Intervento del Rappresentante
permanente della Federazione Russa presso l’OSCE A.K. Lukashenko alla riunione
del Consiglio permanente OSCE sulla situazione in Ucraina e sulla necessità di
dare attuazione agli Accordi di Minsk
Vienna, 6 giugno 2019
Egregio Signor Presidente,
In Ucraina orientale non ci sono ancora segni evidenti di miglioramento. Le
promesse della nuova leadership dell'Ucraina di fermare le operazioni militari
contro il proprio popolo non prendono vita. L'esercito ucraino, a quanto pare,
non ha ricevuto ordini e istruzioni per un cessate il fuoco. I residenti del
Donbass continuano a soffrire sotto i bombardamenti da parte delle forze armate
dell'Ucraina. I rapporti della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in
Ucraina negli ultimi giorni riportano notizie senza gioia. Nel villaggio
Golubovka, regione di Luhansk, un bombardamento ha ferito un civile. Nel
villaggio Veseloe garage adiacenti gli edifici residenziali sono stati
danneggiati un bombardamento di una posizione anticarro "Konkurs"
provenienti da occidente ha ferito un civile locale. A Sentjanovka un
bombardamento ha danneggiato sei abitazioni vicili. Edifici residenziali sono
stati bombardati a Gorlovka. Nel locale ospedale si trovano una donna anziana
con ferite da schegge ed una ragazza sotto shock. Anche un edificio
residenziale di Jasinovataya è stato danneggiato.
Secondo le informazioni dei media, il 3
giugno, i distretti della stazione di filtraggio di Donezk e la stazione di
pompaggio di Vasilevskij sono stati bombardati dalle forze armate ucraine.
L'autobus dei turnisti dell’azienda è stato preso di mira. Il 4 giugno una
moschea a Donezk è stata bombardata mentre all'interno dell'edificio e nel
cortile si trovavano un centinaio di fedeli che celebravano l’Uraza Bayram.
L'edificio è stato danneggiato e una persona è rimasta ferita. I bombardamenti sono
continuati anche quando i rappresentanti della Speciale Commissione di
Monitoraggio sono arrivati sul posto dove hanno registrato nove esplosioni di
calibro 82 mm nelle immediate vicinanze della moschea. Contiamo su una pronta
indagine da parte della nostra missione speciale di monitoraggio.
A Donezk e Lugansk è stato calcolato il numero di bambini colpiti dal
conflitto scatenato dalle autorità di Kiev. Durante le operazioni militari nel
Donbass, 119 bambini sono morti e altri 310 sono stati feriti per
responsabilità delle forze di sicurezza ucraine. Tale è il prezzo della
mancanza di volontà politica a Kiev per risolvere la crisi interna ucraina e
l'indifferenza a questa delle capitali occidentali. Pensate a questi numeri! Di
nuovo sollecitiamo l'SMM a preparare un rapporto sulle vittime civili
dall'inizio del conflitto.
Egregio Signor Presidente,
Ci aspettiamo che il ritorno di Leonid Kuchma come rappresentante
dell'Ucraina nel gruppo di contatto di Minsk, così come l'ingresso di altri
negoziatori ucraini, contribuirà a far decollare il processo di composizione.
Notiamo come il dialogo stia proseguendo meglio. Nel corso della riunione del
gruppo di contatto tenutasi ieri è stato raggiunto un accordo sulla
preparazione di un nuovo accordo per il cessate il fuoco per essere firmato
nella riunione del 19 giugno. Sono state condotte discussioni sostanziali sulla
diminuzione delle forze e delle attrezzature a Stanica Luganskaja (prevista per
il 10 giugno) e sulla riparazione del locale ponte, nonché sullo scambio di prigionieri
ed il ripristino delle relazioni sociali ed economiche del Donbass con il resto
dell'Ucraina. Questo è un movimento nella giusta direzione. Speriamo che non
rimanga al livello delle dichiarazioni, ma seguano passi concreti che portino la
pace nel Donbass.
Nel Gruppo di contatto si sono pretese misure urgenti, da parte delle parti,
volte a rafforzare il regime di cessate il fuoco, completare il ritiro delle
forze e delle attrezzature belliche in tre siti pilota dapprima e, successivamente,
lungo l'intera linea di contatto, il ritiro delle armi pesanti. È necessario
realizzare progressi concreti sugli aspetti politici della composizione del
conflitto, prima di tutto la sottoscrizione di un accordo sulla "Formula
Steinmeier", l’attuazione dell’amnistia e lo scambio dei prigionieri sul
principio del "tutti per tutti".
Salutiamo
l'inizio del lavoro del
nuovo responsabile della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in Ucraina
(SMM), l’Ambasciatore Y.H. Çevik. Speriamo che continui gli sforzi del suo
predecessore, l'Ambasciatore E. Apakan, per ridurre le tensioni nel Donbass. La
garanzia dell'efficacia della SMM sarà il monitoraggio equilibrato su entrambi
i lati della linea di contatto, una chiara determinazione dei responsabili
dello scatenamento degli attacchi e della distruzione di obiettivi civili. È
anche importante monitorare le conseguenze del persistente blocco
socio-economico del Donbass. La missione non dovrebbe trascurare la situazione
nel resto dell'Ucraina. Tutti i casi di violazione dei diritti umani, inclusi i
diritti delle minoranze nazionali, la persecuzione della Chiesa ortodossa
ucraina, il dilagante nazionalismo aggressivo e il neo-nazismo, il blocco della
libertà dei media e la repressione nei confronti dei giornalisti, richiedono un
attento monitoraggio. Quest'ultimo aspetto rileva particolare importanza nel
contesto della Giornata dei giornalisti in Ucraina, che cade oggi, 6 giugno.
Gli eventi degli ultimi giorni hanno dimostrato che i neonazisti si sentono
ancora liberi in Ucraina. Il 2 giugno, un altro atto di dileggio è stato
commesso a Kharkov contro la memoria storica della vittoria del popolo
sovietico sul nazismo e sulla liberazione dell'Ucraina – contro il quale i
poliziotti non hanno mosso un dito -, i nazionalisti hanno distrutto il
monumento all'eccezionale comandante sovietico Georgij Zhukov. Su questo
sfondo, in questi giorni ad Ivano-Frankovsk è stato posato un monumento a Roman
Shukhevich, leader dell’Esercito insurrezionale ucraino (UPA), che si è
macchiato di atrocità contro i civili e di collaborazionismo con i nazisti. Una
protesta a riguardo è già stata avanzata dalla Polonia e da Israele. Si scopre
che, nonostante il cambio di potere, la politica di riscrittura della storia ed
il percorso verso la glorificazione dei criminali nazisti continuano. Speriamo
che la nuova leadership dell'Ucraina concretizzerà la credibilità ricevuta
dagli elettori e cesserà il pericoloso flirt con nazionalisti e radicali.
La base senza alternative per raggiungere una pace a lungo termine in
Ucraina rimane il "Set di Misure" di Minsk, approvato dalla
risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nonché gli
accordi concordati nel quadro del gruppo di contatto e del "Formato Normandia".
Si tratta della piena attuazione di tutte queste disposizioni del dialogo
diretto tra Kiev, Donezk e Lugansk. Esortiamo i partner internazionali a
sintonizzare la leadership ucraina esattamente su questa strada.
Vi ringrazio
dell’attenzione
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