martedì 24 marzo 2020

Putin si è incontrato con il primario dell’ospedale di Kommunarka




MOSCA, 24 marzo – RIA Novosti Vladimir Putin si è incontrato con il primario dell’ospedale moscovita di Kommunarka Denis Prozenko, che nel colloquio con il capo dello stato ha definito la struttura uno “spazio cosmico”.  

"Non parlerò per il mondo, ma ho studiato e avuto rapporti con l’Europa. Naturalmente questa è di un ordine di grandezza migliore" ha risposto il medico alla domanda del presidente, come è per lui la clinica.

Nella clinica di Kommunarka vengono portati i pazienti con sospetto di COVID-19. Putin ha ringraziato Prozenko per l'organizzazione di tutti i processi terapeutici in ospedale ed ha anche sottolineato il lavoro di tutto il personale.

"Ho visto come lavorano, tutti al loro posto di combattimento. Non voglio usare queste espressioni militari, ma davvero tutti lavorano come un orologio, come un meccanismo ben coordinato. Sembra che le persone sappiano cosa fare, come farlo, cosa c’è lì, stanno efficacemente usando le loro attrezzature, gli apparati, i mezzi ", ha detto il capo dello stato.
Il numero totale di pazienti affetti da COVID-19 in Russia ha raggiunto i 495 (di cui oltre 300 nella capitale), 22 dimessi, mentre circa 93 mila rimangono sotto la supervisione di medici.

L’infezione da nuovo coronavirus

La pandemia COVID-19, i cui primi casi sono stati registrati in Cina alla vigilia di Capodanno, colpisce 168 paesi. Il virus si è diffuso in tutti i continenti tranne l'Antartide. Secondo l'OMS circa 330 mila persone sono state contagiate, 14.500 mila sono morte.

Secondo le statistiche della Johns Hopkins University, più di 387mila persone si sono ammalate di COVID-19, 16.767 sono morte, 102 mila pazienti sono guariti. Il primo paese nel numero di decessi è l'Italia (oltre seimila morti), seguita da Cina, Spagna, Iran, Francia e Stati Uniti.

In tutte le regioni russe è in vigore la modalità di alta prontezza, sono state interrotte le comunicazioni aerea con altri paesi (tranne i voli da Mosca alle capitali ed i charter per il rimpatrio dei cittadini russi).



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