Commento del Ministero degli Esteri della Russia sulla situazione in
Ucraina
La situazione che si sviluppa con la preparazione della riunione quadripartita (Unione Europea, Russia, Stati Uniti e Ucraina) ha lo scopo di identificare gli approcci per la soluzione della crisi ucraina, richiede una serie di precisazioni.
Da un lato, Washington, Bruxelles e le altre capitali europee invitano ad organizzare questo incontro appena possibile. Assicuriamo una solida
impostazione volta ad un lavoro costruttivo.
Noi percepiamo questo positivamente, nonostante teniamo anche in
considerazione l’ambiguità dell’esperienza del dialogo esistente con i partner.
Contemporaneamente
il suono di dichiarazioni allarmanti indica che l'atteggiamento
dichiarato di lavorare in modo costruttivo può incrociarsi con azioni in senso
opposto. Hanno richiamato l’attenzione ciò che è seguito la conversazione
telefonica fra il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la Cancelliera
delle Germania federale Angela Merkel, laddove la Casa Bianca ha rilasciato una
dichiarazione che "in caso di escalation ci si deve preparare per
ulteriori sanzioni". E’
necessario sottolineare: l'escalation può
solo ed esclusivamente essere risolta se
lo decide Kiev che gode di un
massiccio sostegno degli Stati Uniti e dell'Unione europea. Ed il fatto che possa contare sulla
" benevolenza occidentale" è fuor di dubbio. In
quale altro modo si può comprendere le minacce dell’uso delle forza di Kiev di iniziare
l’assalto agli edifici occupati dai manifestanti a Donezk e Lugansk, le
dichiarazioni della recita del ministro delle finanze A. Shlapaka in modo che
non si supponga che il pacchetto della linea di aiuto all’Ucraina delle
istituzioni finanziarie non verrà utilizzato per coprire il debito con "Gazprom"
.
Recentemente il Presidente della Federazione
Russa Vladimir Putin ha inviato una dettagliata lettera ai leader dei diversi
paesi europei nella quale ha confermato la nostra intenzione di proseguire nella
flessibile ricerca di una soluzione reciprocamente accettabile sul "problema
del gas", data la complessa situazione in cui l'Ucraina si trova. Noi
in passato abbiamo fatto molto di più di altri per mantenere "a galla"
il suo sistema economico allo scopo di impedirne il completo squilibrio finanziario.
Molti destinatari non sono nemmeno riusciti a leggere il contenuto del messaggio
di V. V. Putin prima che Washington abbia fatto sentire i propri commenti pubblici.
Quando
non basta leggere le lettere degli altri ma concedersi di farlo diventare un "destinatario
byapassato" per rivelare pubblicamente il loro contenuto si è passati il confine
del protocollo diplomatico.
Il Dipartimento di Stato non ha esitato a chiamare la posizione della Russia come una
manifestazione di ricatto per
aver chiesto per il commerci di gas con l'Ucraina
a prezzi di mercato. Ma l'Ucraina
deve acquistare il gas proprio con il bassissimo prezzo che è
stato stabilito nel contratto attuale,
firmato nel gennaio 2009 dal Governo ucraino, guidato dal partito "Patria"
i cui rappresentanti ora capeggiano a
Kiev. Al momento della firma nessun dubbio sulla sua natura di mercato era stato
sollevato dalla parte ucraina.
A Kiev i responsabili parlano dell'importanza di
"non privare l'Ucraina della possibilità di unirsi alla NATO." Mentre
nelle conversazioni in pubblico i rappresentanti dei paesi occidentali,
compresi i loro leader, assicurano il contrario, nessuno di loro corregge i colleghi
ucraini nelle loro prese di posizione volte a realistiche aspirazioni sul "futuro
politico-militare" di questo paese.
Nessuna reazione da parte dell'Occidente alla russofobia,
agli appelli sciovinisti e estremisti che risuonano nella Verkhovna
Rada per la distruzione da parte dei neonazisti degli uffici
del Partito Comunista di Ucraina e per le
atrocità in corso del "Settore
di destra."
Alle Nazioni Unite, all'UNESCO, sui mercati
internazionali di Ginevra e Vienna, in altri consessi multilaterali USA e UE iniettano
l’isteria anti-russa - e tutto questo in parallelo con le richieste di de-escalation
e gli appelli a noi a cooperare per risolvere la crisi ucraina.
In queste condizioni, un possibile incontro a
quattro deve inevitabilmente iniziare a discutere di ciò che si deve affrontare
in relazione ad un approccio così distruttivo che ostacola il lavoro comune
nell’interesse di normalizzare la situazione in Ucraina.
Oggi il compito principale di tutti coloro
che desiderano il bene dell’Ucraina garantendo che le attuali autorità di Kiev realizzino
le loro responsabilità verso il paese ed il popolo, di deve garantire il
coinvolgimento di tutte le principali forze politiche del paese e di tutte le
sue regioni in un accordo per soluzioni reciprocamente accettabili dei problemi maggiormente difficili che stanno
di fronte all’Ucraina. In
questo caso, naturalmente, necessita un adeguato sostegno internazionale. Se
il governo di Kiev si dirigerà
verso una violenta repressione delle
proteste regionali saranno
indeboliti le prospettive di qualsiasi incontro e una cooperazione globale
della crisi ucraina sarà compromessa.
Questo deve essere ben compreso a Kiev, a Washington e nella capitali europee.
Proseguendo nella discussione sull’organizzazione
della riunione quadripartita, procederemo
dalla necessità di costruire la
base di un quadro realistico e
reciprocamente accettabile.
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