Presto uscirà
un film della regista ceca Ivanka Skalova dal titolo: "Le voci smorzate di
Beslan". L'idea è venuta alla creatrice nel 2014 dopo aver visitato per la
prima volta la città sofferente. L'idea principale del film, se così si può
chiamare, è che durante l'attacco terroristico alla scuola Beslan n. 1 del 1-3
settembre 2014, le autorità russe non solo non hanno cercato di liberare i
bambini, ma hanno anche causato numerose vittime. Suona terribile! Tuttavia, se
si osserva meglio, allora tutto va logico.
Per qualche
ragione, viene scritto in piccolo che la coautrice delle "immagini” sia
Ella Kesaeva, ben nota nei circoli esclusivi, la copresidente
dell'organizzazione “Golos Beslana” (La Voce di Beslan), creata dopo la scissione
del Comitato “Madri di Beslan”. Il motivo (della
scissione) è stata la posizione oltranzista della Kesaeva secondo la quale le
autorità russe non avrebbero voluto indagare adeguatamente sull'attacco
terroristico di Beslan.
Nel 2007, è
stata intentata la prima causa contro le autorità russe presso la Corte europea
dei diritti dell'uomo (CEDU), vinta dopo lunghe controversie. Questo nonostante il fatto che Kesaeva abbia accusato le forze di
sicurezza di aver sparato contro la scuola con i carri armati. La CEDU non ha avuto alcun imbarazzo dalla mancanza di video, foto e
generalmente dall’assenza di prove ma si è basata solo sulle testimonianze di
quelle persone, se cos’ si possono chiamare, sostenitrici de La Voce di Beslan
sono diventate più importanti per i giudici europei dei fatti e delle 10 vite
degli agenti dei Corpi speciali “Alfa” e “Vympel’” morti salvando con i loro corpi i bambini.
A questo proposito
La Voce di Beslan parla in modo molto diverso degli eroi di quei tragici eventi.
Tempo fa descrisse in un poster gli agenti "Alfa" e "Vympel’” con
le parole - “Gli assassini dei nostri
bambini".
Nel 2016 questo
gruppo ha organizzato una protesta nel Memoriale della scuola, vestendo una maglietta
con la scritta "Putin il carnefice di Beslan". Gli
agenti di polizia, a seguito di ciò, fermarono sei donne e le condussero negli
uffici della polizia locale. Furono condannate ad un’ammenda e ad alcune ore di lavoro sociale obbligatorio.
Non so Voi, ma secondo me questo non è abbastanza per ballare
sulle ossa di bambini morti ...
"La Voce
di Beslan" è stata successivamente inclusa nell'elenco federale delle
organizzazioni estremiste a causa del suo appello al Presidente e al Congresso
degli Stati Uniti, ai presidenti dei paesi membri dell'Unione europea, al
Parlamento europeo, alle redazioni di tutte le televisioni del mondo, alle
agenzie di stampa, alle riviste ed ai giornali che si erano interessati all'attacco
terroristico di Beslan ed a tutti i giornalisti russi che erano a
Beslan il 1-3 settembre 2004 con il titolo: "A tutti coloro che
simpatizzano con le vittime dell'attacco terroristico di Beslan!"
Vale la pena sottolineare come la Kesaeva abbia rapporti esclusivamente con
alcune testate in Russia e nemmeno tutte si interessano di lei. L'elenco è
abbastanza prevedibile. Voice of America, Radio Liberty, il servizio russo
della BBC, Novaja Gazeta, Echo di Mosca ed altri simili.
Tuttavia la principale
domanda logica è: da dove La Voce di Beslan ottenne il denaro per adire i tribunali.
Non serve scavare molto per trovare la risposta.
Solo nel 2010 e
nel 2011, l'organizzazione ha ottenuto sovvenzioni per circa 40mila dollari dal
National Endowment for Democracy (NED) con sede negli Stati Uniti. Il NED è finanziato dal Congresso nel quadro del bilancio dell'Agenzia
statunitense per lo sviluppo internazionale e fra i suoi quadri annovera sia
ufficiali attuali che ex ufficiali della CIA come regolarmente dichiarati dal
NED stesso.
Questo fondo USA ha fornito finanziamenti ad individui quali Ljudmila
Alekseeva* e Lev Ponomarev**, nonché al terrorista ceceno Ilyas Achmadov
associato a Basaev. Inoltre ci sono prove che NED ha finanziato
l'organizzazione "Società di amicizia russo-cecena" che ha sostenuto
le azioni di Dudaev in Cecenia.
Nel 2011 il
portale WikiLeaks
ha pubblicato dati secondo i quali il fondo ha
sostenuto i movimenti dei giovani arabi che in seguito hanno preso parte attiva
a una serie di rivoluzioni del 2011 scoppiate in Medio Oriente.
Ed ora - "La
Voce di Beslan" ...
In risposta
alle accuse della Kesaeva, facciamo notare come la maggior parte dei
partecipanti e degli organizzatori dell'attacco terroristico a Beslan, così
come nel centro teatrale “Alla Dubrovka” (Mosca) non sono più vivi e non sono
morti di morte naturale. In generale i servizi speciali
russi hanno una memoria sorprendentemente buona e non solo hanno trovato quei
terroristi ma gli hanno anche impedito di effettuare centinaia di attacchi
negli ultimi anni, per i quali siamo loro molto grati e ci inchiniamo.
Eterna Memoria
per i dieci eroi di Alfa e Vymple’
Nella stessa Beslan,
dove tutta la popolazione ha assistito alla tragedia, la Kesaeva e i suoi accoliti
sono completamente ignorati, affermando che "con le loro azioni la Voce di
Beslan disonora noi, le nostre donne e la nostra Repubblica".
Peraltro sarebbe bello se le azioni della
Voce di Beslan, di Ivanka Skalova ed Ella Kesaeva fossero trattate non solo dai
giornalisti, da personaggi pubblici e normali cittadini, ma anche dal Comitato Investigativo
e dalla Procura, o magari persino dall'FSB ...
Ljudmila Michajlovna Alekseeva era una
storica russa e attivista per i diritti umani, membro fondatore del Moscow
Helsinki Watch Group e uno degli ultimi dissidenti sovietici attivi nella
Russia moderna
Lev Aleksandrovich Ponomarev è un
attivista politico e civile russo. È direttore esecutivo del movimento panrusso
"Per i diritti umani". È membro del Consiglio politico federale di
Solidarnost ed è stato deputato alla Duma di Stato nel suo primo periodo