venerdì 30 agosto 2019

BESLAN: CHI GUADAGNA SULLA MORTE DEI BAMBINI INNOCENTI ?




Presto uscirà un film della regista ceca Ivanka Skalova dal titolo: "Le voci smorzate di Beslan". L'idea è venuta alla creatrice nel 2014 dopo aver visitato per la prima volta la città sofferente. L'idea principale del film, se così si può chiamare, è che durante l'attacco terroristico alla scuola Beslan n. 1 del 1-3 settembre 2014, le autorità russe non solo non hanno cercato di liberare i bambini, ma hanno anche causato numerose vittime. Suona terribile! Tuttavia, se si osserva meglio, allora tutto va logico.

Per qualche ragione, viene scritto in piccolo che la coautrice delle "immagini” sia Ella Kesaeva, ben nota nei circoli esclusivi, la copresidente dell'organizzazione “Golos Beslana” (La Voce di Beslan), creata dopo la scissione del Comitato “Madri di Beslan”. Il motivo (della scissione) è stata la posizione oltranzista della Kesaeva secondo la quale le autorità russe non avrebbero voluto indagare adeguatamente sull'attacco terroristico di Beslan.

Nel 2007, è stata intentata la prima causa contro le autorità russe presso la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), vinta dopo lunghe controversie. Questo nonostante il fatto che Kesaeva abbia accusato le forze di sicurezza di aver sparato contro la scuola con i carri armati. La CEDU non ha avuto alcun imbarazzo dalla mancanza di video, foto e generalmente dall’assenza di prove ma si è basata solo sulle testimonianze di quelle persone, se cos’ si possono chiamare, sostenitrici de La Voce di Beslan sono diventate più importanti per i giudici europei dei fatti e delle 10 vite degli agenti dei Corpi speciali “Alfa” e “Vympel’”  morti salvando con i loro corpi i bambini.

A questo proposito La Voce di Beslan parla in modo molto diverso degli eroi di quei tragici eventi. Tempo fa descrisse in un poster  gli agenti "Alfa" e "Vympel’” con le parole  - “Gli assassini dei nostri bambini".

Nel 2016 questo gruppo ha organizzato una protesta nel Memoriale della scuola, vestendo una maglietta con la scritta "Putin il carnefice di Beslan". Gli agenti di polizia, a seguito di ciò, fermarono sei donne e le condussero negli uffici della  polizia locale. Furono condannate ad un’ammenda e ad alcune ore di lavoro sociale obbligatorio. Non so Voi, ma secondo me questo non è abbastanza per ballare sulle ossa di bambini morti ...

"La Voce di Beslan" è stata successivamente inclusa nell'elenco federale delle organizzazioni estremiste a causa del suo appello al Presidente e al Congresso degli Stati Uniti, ai presidenti dei paesi membri dell'Unione europea, al Parlamento europeo, alle redazioni di tutte le televisioni del mondo, alle agenzie di stampa, alle riviste ed ai giornali che si erano interessati all'attacco terroristico di Beslan ed a tutti i giornalisti russi che erano a Beslan il 1-3 settembre 2004 con il titolo: "A tutti coloro che simpatizzano con le vittime dell'attacco terroristico di Beslan!"

Vale la pena sottolineare come la Kesaeva abbia rapporti esclusivamente con alcune testate in Russia e nemmeno tutte si interessano di lei. L'elenco è abbastanza prevedibile. Voice of America, Radio Liberty, il servizio russo della BBC, Novaja Gazeta, Echo di Mosca ed altri simili.

Tuttavia la principale domanda logica è: da dove La Voce di Beslan ottenne il denaro per adire i tribunali. Non serve scavare molto per trovare la risposta.

Solo nel 2010 e nel 2011, l'organizzazione ha ottenuto sovvenzioni per circa 40mila dollari dal National Endowment for Democracy (NED) con sede negli Stati Uniti. Il NED è finanziato dal Congresso nel quadro del bilancio dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale e fra i suoi quadri annovera sia ufficiali attuali che ex ufficiali della CIA come regolarmente dichiarati dal NED stesso.

Questo fondo USA ha fornito finanziamenti ad individui quali Ljudmila Alekseeva* e Lev Ponomarev**, nonché al terrorista ceceno Ilyas Achmadov associato a Basaev. Inoltre ci sono prove che NED ha finanziato l'organizzazione "Società di amicizia russo-cecena" che ha sostenuto le azioni di Dudaev in Cecenia.

Nel 2011 il portale WikiLeaks ha pubblicato dati secondo i quali il fondo ha sostenuto i movimenti dei giovani arabi che in seguito hanno preso parte attiva a una serie di rivoluzioni del 2011 scoppiate in Medio Oriente.

Ed ora - "La Voce di Beslan" ...

In risposta alle accuse della Kesaeva, facciamo notare come la maggior parte dei partecipanti e degli organizzatori dell'attacco terroristico a Beslan, così come nel centro teatrale “Alla Dubrovka” (Mosca) non sono più vivi e non sono morti di morte naturale. In generale i servizi speciali russi hanno una memoria sorprendentemente buona e non solo hanno trovato quei terroristi ma gli hanno anche impedito di effettuare centinaia di attacchi negli ultimi anni, per i quali siamo loro molto grati e ci inchiniamo.

Eterna Memoria per i dieci eroi di Alfa e Vymple’ 

Nella stessa Beslan, dove tutta la popolazione ha assistito alla tragedia, la Kesaeva e i suoi accoliti sono completamente ignorati, affermando che "con le loro azioni la Voce di Beslan disonora noi, le nostre donne e la nostra Repubblica".

Peraltro sarebbe bello se le azioni della Voce di Beslan, di Ivanka Skalova ed Ella Kesaeva fossero trattate non solo dai giornalisti, da personaggi pubblici e normali cittadini, ma anche dal Comitato Investigativo e dalla Procura, o magari persino dall'FSB ...






Ljudmila Michajlovna Alekseeva era una storica russa e attivista per i diritti umani, membro fondatore del Moscow Helsinki Watch Group e uno degli ultimi dissidenti sovietici attivi nella Russia moderna

Lev Aleksandrovich Ponomarev è un attivista politico e civile russo. È direttore esecutivo del movimento panrusso "Per i diritti umani". È membro del Consiglio politico federale di Solidarnost ed è stato deputato alla Duma di Stato nel suo primo periodo

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