La situazione nel Consiglio degli Stati del Mar Baltico (CBSS) si sta deteriorando. Gli Stati membri della NATO e della UE nel CBSS hanno abbandonato il dialogo paritario ed i principi su cui è stata costruita questa struttura regionale nel Mar Baltico, trasformandola costantemente in uno strumento di politica anti-russa. Vengono prese decisioni illegali e discriminatorie in violazione della regola del consenso. La Russia è stata "sospesa" dai lavori e dai progetti del CBSS e la partecipazione della Bielorussia come osservatore al Consiglio è stata "sospesa".
Le contraddizioni all'interno del CBSS sono in corso da tempo. I nostri ex partner hanno cercato di politicizzare le attività del Consiglio promuovendo al suo interno i loro atteggiamenti ideologizzati. Da parte nostra abbiamo orientato la nostra cooperazione in una direzione pratica, ponendo in cima all'agenda il compito dello sviluppo socio-economico sostenibile della regione del Mar Baltico. Purtroppo, alla fine ha prevalso la logica distruttiva delle nostre controparti.
I Paesi occidentali - chiamiamo le cose con il loro nome - hanno monopolizzato il Consiglio per i loro scopi opportunistici e stanno pianificando la sua attività a scapito degli interessi russi. I problemi extraregionali vengono proiettati sul Baltico, si esercitano pressioni su coloro che sono interessati a proseguire la cooperazione a tutti gli effetti, si mette a rischio l'intero lavoro svolto negli ultimi anni e la stabilità della regione. Una sessione ministeriale del Consiglio è prevista per il 25 maggio 2022 a Kristiansand, in Norvegia, senza la partecipazione della Russia. In effetti, il nostro contributo al bilancio del CBSS è stato rubato - in riferimento alle sanzioni e non lo restituiranno.
In queste condizioni non c'è alcuna prospettiva di ripristinare il normale lavoro in un Consiglio sempre più impantanato nella russofobia e nella menzogna. Riteniamo che la continua presenza del nostro Paese nel CBSS sia inappropriata e controproducente. La Russia non parteciperà alla trasformazione dell'organizzazione in un'altra piattaforma per la sovversione e il "narcisismo occidentale".
In risposta alle azioni ostili il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha inviato un messaggio ai ministri degli Stati membri del CBSS, all'Alto rappresentante della UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza e al Segretariato del Consiglio a Stoccolma, notificando il ritiro dall'organizzazione. Allo stesso tempo l'Assemblea federale della Federazione Russa ha deciso di ritirarsi dalla Conferenza parlamentare del Mar Baltico.
La cessazione dell'adesione al CBSS non influirà sulla presenza della Russia nella regione. I tentativi di spingere il nostro Paese fuori dal Baltico sono destinati a fallire. Continueremo a collaborare con partner responsabili, a organizzare eventi sui temi chiave dello sviluppo della regione baltica - il nostro patrimonio comune - e a proteggere gli interessi dei nostri connazionali.
L'attuale situazione del CBSS rimane sulla coscienza di coloro che hanno distrutto le fondamenta dell'organizzazione.
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