UNA RUSSIA SENZA ORFANI SINORA NON C’E’
Le autorità continuano a parlare circa i progetti di riforma della politica sociale del "bambino”
Ieri le autorità russe hanno nuovamente parlato di orfani. Il
primo ministro Dmitrij Medvedev ha chiesto la creazione di una commissione
interministeriale, il Commissario presidenziale per l'infanzia Pavel Astachov è
intervenuto sul programma "Russia senza orfani". Il Consiglio degli esperti
della Presidenza della Duma di Stato ha espresso insoddisfazione verso i media
per i racconti di bambini infelici. Gli esperti nutrono dubbi sulla possibilità
di un cambiamento radicale nella situazione degli orfani. Se non altro perché non
sostenuta dalla politica sociale dello Stato.
Il Consiglio degli esperti presso la Presidenza della Duma
di Stato - Sergej Narjshkin - ieri è giunta alla conclusione che i problemi degli
orfani non saranno risolti velocemente a causa della loro eccessiva ampiezza. Tanto
più che molti problemi derivano dai rapporti “famigliari” dei bambini con i loro
genitori.
E c'è ancora un’enorme esercito di funzionari, che vorrebbe vivere
con il denaro che lo Stato assegna per la politica sociale. In generale, gli
esperti hanno rilevato che l'attuale società russa sembra non sia abbastanza attrezzata
perché i bambini vivevano bene. Tuttavia alcuni esperti hanno espresso
insoddisfazione per il fatto che i media ogni giorno parlino della infelicità dei
bambini, creando l'immagine della Russia, che essi stessi criticano.
Sinora i parlamentari, personaggi pubblici, esperti della
scienza e dell'istruzione fanno le loro diagnosi spiacevoli, i rappresentanti
dello Stato hanno operato con varie ricette per curare la malattia sociale
definita "orfani" ma che, purtroppo, non sono affatto adeguate. Ad
esempio, il Primo Ministro Dmitrij Medvedev ieri in un incontro con gli attivisti
di Krasnojarsk di "Russia Unita" ha proposto di istituire una Commissione
interministeriale guidata dal Viceprimo Ministro, per affrontare il problema degli
orfani. Affinchè "risolva le questioni accumulate". Eppure, anche
oggi nel paese agli orfani si dedicano diversi dicasteri - con il risultato che
è visibile a tutti.
L’Ombudsman per i bambini Pavel Astachov ha ieri presentato
il suo programma "Russia senza orfani". Il programma può essere letto
da chiunque sul sito web bellissimo sotto il profilo grafico. Interessante
notare che Astachov abbia affermato che: sinora la Russia non ha potuto far
senza adozioni internazionali. “La società, purtroppo, non migliora. Purtroppo,
non è cresciuta, non è matura per abbandonare completamente l’adozione internazionale
e guarda tranquilla a se stessa: ma se avessi un parente in famiglia, che vive
in un orfanotrofio".
L’Ombudsman, rigidamente contrario agli orfanotrofi, ha
sempre sostenuto questo scenario – un orfano ogni mille lavoratori abili –
potremmo far senza di loro.
Agli Esperti del Consiglio della Duma di Stato, hanno anche
detto che la maggior parte degli orfani russi in realtà non lo sono - quasi
tutti hanno dei parenti. Ma in casi estremi, i russi li hanno. Ieri, ha
ribadito che tutti coloro che si rivolgono a lui ricevono un aiuto. Compresi
gli stranieri. Per esempio, ha detto, due famiglie americane hanno chiesto il
suo intervento e lo ha dato. “Rivolgersi alla Corte europea dei diritti
dell'uomo – è un loro diritto. Ho aiutato due famiglie che volevano far ricorso,
ma a parte loro, nessuno si è più rivolto a me”.
Gli esperti di "NG" sono scettici circa le
dichiarazioni di Astachov. Essi sottolineano come il Commissario assuma il
ruolo di interprete della legge. I genitori adottivi americani, insistono gli
interlocutori di "NG", devono rivolgersi al Tribunale - in
particolare in Russia. Pavel Astachov, ricorda uno degli interlocutori di "NG"
– è un pubblico funzionario: "Ma la sua dichiarazione si presenta come lui
fosse libero di interpretare la legge a modo suo. Dopo tutto, se c’è chi si
rivolge a lui significa che è possibile interpretare la legge a loro favore. Egli
deve far rispettare la legge, ma non assumere le funzioni di un arbitro
legale".
Il Presidente dell’organizzazione "I diritti dei
bambini" Boris Altshuler sottolinea che, al momento dell'adozione della
legge, secondo il Dipartimento di Stato USA, circa 500 bambini (secondo le
fonti russe - circa 300) conoscevano già i futuri genitori adottivi americani e
il processo di adozione era in pieno svolgimento: "E tutto spezzato. C'erano
52 bambini, che erano legalmente diventati americani in conformità con le
decisioni del Tribunale. Per circa la metà di questi bambini quello che
successo non cambia nulla, hanno piene garanzie che se ne andranno. Ma per gli
altri i Procuratori hanno impugnato la decisione del giudice. E così, in
termini giuridici, l'entrata in vigore della sentenza è stata ritardata. Questi
bambini sono sospesi, gli americani li aspettano ... " Altshuler crede che
la posizione di Astachov sia astuta, che aspetti affinchè qualcuno gli chieda aiuto.
“Non è che vuol agire di propria iniziativa?”
I rappresentanti del Governo, in genere non prendono
iniziative buone e non sono tempestivi. Ad esempio, il Consiglio degli esperti univocamente
avevano affermato che nel Paese tutto sembra essere stato appositamente
costruito - per gli orfani – affinché i cittadini russi siano meno disponibili a
prenderli con loro. Se non altro perché sono difficili da far crescere. Il risultato
del ragionamento che nel Paese vi sia motlo da cambiare radicalmente è stato
riassunto dal Presidente dell’Accademia russa delle Scienze Jurij Osipov. Secondo
lui, non si deve combattere le conseguenze ma le cause. Crede che “Gli orfani
sono il risultato della realtà sociale" E la realtà è diventata possibile in
parte perché nel nostro tempo in Russia hanno trionfato "le idee del
liberalismo senza limiti"
15 febbraio 2013
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