mercoledì 13 ottobre 2021

Noi del clero ortodosso dobbiamo parlare contro la mania guerrafondaia psicopatica degli Stati Uniti

 

dell'abate Tryphon

Russian Faith, 10 ottobre 2021

  

"Devo parlare apertamente, se non altro per servire nel ruolo tradizionale del monaco come profeta. Siamo pericolosamente vicini alla guerra con la Russia, e come monaco sono spinto a dire la verità come la vedo io, per quanto impopolare possa essere. Non sono un politico, né sono antipatriottico o antiamericano. Sono semplicemente un prete monaco che chiede alla sua nazione di pentirsi..."

La rivoluzione russa del 1917 fu orchestrata, a partire dal 1914, dall'ambasciata britannica a San Pietroburgo e dall'ambasciata americana a Kiev, e alimentata dai tabloid occidentali anti-monarchici e guerrafondai. Dopo il rovesciamento del governo imperiale, nello stesso governo rivoluzionario presero il potere gli estremisti e il mondo ha dovuto affrontare settant'anni di genocidio comunista contro i cristiani ortodossi. Le opinioni anti-ortodosse di queste potenze occidentali sono ben documentate e continuano ancora oggi, come testimoniato dal tradimento dei cristiani ortodossi in Kosovo, Iraq, Siria, Afghanistan, Egitto, Libia, striscia di Gaza e ora in Ucraina. E ora, gli Stati Uniti hanno appoggiato il terrorismo contro gli ortodossi canonici in Ucraina, non facendo altro che continuare quello che è diventato un odio di vecchia data per l'Ortodossia da parte delle potenze occidentali.

Sotto il presidente Obama, la macchina della propaganda di Washington ha cercato di convincere il mondo che i separatisti ucraini avevano usato un costoso sistema missilistico antiaereo, insieme all'aiuto russo, per abbattere un aereo civile con quasi trecento persone innocenti a bordo, nonostante il fatto che i separatisti non avevano alcun incentivo ad abbattere un aereo di linea che volava a oltre 10.000 metri d'altezza. Viene completamente ignorato il fatto che la giunta ucraina disponesse di sistemi missilistici antiaerei Buk e che una batteria Buk fosse operativa nella regione e dispiegata in un sito da cui avrebbe potuto sparare un missile contro l'aereo di linea. Un generale russo che ha familiarità con il sistema d'arma ha offerto la sua opinione che si sia trattato di un errore commesso dall'esercito ucraino non addestrato nell'uso dell'arma. Il generale ha detto che sebbene l'Ucraina abbia alcune di queste armi, gli ucraini non hanno avuto alcuna formazione nel loro utilizzo nei ventitré anni da quando l'Ucraina si è separata dalla Russia. Il generale pensava che fosse un incidente dovuto all'incompetenza.

Va anche notato che l'aereo di linea malese e l'aereo di linea del presidente Putin stavano viaggiando su una rotta quasi identica a pochi minuti l'uno dall'altro. Interfax cita la sua fonte: "Posso dire che l'aereo del presidente Putin e il Boeing malese si sono incrociati nello stesso punto e nello stesso scaglione. Era vicino a Varsavia sullo scaglione dei 330 metri ad un'altezza di 10.100 metri. Il jet presidenziale era lì alle 16:21 dell'ora di Mosca e l'aereo malese alle 15:44 dell'ora di Mosca. I contorni dei velivoli sono simili, anche le dimensioni lineari sono molto simili, così come per la colorazione: a distanza abbastanza remota sono quasi identici".

Si è ipotizzato che Washington abbia deciso di sbarazzarsi del presidente Putin e abbia scambiato l'aereo di linea malese per il jet di Putin, e prima di dire che l'esercito americano è troppo sofisticato per scambiare un aereo di linea per un altro, ricordiamo che l'esercito americano ha abbattuto un aereo di linea iraniano sullo spazio aereo iraniano, uccidendo 290 civili, mentre pensava di abbattere un aereo da combattimento dell'aeronautica iraniana.

Il governo degli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali, così dominati da falchi pieni di odio, sono disposti a preparare il terreno per la terza guerra mondiale, o metteremo finalmente da parte il nostro insaziabile desiderio di controllare il mondo intero, insieme ai nostri alleati colonialisti dell'Unione Europea? È davvero incomprensibile che la nostra amministrazione americana, sostenuta da CNN, Fox News e una serie di media occidentali compromessi, sia determinata a continuare la posizione di vecchia data secondo cui la Russia è il nostro nemico? Non vediamo che le sanzioni contro la Russia sono, di fatto, un atto di guerra? E perché noi cristiani americani non siamo preoccupati che il nostro governo, come fece nel 1914, stia muovendo guerra l'unica nazione cristiana che sta tentando di resistere al laicismo strisciante, all'ateismo e all'islam militante, pur mantenendo gli standard del cristianesimo biblico?

Siamo vigili nel nostro pensiero, mantenendoci aperti alla verità. Seguire alla cieca tutto ciò che dice il nostro governo americano ci lascia completamente aperti agli stessi pericoli che hanno fatto cadere il popolo tedesco preda della macchina della propaganda nazista, e sappiamo dove ciò ha portato. Forse una soluzione diplomatica potrebbe iniziare con l'uscita degli Stati Uniti e dei suoi alleati dell'Unione Europea dagli affari del popolo ucraino. Forse potremmo iniziare a considerare la Russia come il potenziale alleato che è, e non vederla come il nemico che non è. E, forse, potremmo considerare che il governo ucraino, di fronte alla possibile spartizione del proprio paese, potrebbe benissimo credere che scatenare la terza guerra mondiale potrebbe essere l'unico modo per trascinare i paesi occidentali nella loro guerra con la Russia.

Ho sofferto di cuore per questo problema per molto tempo. Ho deciso di stare lontano dalla politica, ma, come i pastori luterani che hanno parlato contro i nazisti e ne hanno pagato il prezzo, devo parlare, se non altro per servire nel ruolo tradizionale del monaco come profeta. Siamo pericolosamente vicini alla guerra con la Russia, e come monaco sono spinto a dire la verità per come la vedo io, per quanto impopolare possa essere. Non sono politico, né sono antipatriottico o antiamericano. Sono semplicemente un monaco sacerdote che invita la sua nazione a pentirsi, a tornare alle nostre radici cristiane e ai valori cristiani di base che abbiamo mantenuto sin dalla fondazione di questa grande nazione.

Non mi sto paragonando ai martiri. Dico semplicemente che come sacerdote della Chiesa non devo arrendermi allo Stato, ma come il clero luterano che si oppose ai nazisti, stare con audacia davanti alle autorità civili. La Chiesa non deve restare passivamente a guardare mentre accadono cose terribili. Solo pochi membri del clero luterano hanno difeso la verità e ne hanno pagato il prezzo. Noi del clero di oggi non dobbiamo temere la sorte di quei coraggiosi pastori luterani.

Con amore in Cristo,

abate Tryphon

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