martedì 28 gennaio 2014



La Russia non intende vietare l'adozione internazionale, è stato affermato nel Consiglio della Federazione

 

La Russia non vieta le adozioni internazionali e non ha intenzione di farlo - in Russia adottano italiani, spagnoli, tedeschi, ma solo gli Stati Uniti affrontano questo problema dal punto di vista politico, ha detto il membro del Comitato del Consiglio della Federazione sulla politica sociale, Valentina Petrenko durante un briefing mercoledì.






"Gli americani hanno il desiderio di riconciliarsi con l'adozione della legge Magnitskij" ha detto. La Senatrice ha sottolineato come nessuno desideri la morte di qualcuno, soprattutto degli orfani. Ma gli americani "considerano i bambini russi uccisi dei "numeri" - sì, da noi ci sono stati due o tre casi" dando qualche esempio. Petrenko si è risentita per un simile gioco di numeri.

Ha sottolineato che quando la Russia ha iniziato a parlare delle garanzie per i bambini russi adottati negli Stati Uniti, di condizioni di vita sicure, ci è stato risposto che ogni Stato degli USA possiede una propria legislazione. "Noi diciamo su rendiamo la nostra collaborazione trasparente. Ma non autorizziamo il cambiamento del cognome, del passaporto (dei bambini)" ha detto.

La Senatrice ha sottolineato che in questa situazione si può affermare l’esistenza di un comportamento negativo delle autorità statunitensi. "Sediamoci e risolviamo il problema, invece di dichiarazioni altisonanti sulla democrazia e sulle violazioni della libertà Se c'è un argomento di conversazione, andiamo avanti, senza lasciare da parte il dialogo politico" ha concluso.

Petrenko ha inoltre negato che siano soprattutto gli stranieri che adottano bambini disabili per motivi umanitari, soprattutto in Russia, mentre i russi non lo farebbero. Secondo la Senatrice nel 2012 i russi hanno adottato 558 persone disabili mentre solo 171 stranieri hanno adottato un bambino disabile su 2.600 adozioni internazionali.

22.01.2014




 


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