Marija V. ZACHAROVA
La cooperazione italo-russa nella lotta alla pandemia di coronavirus continua a svilupparsi con successo e costantemente.
13 aprile di quest'anno, durante la videoconferenza organizzata con l'assistenza dell'Ambasciata russa a Roma, è stato firmato un Memorandum d'intesa nel campo della cooperazione scientifica e dello scambio di materiali e conoscenze tra il Centro Nazionale di Ricerca di Epidemiologia e Microbiologia Gamaleja e l'Istituto nazionale delle malattie infettive L. Spallanzani. L'iniziativa per concludere questo accordo è arrivata dall'istituto italiano, che nel febbraio di quest'anno ha pubblicato una ricerca che conferma le conclusioni dell'autorevole rivista "Lancet" sull'elevata efficacia del vaccino russo. Il documento, oltre ai due primari centri di ricerca, è stato firmato dal Ministero della Salute e dell'Integrazione Medica e Sociale della Regione Lazio e dal Fondo Russo per gli Investimenti Diretti.
Il memorandum prevede lo scambio di dati scientifici, materiali biologici e delegazioni di esperti. Le parti hanno convenuto che nella prima fase il lavoro di ricerca congiunto ci si concentrerà sullo studio dell'efficacia del vaccino Sputnik V contro i nuovi ceppi di coronavirus individuati dall'Istituto Italiano e sullo studio della possibilità di somministrare un farmaco russo come seconda dose. a persone che hanno ricevuto la prima iniezione di un altro vaccino.
La parte italiana ha espresso la sua disponibilità a ricevere una delegazione del N.I. NF Gamalei per iniziare a lavorare insieme.
In un periodo in cui gli approcci sono conflittuali e spesso semplicemente di concorrenza sleale ed illecita da parte di un certo numero di stati, questi influiscono negativamente sull'efficacia degli sforzi internazionali per contrastare la pandemia di coronavirus, questa e altre iniziative simili volte a sviluppare una cooperazione scientifica fondamentale tra Russia e Italia si rivelano opportune e tempestive.
Siamo convinti che la nuova sfida globale della modernità possa essere affrontata solo se si ampia la cooperazione internazionale nel settore sanitario al fine di sviluppare e produrre vaccini e migliorare i farmaci contro la coccidiosi già esistenti.
https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4698265#18
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