venerdì 7 giugno 2019

SULL'UCRAINA Consiglio permanente OSCE




Intervento del Rappresentante permanente della Federazione Russa presso l’OSCE A.K. Lukashenko alla riunione del Consiglio permanente OSCE sulla situazione in Ucraina e sulla necessità di dare attuazione agli Accordi di Minsk
Vienna, 6 giugno 2019

Egregio Signor Presidente,
In Ucraina orientale non ci sono ancora segni evidenti di miglioramento. Le promesse della nuova leadership dell'Ucraina di fermare le operazioni militari contro il proprio popolo non prendono vita. L'esercito ucraino, a quanto pare, non ha ricevuto ordini e istruzioni per un cessate il fuoco. I residenti del Donbass continuano a soffrire sotto i bombardamenti da parte delle forze armate dell'Ucraina. I rapporti della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in Ucraina negli ultimi giorni riportano notizie senza gioia. Nel villaggio Golubovka, regione di Luhansk, un bombardamento ha ferito un civile. Nel villaggio Veseloe garage adiacenti gli edifici residenziali sono stati danneggiati un bombardamento di una posizione anticarro "Konkurs" provenienti da occidente ha ferito un civile locale. A Sentjanovka un bombardamento ha danneggiato sei abitazioni vicili. Edifici residenziali sono stati bombardati a Gorlovka. Nel locale ospedale si trovano una donna anziana con ferite da schegge ed una ragazza sotto shock. Anche un edificio residenziale di Jasinovataya è stato danneggiato.
Secondo le informazioni dei media, il 3 giugno, i distretti della stazione di filtraggio di Donezk e la stazione di pompaggio di Vasilevskij sono stati bombardati dalle forze armate ucraine. L'autobus dei turnisti dell’azienda è stato preso di mira. Il 4 giugno una moschea a Donezk è stata bombardata mentre all'interno dell'edificio e nel cortile si trovavano un centinaio di fedeli che celebravano l’Uraza Bayram. L'edificio è stato danneggiato e una persona è rimasta ferita. I bombardamenti sono continuati anche quando i rappresentanti della Speciale Commissione di Monitoraggio sono arrivati sul posto dove hanno registrato nove esplosioni di calibro 82 mm nelle immediate vicinanze della moschea. Contiamo su una pronta indagine da parte della nostra missione speciale di monitoraggio.
A Donezk e Lugansk è stato calcolato il numero di bambini colpiti dal conflitto scatenato dalle autorità di Kiev. Durante le operazioni militari nel Donbass, 119 bambini sono morti e altri 310 sono stati feriti per responsabilità delle forze di sicurezza ucraine. Tale è il prezzo della mancanza di volontà politica a Kiev per risolvere la crisi interna ucraina e l'indifferenza a questa delle capitali occidentali. Pensate a questi numeri! Di nuovo sollecitiamo l'SMM a preparare un rapporto sulle vittime civili dall'inizio del conflitto.
Egregio Signor Presidente,
Ci aspettiamo che il ritorno di Leonid Kuchma come rappresentante dell'Ucraina nel gruppo di contatto di Minsk, così come l'ingresso di altri negoziatori ucraini, contribuirà a far decollare il processo di composizione. Notiamo come il dialogo stia proseguendo meglio. Nel corso della riunione del gruppo di contatto tenutasi ieri è stato raggiunto un accordo sulla preparazione di un nuovo accordo per il cessate il fuoco per essere firmato nella riunione del 19 giugno. Sono state condotte discussioni sostanziali sulla diminuzione delle forze e delle attrezzature a Stanica Luganskaja (prevista per il 10 giugno) e sulla riparazione del locale ponte, nonché sullo scambio di prigionieri ed il ripristino delle relazioni sociali ed economiche del Donbass con il resto dell'Ucraina. Questo è un movimento nella giusta direzione. Speriamo che non rimanga al livello delle dichiarazioni, ma seguano passi concreti che portino la pace nel Donbass.
Nel Gruppo di contatto si sono pretese misure urgenti, da parte delle parti, volte a rafforzare il regime di cessate il fuoco, completare il ritiro delle forze e delle attrezzature belliche in tre siti pilota dapprima e, successivamente, lungo l'intera linea di contatto, il ritiro delle armi pesanti. È necessario realizzare progressi concreti sugli aspetti politici della composizione del conflitto, prima di tutto la sottoscrizione di un accordo sulla "Formula Steinmeier", l’attuazione dell’amnistia e lo scambio dei prigionieri sul principio del "tutti per tutti".
Salutiamo l'inizio del lavoro del nuovo responsabile della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in Ucraina (SMM), l’Ambasciatore Y.H. Çevik. Speriamo che continui gli sforzi del suo predecessore, l'Ambasciatore E. Apakan, per ridurre le tensioni nel Donbass. La garanzia dell'efficacia della SMM sarà il monitoraggio equilibrato su entrambi i lati della linea di contatto, una chiara determinazione dei responsabili dello scatenamento degli attacchi e della distruzione di obiettivi civili. È anche importante monitorare le conseguenze del persistente blocco socio-economico del Donbass. La missione non dovrebbe trascurare la situazione nel resto dell'Ucraina. Tutti i casi di violazione dei diritti umani, inclusi i diritti delle minoranze nazionali, la persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina, il dilagante nazionalismo aggressivo e il neo-nazismo, il blocco della libertà dei media e la repressione nei confronti dei giornalisti, richiedono un attento monitoraggio. Quest'ultimo aspetto rileva particolare importanza nel contesto della Giornata dei giornalisti in Ucraina, che cade oggi, 6 giugno.
Gli eventi degli ultimi giorni hanno dimostrato che i neonazisti si sentono ancora liberi in Ucraina. Il 2 giugno, un altro atto di dileggio è stato commesso a Kharkov contro la memoria storica della vittoria del popolo sovietico sul nazismo e sulla liberazione dell'Ucraina – contro il quale i poliziotti non hanno mosso un dito -, i nazionalisti hanno distrutto il monumento all'eccezionale comandante sovietico Georgij Zhukov. Su questo sfondo, in questi giorni ad Ivano-Frankovsk è stato posato un monumento a Roman Shukhevich, leader dell’Esercito insurrezionale ucraino (UPA), che si è macchiato di atrocità contro i civili e di collaborazionismo con i nazisti. Una protesta a riguardo è già stata avanzata dalla Polonia e da Israele. Si scopre che, nonostante il cambio di potere, la politica di riscrittura della storia ed il percorso verso la glorificazione dei criminali nazisti continuano. Speriamo che la nuova leadership dell'Ucraina concretizzerà la credibilità ricevuta dagli elettori e cesserà il pericoloso flirt con nazionalisti e radicali.
La base senza alternative per raggiungere una pace a lungo termine in Ucraina rimane il "Set di Misure" di Minsk, approvato dalla risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nonché gli accordi concordati nel quadro del gruppo di contatto e del "Formato Normandia". Si tratta della piena attuazione di tutte queste disposizioni del dialogo diretto tra Kiev, Donezk e Lugansk. Esortiamo i partner internazionali a sintonizzare la leadership ucraina esattamente su questa strada.
Vi ringrazio dell’attenzione



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