I medici militari russi hanno iniziato a curare i pazienti nell’Ospedale da
campo recentemente aperto a Bergamo
I medici militari russi hanno iniziato a curare i pazienti nel reparto di terapia aperto nell'ospedale da campo di Bergamo. L'unità è stata aperta ai pazienti che entrano in ospedale con una forma lieve e moderata di infezione da coronavirus o per coloro che sono già stati dimessi in via di guarigione e non hanno bisogno di terapia intensiva.
Ciò
consente di alleggerire i reparti di unità di terapia intensiva dei pazienti
che hanno una forma grave della malattia.
“Devo dire che le
attività dei vostri professionisti sono di alta qualità. Alcuni giorni fa
abbiamo intensificato le attività dei terapeuti che hanno iniziato a lavorare
molto bene. Speriamo che possano aiutare i pazienti con una gravità inferiore
della malattia rispetto a quelli che si trovano nei reparti di terapia
intensiva che si trovano anch’essi sotto la supervisione dei vostri specialisti”
ha detto il responsabile dell'ospedale da campo di Bergamo Oliviero Valotti.
«Il nostro ospedale è
stato aperto per combattere il COVID-19, qui vengono aiutate persone che ne sono
rimaste infettate. Ora siamo impegnati a trasformare questo ospedale in un
centro di accoglienza per i pazienti con infezione da coronavirus, in quanto
stiamo cercando modi per evitare di ricoverare questi ammalati in ospedali dove
ci sono pazienti con altre malattie. Il numero di letti disponibili è aumentato
potendo quindi accettare pazienti con un grado inferiore di gravità della
malattia, come medio e basso», ha osservato Oliviero Valotti.
Attualmente il reparto
può accogliere 12 pazienti, che un team di medici russi che forniscono l’aiuto
necessario. In totale vengono trattate in ospedale 35 persone con infezione da
coronavirus. 12 pazienti curati da specialisti russi e italiani hanno già
recuperato e sono stati dimessi dall'ospedale.
Nelle squadre internazionali
sono inclusi medici anestesisti, terapeuti, epidemiologi e infermieri. Oltre
agli specialisti medici, in ogni brigata sono in servizio interpreti militari
russi che aiutano a comunicare i medici russi con i pazienti ed i colleghi
italiani.
«Sono un volontario e vengo
dall'Emilia Romagna. Qui sono responsabile principalmente del lavoro delle
attrezzature mediche. Vogliamo assolutamente ringraziare l'intero team dei
medici russi che è arrivato in Italia e anche un ringraziamento speciale per
tutte le attrezzature che avete portato per aiutarci –, ha detto il dott. Luca
Carnevali uno dei componenti la Brigata infermieristica italiana Per la
collaborazione con i medici possiamo rivolgerci ai traduttori russi. Sono ben
preparati, e se abbiamo bisogno di sapere informazioni su un paziente, sulle
indicazioni di un dispositivo, in caso di problemi, possiamo sempre chiedere
aiuto ai soccorritori».
Otto
squadre mediche russe sono coinvolte nell'attività dell’ospedale da campo. Ricevono
e curano pazienti in tutte le unità di terapia intensiva e i reparti per il
trattamento dei pazienti lievi o moderatamente gravi. In totale 32 medici e
infermieri militari russi sono stati coinvolti nella cura di pazienti
nell'ospedale da campo. Il lavoro delle squadre mediche e infermieristiche è
organizzato in tre turni. Tutti i reparti dell'ospedale da campo sono dotati
delle attrezzature mediche necessarie. L'ospedale ha 142 posti letto.
Per ricordare ed onorare l’aiuto russo all’Italia è stata
prodotta questa maglietta in vendita a 18 Euro e il cui ricavato
andrà a beneficio dei progetti in favore dei bambini di Russia dell'Associazione "Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus" www.aasib.org
Info e prenotazioni - aasib@aasib.org
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