Commento del Dipartimento Stampa e Informazione
del MID della Russia «Verso il 6° anniversario dei tragici eventi di Odessa»
Il
2 maggio segna il sesto anniversario della tragedia di Odessa.
In
questo giorno nel 2014 - molti fatti
evidenziano la connivenza e la diretta partecipazione delle autorità del
"Majdan" - i brutali nazionalisti radicali hanno organizzato e compiuto
un massacro, bruciando decine di persone vive nella Casa dei sindacati della
città solo perché difendevano pacificamente i loro diritti.
Questo
barbaro crimine, commesso con particolare cinismo e crudeltà, ha provocato
un'ampia risonanza pubblica e internazionale. Tuttavia, non
sono state stabilite tutte le circostanze dell'incidente nonostante l'enorme
numero di video provenienti dai luoghi degli eventi e dai resoconti dei
testimoni oculari, non è ancora stato completato alcun accertamento ed i
responsabili dell’eccidio di massa di persone non sono stati puniti.
L'Ufficio
dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ed il
gruppo consultivo internazionale del Consiglio d'Europa hanno già espresso
preoccupazione per l'andamento delle indagini. La
principale conclusione degli attivisti per i diritti umani è stata che lo scopo
dell’indagine non era quello di identificare i veri colpevoli della tragedia,
poiché lo stato non poteva garantire un'indagine indipendente e rapida e non
offriva una protezione adeguata ai partecipanti al processo, così come ai
giudici a causa delle pressioni.
Il
cambiamento di potere in Ucraina nel 2019 non ha influenzato la situazione.
Le Nazioni Unite sono state costrette a ribadire l'assenza di
progressi nelle indagini sulla tragedia di Odessa. In un
recente rapporto sulla situazione dei diritti umani in Ucraina dal 16 novembre
2019 al 15 febbraio 2020, l'OHCHR rileva la totale impunità in questo caso e
sottolinea che le famiglie delle vittime stanno ancora cercando giustizia.
Il
desiderio dei putschisti ucraini, che hanno preso il potere a seguito del colpo
di stato incostituzionale nel febbraio 2014, il regime di P.A. Poroshenko e le attuali
autorità di prevenire chiarimenti e divulgazioni oneste di tutte le circostanze
degli eventi del maggio 2014, indicano solo il loro coinvolgimento in questi crimini
e la loro diretta responsabilità nella tragedia di Odessa.
Esortiamo
la comunità internazionale e le pertinenti strutture per i diritti umani a
continuare a richiedere alle autorità ucraine un chiarimento completo e
trasparente di tutte le circostanze della tragedia di Odessa e degli altri
crimini di alto profilo, comprese le esecuzioni nella piazza “Majdan” e
l'omicidio di giornalisti.
Approfondisci:https://trentinorussia.blogspot.com/2017/04/non-dimentichiamo-non-perdoniamo_30.html?m=0
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