domenica 17 febbraio 2013



 

UNA RUSSIA SENZA ORFANI SINORA NON C’E’



Le autorità continuano a parlare circa i progetti di riforma della politica sociale del "bambino” 

 

Ieri le autorità russe hanno nuovamente parlato di orfani. Il primo ministro Dmitrij Medvedev ha chiesto la creazione di una commissione interministeriale, il Commissario presidenziale per l'infanzia Pavel Astachov è intervenuto sul programma "Russia senza orfani". Il Consiglio degli esperti della Presidenza della Duma di Stato ha espresso insoddisfazione verso i media per i racconti di bambini infelici. Gli esperti nutrono dubbi sulla possibilità di un cambiamento radicale nella situazione degli orfani. Se non altro perché non sostenuta dalla politica sociale dello Stato. 


Il Consiglio degli esperti presso la Presidenza della Duma di Stato -  Sergej Narjshkin -  ieri è giunta alla conclusione che i problemi degli orfani non saranno risolti velocemente a causa della loro eccessiva ampiezza. Tanto più che molti problemi derivano dai rapporti “famigliari” dei bambini con i loro genitori.




E c'è ancora un’enorme esercito di funzionari, che vorrebbe vivere con il denaro che lo Stato assegna per la politica sociale. In generale, gli esperti hanno rilevato che l'attuale società russa sembra non sia abbastanza attrezzata perché i bambini vivevano bene. Tuttavia alcuni esperti hanno espresso insoddisfazione per il fatto che i media ogni giorno parlino della infelicità dei bambini, creando l'immagine della Russia, che essi stessi criticano.




Sinora i parlamentari, personaggi pubblici, esperti della scienza e dell'istruzione fanno le loro diagnosi spiacevoli, i rappresentanti dello Stato hanno operato con varie ricette per curare la malattia sociale definita "orfani" ma che, purtroppo, non sono affatto adeguate. Ad esempio, il Primo Ministro Dmitrij Medvedev ieri in un incontro con gli attivisti di Krasnojarsk di "Russia Unita" ha proposto di istituire una Commissione interministeriale guidata dal Viceprimo Ministro, per affrontare il problema degli orfani. Affinchè "risolva le questioni accumulate". Eppure, anche oggi nel paese agli orfani si dedicano diversi dicasteri - con il risultato che è visibile a tutti.




L’Ombudsman per i bambini Pavel Astachov ha ieri presentato il suo programma "Russia senza orfani". Il programma può essere letto da chiunque sul sito web bellissimo sotto il profilo grafico. Interessante notare che Astachov abbia affermato che: sinora la Russia non ha potuto far senza adozioni internazionali. “La società, purtroppo, non migliora. Purtroppo, non è cresciuta, non è matura per abbandonare completamente l’adozione internazionale e guarda tranquilla a se stessa: ma se avessi un parente in famiglia, che vive in un orfanotrofio".




L’Ombudsman, rigidamente contrario agli orfanotrofi, ha sempre sostenuto questo scenario – un orfano ogni mille lavoratori abili – potremmo far senza di loro.




Agli Esperti del Consiglio della Duma di Stato, hanno anche detto che la maggior parte degli orfani russi in realtà non lo sono - quasi tutti hanno dei parenti. Ma in casi estremi, i russi li hanno. Ieri, ha ribadito che tutti coloro che si rivolgono a lui ricevono un aiuto. Compresi gli stranieri. Per esempio, ha detto, due famiglie americane hanno chiesto il suo intervento e lo ha dato. “Rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo – è un loro diritto. Ho aiutato due famiglie che volevano far ricorso, ma a parte loro, nessuno si è più rivolto a me”.




Gli esperti di "NG" sono scettici circa le dichiarazioni di Astachov. Essi sottolineano come il Commissario assuma il ruolo di interprete della legge. I genitori adottivi americani, insistono gli interlocutori di "NG", devono rivolgersi al Tribunale - in particolare in Russia. Pavel Astachov, ricorda uno degli interlocutori di "NG" – è un pubblico funzionario: "Ma la sua dichiarazione si presenta come lui fosse libero di interpretare la legge a modo suo. Dopo tutto, se c’è chi si rivolge a lui significa che è possibile interpretare la legge a loro favore. Egli deve far rispettare la legge, ma non assumere le funzioni di un arbitro legale".




Il Presidente dell’organizzazione "I diritti dei bambini" Boris Altshuler sottolinea che, al momento dell'adozione della legge, secondo il Dipartimento di Stato USA, circa 500 bambini (secondo le fonti russe - circa 300) conoscevano già i futuri genitori adottivi americani e il processo di adozione era in pieno svolgimento: "E tutto spezzato. C'erano 52 bambini, che erano legalmente diventati americani in conformità con le decisioni del Tribunale. Per circa la metà di questi bambini quello che successo non cambia nulla, hanno piene garanzie che se ne andranno. Ma per gli altri i Procuratori hanno impugnato la decisione del giudice. E così, in termini giuridici, l'entrata in vigore della sentenza è stata ritardata. Questi bambini sono sospesi, gli americani li aspettano ... " Altshuler crede che la posizione di Astachov sia astuta, che aspetti affinchè qualcuno gli chieda aiuto. “Non è che vuol agire di propria iniziativa?”




I rappresentanti del Governo, in genere non prendono iniziative buone e non sono tempestivi. Ad esempio, il Consiglio degli esperti univocamente avevano affermato che nel Paese tutto sembra essere stato appositamente costruito - per gli orfani – affinché i cittadini russi siano meno disponibili a prenderli con loro. Se non altro perché sono difficili da far crescere. Il risultato del ragionamento che nel Paese vi sia motlo da cambiare radicalmente è stato riassunto dal Presidente dell’Accademia russa delle Scienze Jurij Osipov. Secondo lui, non si deve combattere le conseguenze ma le cause. Crede che “Gli orfani sono il risultato della realtà sociale" E la realtà è diventata possibile in parte perché nel nostro tempo in Russia hanno trionfato "le idee del liberalismo senza limiti"




15 febbraio 2013

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