - in Indonesia, ad esempio, quando abbiamo lavorato ad un incidente
aereo c'erano problemi di comunicazione con casa e quindi non ha avuto mie
notizie per diversi giorni - ma per lei ogni volta è come fosse la prima".
Richiami dalle
ferie, operazioni di salvataggio - per la prima volta dopo molti anni, Grizenko voleva
festeggiare il Capodanno non al suo posto di lavoro, ma nella regione di Mosca,
con la famiglia e gli amici. Ma, a quanto pare, qualcuno lassù sapeva che al
piccolo Vanja la sua presenza era necessaria.
- "Credo
nei miracoli?" - il soccorritore ci pensa per un minuto. - "Sì. E in
quale altro modo si può spiegare il fatto che tutto è andato così bene ?
Abbiamo trovato il bambino vivo. E' volato dal quarto piano al piano terra,
imprigionato tra lastre di cemento ghiacciate, ma il linoleum, i calzini, il
pigiamino, la coperta - tutto l'ha protetto dal freddo. Coincidenze? Direi un
miracolo. È un miracolo che il bambino con un freddo di meno 26 gradi abbia
potuto resistere per quasi 35 ore".
L'ingresso
dell'edificio squarciata dall'esplosione di gas non è crollato completamente.
Quando i soccorritori sono arrivati sulla scena della tragedia, molti divani,
armadietti, stufe, pezzi di parete dell'edificio erano appese, minacciavano la
sicurezza delle persone che sotto stavano operando. I soccorritori hanno
smantellato le conseguenze dell'incidente rafforzando nel contempo la struttura
della casa per impedirne un ulteriore collasso. I soccorritori guardavano sotto
le macerie, contavano le vittime e cercavano i sopravvissuti. Ma non è stata la
moderna tecnologia che li ha aiutati a trovare Vanja.
"Dopo aver
rimosso diverse lastre di cemento di grandi dimensioni, siamo tornati
nuovamente ad ispezionare il blocco sottostante", afferma
Petr Grizenko. - "Improvvisamente uno dei soccorritori, Andrej
Valman, ha urlato di aver sentito una voce di bambino. Ho ascoltato ed
immediatamente è venuto meno ogni dubbio: sono padre di tre figli e so
perfettamente come piangono i bambini".
Da quel
momento, ammette Grizenko, nulla era più importante per i soccorritori
della vita del bambino. La salvezza di Vanja - il risultato di tutto il lavoro
della squadra.
È stato
necessario agire rapidamente e con precisione. Secondo il tenente colonnello
c'era una probabilità su mille ... Ma sono stati fortunati.
- "Ci
saremo con tutto il distaccamento quando verrà dimesso dall'ospedale" -
Petr Grizenko esprime questo desiderio. - "Gli regaleremo una
macchinina giocattolo del Ministero e forse un giorno diventerà uno dei
nostri!".
Chi è Grishenko
Nel 2006 Petr
Grizenko si è laureato con lode all'Accademia della Protezione Civile del
Ministero delle Emergenze della Russia ed è entrato in servizio presso il
Centro delle operazioni di soccorso "Leader" per i rischi speciali.
Per servizio può essere inviato ad aiutare le persone che si trovano in
difficoltà in qualsiasi parte del mondo. Grizenko aveva già operato
in molti gravi disastri come l'incidente alla centrale Sajano-Shushenskaja e lo
schianto dell'aereo A321 in Egitto, le inondazioni in Serbia e altre situazioni
drammatiche. Attualmente Grizenko è responsabile del dipartimento di
Soccorso immediato nelle zone di emergenza del Centro "Leader". Sotto
le sua gestione si trovano tre dipartimenti: paracadutisti, soccorritori e
sommozzatori. È sposato, ha tre figli, due maschi ed una bambina.
Per aiutare il bambino: https://www.aasib.org/bambini/emergenze-bambini/541-vanja-di-magnitogorsk.html
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