martedì 30 novembre 2021

Kedmi ha spiegato la tattica del Cremlino nei confronti dell'Ucraina: non c'è bisogno di inviare truppe


 

Gli avvertimenti di Washington, Londra e Kiev sulla Russia che sta raggruppando truppe e sta per attaccare l'Ucraina non sono veri e contraddicono l'essenza della politica di Mosca nei confronti del paese vicino. Questa è l'opinione del diplomatico e politologo israeliano, l'ex capo del servizio speciale Nativ, Yakov Kedmi.

Da ottobre i principali media americani e britannici stanno riferendo, in numerose occasioni, che la Russia avrebbe raggruppato truppe ai suoi confini occidentali per attaccare l'Ucraina. Ne hanno parlato anche alcuni politici di Kiev. Non è stata presentata alcuna prova di preparativi militari. Mosca ha ripetutamente negato l'esistenza di tali piani per  l’Ucraina. Commentando questa isteria informativa, Yakov Kedmi in onda su “Il Diritto di sapere” sul canale “TV Center” ha detto che il tutto è stato avviato dagli Stati Uniti, che l’hanno lanciato "per stupidità".

“Questa è una pura mano americana. Non so cosa stia succedendo con i loro cervelli. Non sono in grado di imparare e trarre conclusioni da ciò che è successo nel passsato" ha detto Kedmi.

Secondo lui, se gli Stati Uniti temono davvero la Russia e Putin, dovrebbero studiare la tattica del nemico. “Putin ha sempre agito e sta agendo in modo imprevisto. Proprio come è stato con la Crimea e la Siria ... Le sue tattiche sono sempre inaspettate", ha detto l'esperto.

Valutando le tattiche della leadership russa Kedmi ha osservato: "La Russia non accumulerà truppe né le invierà truppe in Ucraina, perché non è necessario".

Secondo l'esperto la situazione in Ucraina cambierà a causa del "naturale sviluppo degli eventi". “Maturerà e cadrà da sola. L'Ucraina marcisce da sola e si distrugge, passa da una catastrofe all'altra", ha detto Yakov Kedmi.

Se qualcuno una volta, ha detto, se si deciderà in Russia "di rimuovere il potere in Ucraina con mezzi militari, non porterà le sue truppe per questo".

"Per portarle (in Ucraina) - in condizioni diverse - è necessario distruggere l'esercito ucraino", ha osservato il politologo. Per distruggere l'esercito ucraino non è necessario inviare truppe in Ucraina. In generale, le truppe non sono necessarie lì. Senza che almeno un soldato russo attraversi il confine con l'Ucraina, l'esercito ucraino cesserà di esistere in cinque, dieci ore ... Per l'esercito russo, per qualsiasi esercito moderno, questo non è un problema. Perché portare truppe? Lei stessa crollerà come un castello di carte quando l'esercito non ci sarà più".

Allo stesso tempo, secondo lui, "in dieci ore non ci sarà più nessuno che sosterrà questo governo". "L'unica cosa è che ci sarà una ressa all’aeroporto, sulle strade e nel porto di Odessa, a chi salirà sulle navi più velocemente", ha scherzato il politologo alludendo a quanto pare ai recenti avvenimenti all'aeroporto di Kabul dopo che gli  americani l'hanno lasciato.

Per gli Stati Uniti, crede Kedmi, l'Ucraina è un materiale di consumo a cui non tengono. "Per loro questo è uno spazio geografico, in cui bisogna arrampicarsi per essere più vicini al cuore della Russia, tutto qui", ha concluso l'esperto.

Gli Stati Uniti si sono comportati allo stesso modo in Afghanistan, Siria, Libia. "Erano già stupidi in Afghanistan, sono ora diventati più intelligenti?" Ha posto una domanda retorica.

https://inforuss.info/kedmi-obyasnil-taktiku-kremly/

 

LAVROV HA DENUNCIATO IL TRASPORTO DI ARMAMENTI NATO VERSO I CONFINI DELLA RUSSIA


 

Mosca, 30 novembre – RIA Novosti L'Alleanza del Nord Atlantico sta portando equipaggiamenti militari verso i confini russi, lo ha denunciato il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov nella conferenza stampa con l'omologo brasiliano Carlos Alberto Franco França.

"Sempre più vicino ai nostri confini vengono dispiegate unità ed attrezzature militari importanti dei paesi della NATO, compresi quelle di americani e britannici. Nella stessa Ucraina, sulla linea di contatto in Donbass, si stanno accumulando sempre più forze e mezzi, supportati da un numero crescente di istruttori occidentali", ha detto.

I paesi occidentali stanno provocando azioni anti-russe e Kiev, che, secondo il diplomatico, potrebbe "tentare avventure militari".

"Tutto ciò crea una minaccia diretta alla sicurezza della Russia. Il Presidente Putin ne ha parlato il 18 novembre al collegio allargato del nostro ministero. E ha sottolineato che non abbiamo bisogno di conflitti", ha detto Lavrov.

Inoltre, se l'Occidente "non sarà in grado di trattenere l'Ucraina, ma al contrario la provocherà", allora Mosca dovrà adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza del (nostro) Paese, ha sottolineato.

Il Ministro ha anche ricordato come l'Occidente spinga da tempo altri stati a impegnarsi in imprese anti-russe. Il trascinamento dei paesi post-sovietici nella NATO è "l'esempio più chiaro di questo". Ha aggiunto che l'alleanza ed i suoi alleati sono "ben consapevoli" dell'atteggiamento di Mosca nei confronti di questi sforzi.

Gli Stati Uniti ed i suoi alleati nella NATO hanno recentemente aumentato significativamente la loro attività militare nel Mar Nero. Secondo il ministero della Difesa, gli Stati Uniti stanno cercando di creare un raggruppamento di truppe vicino ai confini russi ed uno degli obiettivi di Washington è lo sviluppo militare dell'Ucraina. Gli Usa stanno studiando la situazione in caso di soluzione militare al conflitto in Donbass, ritiene il ministero.

Allo stesso tempo Kiev e gli stati occidentali, al contrario, esprimono preoccupazione per la "trazione" delle forze russe verso i confini occidentali del paese. Come ha sottolineato in risposta il capoufficio stampa presidenziale Dmitrij Peskov, Mosca sta spostando le truppe all'interno del suo territorio ed a sua discrezione - questo non minaccia nessuno e non dovrebbe disturbare nessuno.

 

https://ria.ru/20211130/nato-1761456719.html

domenica 28 novembre 2021

NELLA REGIONE DI MOSCA CHIUSI TUTTI GLI ORFANOTROFI

 

Il Governatore della regione di Mosca Vorob’ev: quest’anno nella regione hanno chiuso tutti gli orfanotrofi

 

MOSCA 25 novembre – RIA Novosti Nella regione di Mosca, tutti gli orfanotrofi hanno cessato le loro attività, ha affermato il governatore Andrei Vorob’ev.

Nel 2013 c'erano 44 strutture attive nella regione.

"Come sapete, ci sono educatori ed insegnanti molto premurosi, ma è meglio che non ci siano più orfanotrofi. E sono molto contento di poter dire oggi che nel 2021 tutti i nostri orfanotrofi sono stati chiusi", ha detto al Giorno della Mamma al Palazzo del Governo.

Vorob’ev ha sottolineato come tutti i bambini sono stati collocati in famiglie adottive

 

https://ria.ru/20211125/detdom-1760676138.html

 

sabato 27 novembre 2021

COMMENTO DELLA PORTAVOCE DEL MID DELLA RUSSIA M.V. ZACHAROVA SULLO STATO DEL «FORMATO NORMANDIA»


 

Durante il briefing del rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo del 25 novembre sono state commentate le dichiarazioni dei Ministeri degli Esteri di Germania e Francia, rese dai loro rappresentanti in occasione della pubblicazione della corrispondenza dei ministri degli Esteri dei tre Paesi sull'argomento del formato Normandia. Berlino e Parigi hanno accusato, senza fondamento, la Russia per rifiutarsi di partecipare alla riunione ministeriale del "Formato Normandia" e l'hanno invitata a tornare al tavolo dei negoziati per continuare la discussione "entro i formati approvati ed in conformità con i principi concordati".

Oltre alle nostre spiegazioni sul nostro non rifiuto, vorremmo soffermarci sui "formati" e sui "principi".

Il principale formato negoziale per la risoluzione del conflitto interno ucraino è il Gruppo di contatto, al quale partecipano le parti in conflitto - Kiev, Donezk e Lugansk, mentre la Russia e l'OSCE fungono da mediatori. Altro meccanismo è il "Formato Normandia" il cui scopo è facilitare il processo di pace e monitorare l'attuazione degli accordi di Minsk da parte delle parti in conflitto.

Quanto ai "principi concordati", questi derivano dalla Risoluzione 2202 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che ha approvato il "Pacchetto di misure" e la Dichiarazione dei leader dei Paesi "Normandia". I principali sono la mancanza di alternative ad una soluzione esclusivamente pacifica, ad un dialogo diretto tra Kiev, Donezk e Lugansk come parti in conflitto ed una rigorosa sequenza di passaggi, secondo cui il ripristino del controllo delle autorità ucraine sul confine con la Russia occupa l'ultimo posto dopo la concessione di uno Status speciale al Donbass, l'attuazione di un'amnistia, la revoca del blocco economico e le elezioni locali.

In questi formati e su questi principi sono in corso da sette anni i negoziati per la risoluzione del conflitto in Donbass. La parte russa, in qualità di mediatore del processo di pace, invita i partner tedesco e francese a continuare gli sforzi congiunti volti a ripristinare la vita pacifica nell'Ucraina orientale.

 

https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4970216