Bloomberg ha definito lo Sputnik V una delle più grandi scoperte scientifiche dai tempi dell'URSS
Secondo Oksana Antonenko, direttore della società di consulenza Control Risks, il successo del farmaco russo nella lotta al coronavirus potrebbe aumentare l'influenza geopolitica di Mosca
TASS, 6 febbraio La Russia ha fatto forse la svolta scientifica più significativa dai tempi dell’URSS con l'introduzione del primo vaccino al mondo contro un nuovo coronavirus. Questo punto di vista è stato affermato sabato da Bloomberg.
Secondo Bloomberg, i risultati della terza fase della sperimentazione clinica di Sputnik V, pubblicata da The Lancet, hanno dimostrato che il vaccino russo non è inferiore a quelli americani ed europei ed è molto più efficace dei farmaci di fabbricazione cinese. Come notato dall’articolo, dopo la pubblicazione (di Lancet ndt) molti paesi si sono "schierati" come potenziali clienti per il vaccino russo ed almeno 19 stati hanno già approvato l'uso dello "Sputnik V"; tra questi l'Ungheria, membro della UE, mentre il Brasile e l’India sono ad un passo dall’approvazione.
Secondo Oksana Antonenko, direttore della società di consulenza Control Risks, citata dall'agenzia, il successo del farmaco russo nella lotta al coronavirus potrebbe aumentare l'influenza geopolitica di Mosca, in particolare in America Latina.
I regolatori europei stanno anche iniziando a prendere in considerazione una richiesta di appprovazione per lo Sputnik V a seguito della promessa della Germania di accelerarne il processo. Il redattore capo di Lancet Richard Horton ha detto a Bloomberg che il processo potrebbe richiedere diversi mesi a causa della necessità di fornire informazioni dettagliate sul farmaco. "Penso davvero che questo vaccino russo sarà ampiamente distribuito, ma [non] accadrà rapidamente", ha detto.
Nei giorni scori la rivista medica The Lancet ha pubblicato i risultati della terza fase dello studio clinico "Sputnik V", secondo il quale l'efficacia del vaccino è del 91,6% mentre tra i volontari di età superiore ai 60 anni - 91,8%. Anticorpi contro il coronavirus dopo la vaccinazione con "Sputnik V" sono stati trovati nel 98% dei volontari.
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