IL LEADER DEI COMUNISTI UCRAINI HA RISCHIATO DI BRUCIARE VIVO NELLA SUA
AUTOMOBILE
A Kiev il leader del Partito
comunista ucraino Petra Simonenko è sfuggito ad un attentato. È
stato riferito che circa 30 uomini mascherati hanno inseguito la sua autovettura
gettando bottiglie molotov. La
responsabilità per l'attacco è da attribuirsi agli attivisti cosiddetti "
Automajdan".
Il tutto è accaduto dopo un
dibattito televisivi a cui ha partecipato Simonenko e dove aveva affermato di
ritirare la propria candidatura alle elezioni presidenziali. Secondo
Simonenko la causa del ritiro sta nella censura nel paese e nell’azione libera da
parte dei gruppi radicali banditeschi. In
una tale situazione poter agire pienamente in campagna elettorale per i comunisti non è possibile
dato che molti membri del partito sono minacciati di morte.
Simonenko
ha definito illegittime le elezioni, informa il canale " Russia 24".
http://www.vesti.ru/doc.html?id=1590704
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