Questa settimana abbiamo assistito ancora una volta al proseguimento della campagna informativa e politica in corso dell'Occidente, volta a diffondere il mito su una certa minaccia russa, su un attacco del nostro Paese, sui presunti piani di Mosca, ecc. Tutte quelle sciocchezze che voi stessi avete letto sono confezionate dai nostri partner occidentali e stranieri. La storia della presunta "minaccia" russa all'Ucraina, l'aggravamento della situazione internazionale - tutto questo è il contrario della situazione reale e del buon senso, che impone la necessità di una rapida cessazione dell'isteria e di una normalizzazione della situazione da parte occidentale, principalmente anglosassone.
Vengono utilizzati tutti i mezzi disponibili. Il 2 febbraio Il primo ministro britannico B. Johnson ha pubblicato un video sulla pagina ufficiale del governo e sui social network in cui racconta personalmente agli spettatori delle truppe russe vicino al confine con l'Ucraina, intimidendo con "prospettive molto reali di un'imminente invasione russa". Signor Johnson, secondo la sua confessione J. Psaki non usa parole del genere da una settimana. Non crede che se lei inizierà, forse, a non usare più queste espressioni per un paio di giorni la situazione migliorerà da sola? Questo di solito accade quando si smette di usare le "frasi" preparate appositamente e tutto diventa immediatamente più tranquillo, più calmo. Smetta di intimidire tutti, smetta di diffondere notizie false e minacce. Il video è notevole. Minaccia di nuove sanzioni contro il nostro Paese. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora inquietante. Propaganda scandalosa. Note di una musica inquietante, che si sovrappongono alle parole di B. Johnson, soffocano pesantemente la voce del regime di Kiev. Che ha già iniziato a gridare esattamente il contrario di ciò con cui ci intimidiscono gli anglosassoni.
Le autorità ucraine si sono improvvisamente rese conto che l'Occidente sta semplicemente usando il loro paese per i loro interessi politici e stanno cercando di “tornare indietro”. Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, A. Danilov, ha recentemente dichiarato di non vedere alcun motivo perché i singoli rappresentanti dei paesi occidentali debbano affermare l'imminente "invasione" da parte della Russia. Un punto di vista simile è stato espresso dai ministri della difesa e degli affari esteri di Kiev A. Reznikov e D. Kuleba.
Quanto alle dichiarazioni dei servizi della stampa statunitense e britannica, stanno già provocando risate e battute caustiche non solo in Russia, ma in tutto il mondo. Queste serie di cliché e fobie mitologiche non possono essere prese sul serio.
È necessario trattare la realtà con ogni responsabilità e non scrivere di un mondo fantastico immaginario dei politici anglosassoni. Le richieste di Kiev di "calmare un po' il loro ardore" non vengono ascoltate né a Washington né a Londra. Hanno i loro "compitini", la crisi politica. Qui hanno urgentemente bisogno di avere un'opportunità per "combattere" virtualmente. Quindi lo fanno per distogliere l'attenzione dei cittadini dei loro paesi dai propri problemi politici interni. Gli Stati Uniti, in primis, ed i paesi della NATO continuano ad inviare nuovi aiuti militari in Ucraina (come li chiamano), rendendo sempre più difficile il trovare una soluzione pacifica al conflitto nel Donbass. Tutto questo "va nelle mani" del "partito di guerra" ucraino. Sono quelle persone che continuano a chiedere di uccidere, deportare gli indesiderati e reprimere i disubbidienti.
Continuano i bombardamenti del Donbass, bombardamenti che violano il regime di cessate il fuoco in vigore da luglio 2020 e l'appello del Quartetto Normandia di Parigi del 26 gennaio scorso al rispettarlo rigorosamente. Dall'inizio dell'anno il numero di violazioni in questa regione ha già superato i tremila casi.
Chiediamo ai paesi della NATO di smettere immediatamente di fomentare l'isteria intorno al conflitto inter-ucraino e di interrompere le forniture militari e il sostegno a Kiev come parte coinvolta nel conflitto nell'est dell'Ucraina.
Ci auguriamo che le autorità ucraine smettano di "ballare al ritmo" dei loro sponsor della NATO, perché questa non è una strada per il precipizio, ma è il precipizio. Kiev deve dimostrare indipendenza e avviare un dialogo a tutti gli effetti con Doneck e Lugansk al fine di trovare una soluzione pacifica al conflitto il prima possibile, come previsto dalla risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite "Pacchetto di misure per l'attuazione del Accordi di Minsk”.
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1797015/#7
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