venerdì 13 settembre 2019

MARIJA ZACHAROVA RISPONDE AL CORRIERE DELLA SERA






Solleviamo regolarmente il problema di pubblicazioni senza scrupoli sui media stranieri, lanci di fake news mirate, violazioni dell'etica professionale compresi i media. L'Italia, purtroppo, è diventata un altro esempio. Secondo noi, questa è una provocazione.

L'inizio della stagione politica negli Appennini è stato segnato da un maldestro tentativo di aggiungere un altro "materiale infiammabile" alla storia esausta sul "Russiagate" (il caso del presunto finanziamento russo al partito politico italiano "Lega" attraverso la rivendita di prodotti petroliferi russi). Vorrei ricordare come il caso è in carico alle autorità competenti italiane, la Procura di Milano sta conducendo un'indagine.

Senza aspettare la sua conclusione, il 6 settembre il quotidiano italiano Corriere della Sera ha pubblicato un articolo provocatorio dove, sulla base di informazioni non verificate, sempre con riferimento ad alcune fonti anonime e riferendosi al portale Internet Buzzfeed - dalla reputazione ambigua -, ha cercato di riprodurre gli avvenimenti all’hotel Metropol dell'ottobre 2018 identificando come uno dei partecipanti un dipendente dell'ambasciata russa in Italia.

Di particolare rammarico è il fatto che stiamo parlando di uno dei più grandi giornali italiani. Un gran numero di inviati, la possibilità di ricontrollare le informazioni, a nostro avviso erano disponibili da parte di questo giornale. Come avevamo previsto non si è attenuto ad una descrizione imparziale, obiettiva e responsabile dei vari eventi.

L'Ambasciata russa a Roma ha inviato al giornale una nota che confutava la descrizione; questa non è stata pubblicata nemmeno una settimana dopo l’uscita dell'articolo, il che può essere semplicemente definita una calunnia.

Ci aspettiamo dal giornale italiano una rettifica basata sui materiali che l’Ambasciata russa ha inviato al giornale, nonché scuse al diplomatico russo. Terremo sicuramente questa questione sotto controllo. Pubblicheremo le nostre argomentazioni sul sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri russo nella sezione dedicata che pubblica materiali ed articoli chiaramente falsi.

Al medesimo tempo, nonostante queste provocazioni, i nostri rapporti con l'Italia si stanno sviluppando bene.








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