Commento del dipartimento di informazione e stampa del Ministero degli Esteri russo in relazione ai procedimenti penali contro giornalisti di lingua russa in Lettonia
Consideriamo le azioni aggressive del Servizio di sicurezza statale della Lettonia, intraprese il 3 dicembre contro i dipendenti dell'ufficio Sputnik a Riga e giornalisti di lingua russa, come un lampante esempio di violazione dei fondamenti di una società democratica: la libertà dei media e di espressione. Ricordiamo come i giornalisti siano stati arrestati, interrogati e perquisiti e sono state intentate accuse penali contro di loro.
Il riferimento alla violazione da parte del collettivo Sputnik Lettonia del regime di sanzioni della UE è inaccettabile nel modo più categorico. Queste sanzioni sono di natura personale, riguardano personalmente il CEO di MIA "Russia Today" D.K. Kiselev e non possono essere applicate a tutti coloro che collaborano con la holding dei media.
Allo stesso tempo uguale comportamento si è tenuto contro i giornalisti di lingua russa dell'agenzia di stampa «Baltnews» ed altri personaggi pubblici in Lettonia.
Tutto ciò è una vera azione punitiva che non lascia dubbi sui toni russofobi delle accuse prefabbricate.
La questione sarà sollevata al Consiglio dei ministri dell'OSCE.
Ci auguriamo inoltre che il nuovo Rappresentante OSCE per la libertà dei media non ignori ciò che sta accadendo e nel corso del suo lavoro futuro farà notare alla Lettonia che tali attacchi ai media sono inaccettabili, così come la necessità di adempiere agli obblighi internazionali nel campo della garanzia della libertà di parola.
Contiamo anche su una valutazione adeguata da parte dell'UE.
https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4465895
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