AL MERCATO "SADOVOV" FERMATI
MIGLIAIA DI LAVORATORI STRANIERI
A Mosca, prosegue l’attività seria di decriminalizzazione dei mercati
e, in particolare, l'identificazione dei migranti illegali. Così agenti dei vari reparti della Polizia metropolitana hanno controllato i documenti dei lavoratori e dei tecnici centro commerciale "Sadovov". Per prima
cosa erano interessati alla posizione legale dei migranti in
Russia ed a escludere un loro
coinvolgimento nelle attività criminose.
Ma, in secondo luogo, la polizia ha
esaminato la gamma dei prodotti per verificarne l’eventuale
contraffazione?
Ciò che è importante in questa attività non era
se il livello delle pulizia fosse presente. Le attività del mercato sono continuate
come al solito, non si hanno avuto problemi di sorta nel libero accesso a tutti
i locali. La polizia, interessata a questa o quella persona, l’ha invitata
presso i propri uffici amministrativi dove ha effettuato i controlli.
Nel controllo presso il dipartimento di polizia sono incappati circa un
migliaio di cittadini del Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. Ad una persona
senza documenti è stata sequestrata una pistola. Sequestrati inoltre bastoni e armi
da taglio. Secondo l’ufficio stampa del GUMVD di Mosca (Ministero degli Interni
NdT), nel "Sadovov” sono state riscontrate numerose violazioni di legge: in
particolare la vendita di merci contraffatte e la vendita illegale di alcool.
Tuttavia per la polizia di Mosca questo tipo di intervento non è straordinario, è
piuttosto un lavoro di routine. Così presso il lavaggio auto di ulica Vavilova, la polizia ha trovato cinque nuove persone venute dall'Asia centrale . Si è riscontrato come ai
clandestini venga fornito un "rifugio sicuro " da un affittuario
di 25 anni, nativo della Regione di Tver. E a Birjulevo un 48enne moscovita disoccupato affittava il suo appartamento
a sei immigrati clandestini provenienti dall’Uzbekistan e Tagikistan.
Inoltre un appartamento
situato nel passaggio Vostrjakovskij è stato affittato da una persona "agiata".
Ancora più avventuriero era l’amministratore
delegato di una Società dolciaria, un 58enne nativo della Georgia. Ha fornito
posti di lavoro e abitazioni a 11 immigrati
clandestini del Tagikistan. Il
retrobottega del loro posto di lavoro nel
negozio su Vojkova ulica.
Nel frattempo la polizia di Mosca ha scoperto una
produzione clandestina in un centro commerciale nel quartiere Solnechnogorskij ha fermato più di duecento
immigrati clandestini che lavoravano illegalmente nel mercato delle costruzioni, in un negozio di macelleria e commerciavano bevande
alcoliche.
L’ufficio stampa della direzione centrale del Ministro degli
Interni della Regione di Mosca, al corrispondente da Mosca del "Rossijskaja
Gazeta" ha riferito che a seguito di "operazione anticrimine" sono
stati arrestati cittadini del Tagikistan e Uzbekistan che non erano in possesso
dei documenti necessari per soggiornare nel territorio della Russia. Tuttavia questa
non si è rivelata la violazione più importante. Si è constatato che, tra l’altro,
gli arrestati vendevano illegalmente alcoolici. Non solo mancava la licenza che
autorizzasse il commercio, ma anche la documentazione relativa all'origine della
merce. Non è escluso che le bevande ad alta gradazione alcolica non fossero conformi
alle norme sanitarie. Per conoscerne la pericolosità per la salute campioni di
alcol sono stati inviati per gli esami del caso.
Naturalmente sono stati controllati i negozio di salumeria per quanto attiene le prescrizioni normative statali ed i requisiti sanitari. Denunciati penalmente ai
sensi di tre articoli del Codice penale: "Organizzazione di immigrazione illegale", "Business illegale" e "Uso di documenti falsi" per i quali è prevista la reclusione fino a cinque anni.
28 ottobre 2013