giovedì 18 luglio 2019

LA POLIZIA ITALIANA ARRESTA ALCUNI NEONAZISTI – UN NAUFRAGIO MEDIATICO




Ieri la polizia italiana a Torino ha informato dell'arresto di tre persone legate a gruppi neonazisti per possesso di armi e munizioni. Queste persone sono legate ai combattenti che sono arrivati per combattere in Donbass, ma è bastato che la stampa occidentale si gettasse sul caso dimenticando un pezzo della frase originale del comunicato della polizia italiana ...

Va detto che l'arsenale trovato dalla polizia italiana è qualcosa di impressionante. Nove fucili d'assalto, una mitragliatrice, sette pistole, tre fucili da caccia, 20 baionette, quasi mille cartucce, molte parti di armi ed un missile aria-aria, privo di carica esplosiva ma armabile che erano stati venduti sono stati trovati in provincia di Pavia! Un altro svizzero e un italiano sono stati arrestati anche in relazione alla vendita del missile aria-aria.

E in mezzo a tutte queste armi manifesti ed iscrizioni naziste.

Così, naturalmente, quando la polizia italiana ha menzionato legami con membri di estrema destra che hanno combattuto nel Donbass, né uno né due, i media occidentali, copiandosi a vicenda hanno messo il missile aria-aria scoperto tra i neonazisti in relazione con i ribelli filo-russi (anche con le forze russe in Ucraina nei media anglosassoni), il Daily mail, AFP, Ouest-France, le Matin e così via.
Solo che il diavolo si nasconde nei dettagli ed è quello che il sito della polizia italiana ha mostrato ieri prima che scoppiasse lo scandalo dell'errore dei media occidentali:

«Le indagini erano iniziate circa un anno fa quando la questura di Torino, coordinata dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, aveva monitorato alcune persone legate a movimenti politici dell’ultra destra e che avevano combattuto nella regione ucraina del Donbass contro gli indipendentisti».

Chiaramente, questi combattenti hanno combattuto dalla parte di Kiev e non dalla parte "pro-russa". Ieri vedendo l'errore, ho avvisato AFP, il DailyMail e il Ouest France di questo con un link alle informazioni corrette. Solo AFP ha corretto il suo articolo oggi.

Al momento della scrittura di questo articolo il DailyMail, il Ouest France e Le Matin continuano a mostrare queste false informazioni.

E stranamente, dopo che diverse persone hanno pubblicamente sfidato i vari media occidentali per segnalare l'errore, la polizia italiana ha modificato il suo sito questo pomeriggio, rimuovendo la fine della frase sopra citata (ct: “avevano combattuto nella regione ucraina del Donbass contro gli indipendentisti”) Diventa gente che ha combattuto nella regione ucraina del Donbass, ma nessuno sa da che parte.

Questo è utile per nascondere informazioni che confermano le relazioni che esistono - che noi denunciamo - di vecchia data tra battaglioni speciali ucraini, forze armate ucraine e gruppi ideologici neonazisti. Un’informazione che disturba talmente da arrivare a cancellarla dal sito della polizia italiana.

Va detto che con tutto il sostegno fornito all'Ucraina sia dall'Unione europea che da molti dei suoi singoli paesi membri, è un po’ un disastro con il traffico di missili aria-aria sul territorio europeo da parte di coloro che sono stati sostenuti per cinque anni.

Ma al tempo di internet e degli screenshot la tattica del "cancelliamo, così, non visto, non preso", non funziona più. Resta da vedere se dopo l'AFP gli altri media avvisati dell'errore avranno l'onestà di correggere il loro articolo o meno. Altrimenti avremo il diritto di gridare alle "fake news".





Ps: il file audio della Conferenza stampa della Questura di Torino messo in rete da Radio Radicale conferma a pieno la versione cancellata.

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